Una convinzione consolante, comune e condivisa tra gli intellettuali, è che siamo alla provincia del potere ma depositari della cultura e dei saperi che incidono sulle trasformazioni del mondo: come la Grecia classica era dominata dall’Impero romano, sebbene influente culturalmente, così noi siamo dominati dalla cultura tardo capitalista nord-americana, ma conserviamo l’orgoglio almeno della non-ignoranza della vecchia Europa, o meglio dell’Italia umanistica e scientifica. Questa metafora, che deriva da un film canadese di qualche anno fa dal titolo eloquente Il declino dell’impero americano, non potrebbe essere più fuorviante: nella realtà infatti siamo alla provincia della periferia dei saperi, lontani dai dibattiti culturali, arretrati in tutti i campi della ricerca, scientifica e umanista.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/cervelli-in-fuga/6352-criticare-sapere-accademico.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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