Dopo Aylan, altri bambini sono annegati senza l’onore di una foto. In compenso, ora circola nel mondo l’immagine di una bimbetta siriana che gattona davanti a poliziotti appoggiati agli scudi.
La foto di Aylan e quella della bimbetta esprimono situazioni e simbolismi diversi, quasi opposti, ma rispondono allo stesso fine.
Le diversità sono evidenti. Aylan è un piccolo cadavere prono davanti a quel mare che ha una doppia valenza simbolica: è via verso un Altrove, quell’avvenire migliore che doveva attendere il bambino, ma è anche barriera, ostacolo, abisso da superare in una prova in cui si mette a repentaglio la vita. E quel volto riverso al suolo, lambito dall’onda, è l’immagine di una speranza stroncata sul nascere, di un progetto di vita tragicamente spezzato.
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