La felicità, o almeno il fatto di ricercarla, sono un diritto.
Perlomeno per quanto riguarda l' America, paese segnato fin dalla
nascita dall'opera dei padri fondatori e dalla loro Dichiarazione di
Indipendenza in cui viene affermato, senza mezzi termini, che “la vita,
la libertà ed il perseguimento della felicità sono diritti inalienabili,
conferiti dal creatore stesso, e come tali vanno salvaguardati dai
governi”.
Questo documento illuminato prosegue
enunciando che se un governo “si rivela un' inferenza distruttiva di
tali fini, la gente ha il diritto di cambiarlo o addirittura di
sostituirlo con uno nuovo che sia in grado di difendere il diritto alla
salute ed alla felicità”. Recentemente un'inchiesta sulla
salute mentale condotta in Gran Bretagna ha dimostrato la necessità del
fatto che “la ricerca della felicità diventi un obiettivo dichiarato e
misurabile del governo”.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14317
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".

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