Vittorio Feltri, il miglior direttore della sua generazione, sembra essere stato colto dalla sindrome che colpì Indro Montanelli negli ultimi anni in cui fu alla guida del Giornale. Montanelli, espressione di un’Italia vecchia, ottocentesca, liberale, l’Italia della grande borghesia e dei notabili, passabilmente ipocrita, bacchettona, morente, non capì che ne stava nascendo una nuova, non capì la Lega e nemmeno Mani Pulite, che erano una reazione salutare al corrotto vecchiume partitocratico e mentre crollava la Prima Repubblica Il Giornale da lui diretto teneva ancora come punto di riferimento Arnaldo Forlani.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=39222
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 20 giugno 2011
Adesso è troppo facile sparare su Berlusconi senza alcuna pietà
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