Più volte, in questi giorni di rumore massmediatico provocati dalla demonizzazione dell‘assemblea sindacale dei lavoratori del Colosseo, mi sono soffermata a leggere di alcuni che, insinuando di avere meno diritti di altri (partite IVA contro dipendenti pubblici, dipendenti pubblici contro dipendenti privati, imprenditori contro il resto del mondo), invocavano a gran voce più occupazione per tutti ma, contemporaneamente, meno diritti.
Lo stesso, presunto, “leader dell’opposizione” Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, intervistato da un programma radiofonico dell’emittente Radio 24 (che fa capo a Confindustria), accusava gli stessi dipendenti dei Beni Culturali di «rovinare l’immagine dell’Italia all’estero», e quindi continuava, «per me possono essere licenziati domani mattina», colpevoli di creare disagi a causa della loro protesta contro il mancato pagamento degli straordinari dell’ultimo anno.
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