STUPIDA RAZZA

domenica 21 giugno 2020

Muore la libertà con i nostri clic. Intervista a Michel Onfray



Nel suo nuovo saggio il filosofo francese descrive le sette fasi che trasformano uno Stato in dittatura e i pericoli del Grande Fratello. “Mai come oggi c’è stata una così forte servitù volontaria”
Michel Onfray è un filosofo che leggo esattamente come ascolto Thelonious Monk, Chilly Gonzales o Martha Argerich, quando mi sento in mare aperto, senza direzione loro mi danno orizzonte. Onfray è un filosofo libertario, è un misuratore della tossicità del potere; un metodo anarchico governa il suo ragionare. Esce in Italia il suo Teoria della dittatura, un testo che si adopera nella complessa descrizione di come accade che i governi si tramutino in tirannie e di come anche le democrazie si sclerotizzino in dinamiche autoritarie. Onfray individua sette fasi principali che trasformano uno Stato in dittatura: distruggere la libertà, impoverire la lingua, abolire la verità, sopprimere la storia, negare la natura, propagare l’odio, aspirare all’Impero. Il desiderio che hai, quando finisci un suo libro, è di chiamare Onfray per chiarire la costellazione di dubbi che ti ha innescato. Così, questa volta, ho deciso di farlo.
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