pubblicità progresso o regresso?
La pubblicità è onnipresente. I media che una volta non ne avevano – dai film a Internet – ora sono strapieni di messaggi commerciali. Fino a poco tempo fa, quasi tutti i musicisti erano riluttanti di vedere il loro lavoro abbinato a shampoo e scarpe da ginnastica. Oggi la musica e la pubblicità sono strette in un abbraccio economicamente fecondo.
Ci sono spot nelle nostre scuole e sui nostri vestiti. Stanno intasando sempre più velocemente quasi ogni forma di comunicazione immaginabile. Il genere che domina la televisione – in termini di valori assoluti – non è la commedia, la fiction o lo sport, ma la pubblicità. L’utente medio britannico è sottoposto a 48 annunci pubblicitari al giorno. Alcuni studi recenti hanno evidenziato che circa un terzo del tempo delle TV australiane è occupato dagli spot. Negli Stati Uniti il dato è vicino al 40%.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8501
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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