Solo il tempo dirà se ci raccontano la verità…
Un mercato del lavoro con disoccupazione in calo e dove sta diventando più difficile trovare determinate tipologie di personale ha determinato un “aumento delle pressioni sui salari” americani quest’estate. Ma un rallentamento della crescita in Asia minaccia le aziende degli Stati Uniti, dove comunque l’attività economica “ha continuato ad espandersi” a un passo “modesto” o “moderato”. E’ questa la fotografia dello stato di salute dell’America scattata dal Beige Book, il rapporto che la Federal Reserve pubblica ogni sei settimane e che in questo caso riguarda il periodo tra luglio fino al 24 agosto (il giorno del Black Monday cinese che mandò in tilt le borse mondiali, ancora a causa di timori per un rallentamento peggiore delle stime della crescita di Pechino; quelle paure si accentuarono l’11 agosto, quando fu decisa la svalutazione dello yuan). America24
Si un aumento delle pressioni salariali, peccato che nel secondo trimestre di quelle pressioni salariali nessuna traccia, ZERO!
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