L’11 Giugno 1988, in un clima euforico ma fermo, deciso sulle motivazioni di quel gesto, i migliori artisti dell’epoca si diedero convegno, allo stadio di Wembley, a Londra, per chiedere la fine dell’ingiusta ed iniqua detenzione del leader che lottava da decenni contro l’apartheid sudafricana, Nelson Mandela.
Oggi, in un momento tristissimo per la democrazia dei popoli, che hanno avuto accesso ad informazioni vere ed allucinanti sotto il profilo dell’immagine internazionale degli Stati Uniti e dei loro lacchè britannici, Julian Assange, reo d’aver mostrato la vera faccia dell’imperialismo a stelle e strisce, viene condotto ad un giudizio dal quale difficilmente uscirà vivo. Come Milosevic.
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