Nel suo libro La fine della sovranità (Arianna, 2014), Lei scrive che la crisi attuale del capitalismo, iniziata con il fallimento della Lehman Brothers nel 2008, è una « crisi strutturale ». Secondo la sua visione, nessuno riuscirà a trovare soluzioni valide seguendo i meccanismi interni al sistema e l'unica via percorribile è quella che definisce « un nuovo inizio ». Ci può spiegare meglio a cosa si riferisce?
Parlo di crisi "strutturale" in opposizione alle crisi di natura essenzialmente congiunturali, perché il sistema capitalista, nella sua interezza, deve oggi affrontare una prospettiva di grave deprezzamento del valore del capitale. Si tratta di una fase inevitabile nel passaggio da un capitalismo principalmente industriale ad uno principalmente speculativo e finanziario.
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