Per conoscere il nostro futuro è sufficiente osservare ciò che avviene all'ombra del Partenone, in piazza Syntagma, dove da giorni si fronteggiano la polizia e i cittadini greci. Il primo ministro greco Papandreou ribadirà la prossima settimana il suo piano di "riforme" per ottenere un nuovo prestito internazionale. Le riforme in questione sono le solite di fronte al fallimento. Vendita all'incanto dei beni nazionali per 50 miliardi di euro entro il 2013 (le cosiddette "privatizzazioni"), il taglio dei servizi pubblici, o "ristrutturazione", con la riduzione del 20% dei dipendenti statali, circa 150.000, nei prossimi quattro anni oltre all'aumento delle tasse dirette e indirette. Il costo delle vita salirà e sempre meno persone se lo potranno permettere. E' probabile che Papandreou, che per salvarsi propone un governo di "unità nazionale" (vi ricorda qualcosa?) si debba presto dimettere. Si andrebbe allora a nuove elezioni con una probabile vittoria della destra come è avvenuto in Portogallo e come, con tutta probabilità, avverrà anche in Spagna.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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