L'attuale calo dei prezzi del petrolio, causato da questa strategia
della disperazione, è sulla buona strada per distruggere l’industria del
petrolio e del gas. La crisi ucraina, lontana dal permettere
all'Occidente di mettere le mani sulla Russia, sta costringendo questo
paese a ripensare la sua dipendenza dell'Europa per vendere il suo gas
(71).
Questi cambiamenti radicali nella geopolitica del petrolio rappresentano
sia la causa che la conseguenza di una crisi che, spesso, viene
ignorata: quella dell'industria petrolifera. Si pensava che si sarebbe
salvata grazie agli scisti bituminosi, ma andrà a perdersi proprio per
questa ragione.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14280
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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