Silvio Berlusconi vola da Putin con un messaggio di distensione per la Russia. Iniziativa meritoria, se non fosse che il Cavaliere non è più quello di Pratica di Mare, non ricopre incarichi governativi decisivi e rappresenta una finta opposizione all’Esecutivo filo-americano guidato da Matteo Renzi. Una staffa del sistema, si sarebbe detto un tempo. All’epoca, l’ex Presidente del Consiglio riuscì a convincere Bush dell’esigenza di includere Mosca nelle iniziative della Nato per combattere l’internazionale del terrore. I vertici americani accolsero favorevolmente la proposta che mascherava meglio il loro gioco.
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