STUPIDA RAZZA

mercoledì 19 novembre 2014

Quel nesso tra tecnica e idea che fu anticipato da Gentile

Il suo attualismo mostra l’impossibilità di porre limiti al divenire

Il «realismo» è la prospettiva all’interno della quale scienza e tecnica anche oggi procedono. Non senza alcune spinte in direzione opposta, ad esempio la fisica quantistica di Heisenberg. Per il realismo il mondo esiste indipendentemente dalla conoscenza umana. È una prospettiva filosofica (in certo senso ereditata da alcune configurazioni storiche del senso comune). Adottando la quale, la tecno-scienza è oggi capace di trasformare radicalmente il mondo: più di qualsiasi altra forza che abbia tentato e tenti di farlo. Anche per questo motivo la filosofia del nostro tempo ha sempre più emarginato la prospettiva «idealistica» — per la quale, invece, il mondo, la natura, Dio stesso non sono indipendenti e separabili dalla conoscenza umana. Inoltre, per «idealismo» si è inteso soprattutto l’idealismo assoluto di Hegel, sì che il generale atteggiamento, divenuto preminente, di rifiuto della tradizione metafisica ha inteso la propria presa di distanza da Hegel, in cui la metafisica giunge al proprio culmine, come la definitiva chiusura dei conti con l’idealismo in quanto tale.


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