Per le banche, l’investimento “più sicuro” è in perdita
Come tutti sanno, le banche europee hanno preso in prestito dalla Banca Centrale Europea . all’1 per cento per tre anni, un 489 miliardi di euro. Di questi, ne hanno depositato 425 miliardi nei loro depositi a brevissimo (overnight) presso la stessa BCE. Ciò, nonostante il tasso d’interesse che ricevono per quei depositi sia dello 0,75%. Ossia dello 0,25% per cento inferiore al costo pagato per prendere a prestito quei fondi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9599
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
venerdì 30 dicembre 2011
giovedì 29 dicembre 2011
Il dollaro al centro della crisi
esatto.
Per molti economisti, una delle cause della crisi sistemica globale cui attualmente assistiamo, dipende dal crollo del sistema di Bretton Woods fondato sul dollaro americano come perno del sistema monetario internazionale, e più particolarmente da ciò che l’economista cinese Xu Xiaonian ha definito «sovraemissione di moneta della Riserva Federale». Édouard Husson e Norman Palma ritengono, ad esempio, che la crisi sia la conseguenza diretta dell’«esorbitante privilegio» che permette agli Stati Uniti di «acquistare i beni e i servizi del mondo con della semplice carta»[1]. In ogni caso, il fatto è che le tensioni all’interno del sistema monetario internazionale costituiscono oggi una crisi all’interno della crisi, e che una bancarotta di questo sistema implicherebbe obbligatoriamente quella del dollaro.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41729
Per molti economisti, una delle cause della crisi sistemica globale cui attualmente assistiamo, dipende dal crollo del sistema di Bretton Woods fondato sul dollaro americano come perno del sistema monetario internazionale, e più particolarmente da ciò che l’economista cinese Xu Xiaonian ha definito «sovraemissione di moneta della Riserva Federale». Édouard Husson e Norman Palma ritengono, ad esempio, che la crisi sia la conseguenza diretta dell’«esorbitante privilegio» che permette agli Stati Uniti di «acquistare i beni e i servizi del mondo con della semplice carta»[1]. In ogni caso, il fatto è che le tensioni all’interno del sistema monetario internazionale costituiscono oggi una crisi all’interno della crisi, e che una bancarotta di questo sistema implicherebbe obbligatoriamente quella del dollaro.
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La nostra spending review
Il costo del debito pubblico italiano non è sostenibile: 85 miliardi all'anno di interessi su 1.900 miliardi di debito complessivo, che l'anno prossimo saranno probabilmente di più: 90-100; a cui dal 2015 si aggiungeranno (ma nessuno ne parla) altri 45-50 miliardi all'anno, previsti dal patto di stabilità europeo, per riportare progressivamente i debiti pubblici dell'eurozona al 60 per cento dei Pil.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41717
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L'anno che non verrà
2012:l'anno della catastrofe o del cambiamento sociale?
Da sempre Capodanno rappresenta Il simbolico spartiacque fra un anno che sta morendo, con tutto il suo carico di accadimenti (buoni e cattivi) ed uno che sta nascendo, vestito per l’occasione di carezzevoli illusioni e condito di languide speranze. Una sorta di limbo dove rimanere per un istante sospesi fra il prima e il poi, a tracciare bilanci di vita e sognare vite che non ci apparteranno mai, prima che la giostra del divenire stemperi l’attimo ed il futuro si faccia presente, riportandoci alla realtà.
Guardare al 2012 che arriva, ostentando speranza ed ottimismo rappresenta però, più che in altre occasioni, un’esperienza dedicata a pochi intimi, dal momento che la ratio e la matematica ci riporterebbero immediatamente sulla terra, rendendoci consapevoli del fatto che il nuovo anno sarà molto peggiore del precedente, essendo state poste tutte le basi (ma proprio tutte) perché ci si ritrovi a rimpiangere gli ultimi dodici mesi, nonostante abbiano rappresentato il gradino più basso della storia recente nazionale ed internazionale.
In Italia nel lasso di tempo di un paio di settimane è stata alienata ogni residua e fittizia illusione di democrazia e le banche, nella persona dell’usuraio Monti, hanno di fatto esautorato i camerieri politici dal loro ruolo di mestieranti della commedia, ridimensionandoli ad arredamento del palazzo, oltretutto molto costoso e kitsch......
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41733
Da sempre Capodanno rappresenta Il simbolico spartiacque fra un anno che sta morendo, con tutto il suo carico di accadimenti (buoni e cattivi) ed uno che sta nascendo, vestito per l’occasione di carezzevoli illusioni e condito di languide speranze. Una sorta di limbo dove rimanere per un istante sospesi fra il prima e il poi, a tracciare bilanci di vita e sognare vite che non ci apparteranno mai, prima che la giostra del divenire stemperi l’attimo ed il futuro si faccia presente, riportandoci alla realtà.
Guardare al 2012 che arriva, ostentando speranza ed ottimismo rappresenta però, più che in altre occasioni, un’esperienza dedicata a pochi intimi, dal momento che la ratio e la matematica ci riporterebbero immediatamente sulla terra, rendendoci consapevoli del fatto che il nuovo anno sarà molto peggiore del precedente, essendo state poste tutte le basi (ma proprio tutte) perché ci si ritrovi a rimpiangere gli ultimi dodici mesi, nonostante abbiano rappresentato il gradino più basso della storia recente nazionale ed internazionale.
In Italia nel lasso di tempo di un paio di settimane è stata alienata ogni residua e fittizia illusione di democrazia e le banche, nella persona dell’usuraio Monti, hanno di fatto esautorato i camerieri politici dal loro ruolo di mestieranti della commedia, ridimensionandoli ad arredamento del palazzo, oltretutto molto costoso e kitsch......
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La BCE e il Giro di BOT
è propio una gran presa per il culo.
La BCE ha prestato 500 miliardi di euro alle banche europee a un interesse dell'uno per cento per tre anni. Praticamente gratis. Lo ha fatto per far ripartire l'Europa. Per permettere alle banche di riaprire i rubinetti e finanziare l'economia reale, per le imprese che stanno chiudendo alla velocità della luce. Come direbbe Ciro, il mio figlio più piccolo, è un vero barbatrucco. I soldi della BCE non nascono sotto i cavoli, ma sono garantiti dagli Stati della UE, in definitiva sono nostri. Le banche vanno salvate, sono incrisi di liquidità e non si prestano neppure più i soldi tra loro. Inoltre hanno in pancia miliardi di crediti inesigibili e di schifezze finanziarie varie che devono, prima o poi, svalutare. 500 miliardi sono un'ancora di salvezza e, infatti, c'è stata la coda dei banchieri per ottenere il prestito come per i saldi di fine stagione. Le banche, però, fanno le banche. E' nella loro indole usuraia. I capitali vanno investiti dove è più alta la remunerazione. Dare soldi a un'azienda in difficoltà o a una start up è un rischio. Comprare titoli pubblici lo è un po' meno. Deve fallire un intero Stato. E allora è probabile le banche acquisteranno i titoli di Stato dei Pigs, quelli con gli interessi più alti, dal 6/7% in su. Un guadagno netto garantito. E anche un gesto nobile. Il prestito accordato dalla BCE coprirebbe per tutto il 2012 l'intero fabbisogno di Italia e Spagna. L'Europa sarebbe salva.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41726
La BCE ha prestato 500 miliardi di euro alle banche europee a un interesse dell'uno per cento per tre anni. Praticamente gratis. Lo ha fatto per far ripartire l'Europa. Per permettere alle banche di riaprire i rubinetti e finanziare l'economia reale, per le imprese che stanno chiudendo alla velocità della luce. Come direbbe Ciro, il mio figlio più piccolo, è un vero barbatrucco. I soldi della BCE non nascono sotto i cavoli, ma sono garantiti dagli Stati della UE, in definitiva sono nostri. Le banche vanno salvate, sono incrisi di liquidità e non si prestano neppure più i soldi tra loro. Inoltre hanno in pancia miliardi di crediti inesigibili e di schifezze finanziarie varie che devono, prima o poi, svalutare. 500 miliardi sono un'ancora di salvezza e, infatti, c'è stata la coda dei banchieri per ottenere il prestito come per i saldi di fine stagione. Le banche, però, fanno le banche. E' nella loro indole usuraia. I capitali vanno investiti dove è più alta la remunerazione. Dare soldi a un'azienda in difficoltà o a una start up è un rischio. Comprare titoli pubblici lo è un po' meno. Deve fallire un intero Stato. E allora è probabile le banche acquisteranno i titoli di Stato dei Pigs, quelli con gli interessi più alti, dal 6/7% in su. Un guadagno netto garantito. E anche un gesto nobile. Il prestito accordato dalla BCE coprirebbe per tutto il 2012 l'intero fabbisogno di Italia e Spagna. L'Europa sarebbe salva.
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Basta, non compro più niente
Mi vien da ridere quando si profetizza un prossimo futuro di scarpe rotte e cappotti rattoppati: con le scarpe, i cappotti, i vestiti, gli elettrodomestici, i mobili che abbiamo ammucchiati in casa potremmo andare avanti vent'anni.
Con l'arrivo del nuovo anno, in genere, ci si impegna in buoni propositi. Il mio è il seguente: basta, non compro più nulla. Nulla, se non cibo (buono) e rimpiazzo per cose davvero indispensabili.
Protesta contro le cattive multinazionali, gli invadenti centri commerciali, gli avidi negozianti? Neanche per sogno. Crisi economica, risparmio forzato, decrescita felice? Ma figuriamoci.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41735
Con l'arrivo del nuovo anno, in genere, ci si impegna in buoni propositi. Il mio è il seguente: basta, non compro più nulla. Nulla, se non cibo (buono) e rimpiazzo per cose davvero indispensabili.
Protesta contro le cattive multinazionali, gli invadenti centri commerciali, gli avidi negozianti? Neanche per sogno. Crisi economica, risparmio forzato, decrescita felice? Ma figuriamoci.
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MANOVRA MONTI: LA “FASE DUE” DELLO SPREAD!
Non ci voleva poi molto a comprendere che una parte della liquidità immessa dalla BCE sui mercati a fine anno sarebbe andata a confluire nelle aste dei Tesoro italiano facendo crollare i rendimenti sulle scadenze coperte dalla garanzia della Banca centrale europea, senza peraltro intaccare l’andamento di uno spread che dipende innanzitutto dalla liquidità dei mercati senza dimenticare che la sistematica manipolazione dei credit default swap ha un peso non indifferente su queste dinamiche.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2011/12/29/manovra-monti-la-fase-due-dello-spread/
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ITALIA: TRA SEI MESI SARA' ANCORA IN PIEDI, OLTRE NON SI SA
L'asta di ieri è andata bene. Anzi benissimo. Rendimenti dimezzati, praticamente, rispetto a quelli di un mese addietro, quando ancora Monti non si era insediato. E i grandi media hanno riportato la notizia con enfasi, assieme però a quella che ha visto il nostro spread risalire sino a quota 500.
Notizie riportate (quasi) correttamente, però con una inaccettabile omissione: il motivo di una situazione non troppo semplice da capire a prima vista.
Difficile insomma comprendere il perché della grande richiesta dei titoli di Stato di ieri e allo stesso tempo perché il nostro spread non sia sceso di pari passo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9593
Notizie riportate (quasi) correttamente, però con una inaccettabile omissione: il motivo di una situazione non troppo semplice da capire a prima vista.
Difficile insomma comprendere il perché della grande richiesta dei titoli di Stato di ieri e allo stesso tempo perché il nostro spread non sia sceso di pari passo.
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MONTI E LA FORNERO STANNO SPIANANDO LA STRADA A “LA MORTE MODERNA” ?
Stoccolma, 1978. Il tema all’ordine del giorno del simposio a porte chiuse organizzato dal FATER (comitato Fase Terminale della vita umana)[1] verte su come eliminare, con metodi democratici, umanamente, moralmente e politicamente corretti, gli anziani ormai diventati, con le loro pensioni e la loro assistenza sanitaria, un peso insopportabile per le casse pubbliche di una Svezia con sempre meno giovani e più vecchi improduttivi, al punto da mettere in crisi l’economia e il rapporto tra le generazioni e lo Stato Sociale.
Essendo un simposio a porte chiuse, i media non sono ammessi, così come non lo sono i diretti interessati, ossia i vecchi, massa con diritto di parola solo in occasione del rituale-feticcio del suffragio universale, ma esclusa dalle sedi dove si decide veramente il loro destino, nelle quali sono invece “altri” a parlare: dirigenti del dipartimento del Ministero degli Affari Sociali o di Istituti di Bioetica, intellettuali e teologi, che costituiscono una parte importante della tecnocrazia dominante e, in quanto tale, autolegittimata a decidere sui valori e sui fini ultimi della società.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9592
Essendo un simposio a porte chiuse, i media non sono ammessi, così come non lo sono i diretti interessati, ossia i vecchi, massa con diritto di parola solo in occasione del rituale-feticcio del suffragio universale, ma esclusa dalle sedi dove si decide veramente il loro destino, nelle quali sono invece “altri” a parlare: dirigenti del dipartimento del Ministero degli Affari Sociali o di Istituti di Bioetica, intellettuali e teologi, che costituiscono una parte importante della tecnocrazia dominante e, in quanto tale, autolegittimata a decidere sui valori e sui fini ultimi della società.
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IL MIGLIOR SISTEMA PER OCCUPARE UNA BANCA È POSSEDERNE UNA
La campagna “Move your money” (“sposta i tuoi soldi”) ha avuto un’ondata di sostenitori. Maggiore incisività avrebbe “sposta i nostri soldi”, cioè trasferire gli introiti del governo locale dalle banche di Wall Street alle nostre banche di proprietà pubblica.
Occupy Wall Street (OWS) è stato sia criticato che lodato per non aver tenuto alcuna linea politica ufficiale. Ma ci sono anche linee politiche informali, come quella denominata “99% Declaration” (“Dichiarazione 99%”) che prevede che un’”Assemblea Generale Nazionale” da tenersi a Philadelphia il 4 luglio 2012.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9590
Occupy Wall Street (OWS) è stato sia criticato che lodato per non aver tenuto alcuna linea politica ufficiale. Ma ci sono anche linee politiche informali, come quella denominata “99% Declaration” (“Dichiarazione 99%”) che prevede che un’”Assemblea Generale Nazionale” da tenersi a Philadelphia il 4 luglio 2012.
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LA CHIMERA DELLA STABILITÀ FINANZIARIA
Nelle dichiarazioni e nei documenti della riunione dell’eurozona, ma anche del G7, del G20 e del FMI, tutte le strade portano al Consiglio di Stabilità Finanziaria (CEF), perché si tratta solo di mantenere la stabilità dell'attuale sistema di dominazione finanziaria sull'economia globale. Il predecessore del CEF, il Foro di Stabilità Finanziaria (FEF), sorse nel 1999 come iniziativa del G7, in contemporanea alla creazione del G20, al livello dei ministri di Finanze e dei Governatori delle banche centrali, con l'"assistenza" del settore finanziario privato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9589
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EUROPA, CRISI ECONOMICA E SUICIDI: UNA CORRELAZIONE ORMAI DIMOSTRATA
Le conseguenze della crisi - in particolare per la disoccupazione – sulla salute sono state trattate in più di un'occasione da vari articoli apparsi sulla stampa e nelle riviste specializzate. Più specificamente si è parlato degli effetti negativi della disoccupazione sulla salute mentale, di cui ci sono sempre maggiori prove.
Tra gli altri, questi indicatori sono: l’aumento delle visite mediche relazionate a problemi di ansia, un elevato numero di casi di depressione, lìaumento dell'alcolismo e della dipendenza dalle droghe, un incremento di casi di violenza, aumento di consumo di farmaci antidepressivi e ansiolitici, eccetera. Esiste una correlazione diretta tra la crisi economica, la disoccupazione e il peggioramento della salute mentale.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9587
Tra gli altri, questi indicatori sono: l’aumento delle visite mediche relazionate a problemi di ansia, un elevato numero di casi di depressione, lìaumento dell'alcolismo e della dipendenza dalle droghe, un incremento di casi di violenza, aumento di consumo di farmaci antidepressivi e ansiolitici, eccetera. Esiste una correlazione diretta tra la crisi economica, la disoccupazione e il peggioramento della salute mentale.
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mercoledì 28 dicembre 2011
10 VANTAGGI DEL REDDITO DI CITTADINANZA
Il Reddito di Cittadinanza (e il denaro di decumulo o la fiscalità monetaria) creano un sistema che ha almeno dieci vantaggi sul sistema fiscale e previdenziale precedente. Questo sistema infatti:
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http://www.redditodicittadinanza.com/i-10-vantaggi-del-reddito-di-cittadinanza
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Reddito Cittadinanza e prospettiva auritiana: precisazioni
In un regime monetario conforme alla persona umana, l’ente di emissione NON può essere privato, la moneta deve essere accreditata ad ognuno come ” REDDITO di CITTADINANZA “.
La proprietà dovrà essere del portatore, infatti su ogni banconota ci sarà apposta scritta – Proprietà del portatore –
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http://www.giacintoauriti.com/notizie/142-reddito-cittadinanza-e-prospettiva-auritiana-precisazioni.html
La proprietà dovrà essere del portatore, infatti su ogni banconota ci sarà apposta scritta – Proprietà del portatore –
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Natale ieri e oggi... cosa è cambiato?
Il periodo si presta. La fiaba impera sempre in questi giorni. E allora addentriamoci. Con l'attenzione al lieto fine...
Sono nato negli anni Cinquanta. Non molto tempo fa, tutto sommato, ma mi sembra un'era geologica dal punto di vista dell'umanità che abita il pianeta.
Riflettendo sul 'Natale oggi', mi sono affiorate alle mente immagini di parecchi Natali fa, quando ero un bimbo e alcuni miei amici indossavano pantaloni corti anche quel giorno.
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http://www.ilcambiamento.it/decrescita_felice/natale_ieri_oggi.html
Sono nato negli anni Cinquanta. Non molto tempo fa, tutto sommato, ma mi sembra un'era geologica dal punto di vista dell'umanità che abita il pianeta.
Riflettendo sul 'Natale oggi', mi sono affiorate alle mente immagini di parecchi Natali fa, quando ero un bimbo e alcuni miei amici indossavano pantaloni corti anche quel giorno.
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La decrescita secondo i banchieri
questa decrescita imposta dai banchieri,è una decrescita forzata e male distribuita.
invece dovrebbe essere consapevole e omogenea.
Dovremo subire una nuova rivoluzione passiva, dopo quella che ha colpito il termine federalismo, e sentiremo parlare di decrescita da parte dei nuovi poteri? Una decrescita ridotta alla miseria condivisa da quasi tutti e all’arricchimento folgorante di pochissimi?
Nel suo significato originario, decrescita non significava pauperismo, austerità e regressione, ma una diversa qualità della produzione e dei consumi, capace di rispettare le risorse naturali e di impedirne la distruzione. Il termine sta ora subendo una vera e propria “rivoluzione passiva”, ed è diventato un sinonimo della depressione che le manovre finanziarie stanno imponendo ai paesi deboli dell’Europa del Sud.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/7412-la-decrescita-secondo-i-banchieri.html
invece dovrebbe essere consapevole e omogenea.
Dovremo subire una nuova rivoluzione passiva, dopo quella che ha colpito il termine federalismo, e sentiremo parlare di decrescita da parte dei nuovi poteri? Una decrescita ridotta alla miseria condivisa da quasi tutti e all’arricchimento folgorante di pochissimi?
Nel suo significato originario, decrescita non significava pauperismo, austerità e regressione, ma una diversa qualità della produzione e dei consumi, capace di rispettare le risorse naturali e di impedirne la distruzione. Il termine sta ora subendo una vera e propria “rivoluzione passiva”, ed è diventato un sinonimo della depressione che le manovre finanziarie stanno imponendo ai paesi deboli dell’Europa del Sud.
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THE ITALIAN JOB… IL FUTURO DEL MONDO E’ NELLE NOSTRE MANI!
l'unica alternativa?ripudiare il debito estero e per quanto riguarda il debito interno,nazzionalizzare le banche.
Devo ammettere che è un’avventura affascinante quella di navigare quotidianamente tra alcune idiozie collossali, supportate e analizzate dal meglio della crema accademica italiana e mondiale, idiozie che si autoalimentano attraverso il web, l’Italia e finita, l’Italia è fallita, Don’t cry for me Argentina…!
L’unica cosa certa e assoluta verità è che siamo nei guai nonostante stiamo decisamente meglio di alcuni cadaveri economici mondiali come USA, UK e Giappone, siamo nei guai grazie alle paranoie tedesche sull’inflazione e al fatto che ufficialmente ma non nella realtà la BCE non è disposta a fare da prestatore di ultima istanza per i debiti sovrani.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2011/12/28/the-italian-job-il-futuro-del-mondo-e-nelle-nostre-mani/
Devo ammettere che è un’avventura affascinante quella di navigare quotidianamente tra alcune idiozie collossali, supportate e analizzate dal meglio della crema accademica italiana e mondiale, idiozie che si autoalimentano attraverso il web, l’Italia e finita, l’Italia è fallita, Don’t cry for me Argentina…!
L’unica cosa certa e assoluta verità è che siamo nei guai nonostante stiamo decisamente meglio di alcuni cadaveri economici mondiali come USA, UK e Giappone, siamo nei guai grazie alle paranoie tedesche sull’inflazione e al fatto che ufficialmente ma non nella realtà la BCE non è disposta a fare da prestatore di ultima istanza per i debiti sovrani.
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I MEDIA E LA CRISI DELL'EURO: INESAURIBILE PENSIERO UNICO
Sotto la copertura della crisi, un'offensiva senza precedenti contro le esperienze sociali minaccia i cittadini europei. Per ogni risposta, la stampa generalista sembra optare per un tono compiacente e fatalistico. Una linea di condotta che solleva importanti domande sul ruolo che deve rivestire l'informazione nella società.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9584
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UN BEL RESPIRO
Un bel respiro.
Se siete sani, tutti voi respirate circa 25.000 volte al giorno. Questo significa che necessitate di respirare nove milioni di volte all’anno circa. Ok, che problema c’è? Vi spaventa quel numero? No, basta respirare.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9581
Se siete sani, tutti voi respirate circa 25.000 volte al giorno. Questo significa che necessitate di respirare nove milioni di volte all’anno circa. Ok, che problema c’è? Vi spaventa quel numero? No, basta respirare.
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martedì 27 dicembre 2011
Il segreto del downshifting
La facoltà che ci manca maggiormente, quando sogniamo, è la concretezza. Ce ne mancano parecchie, a dire il vero: capacità di sognare in grande, visione, coraggio, senso della caducità della vita, dunque della realtà. Ma una ci manca più di tutte: il sentimento concreto e operativo del nostro sogno, cioè riuscire a ragionare togliendoci dalla testa ideologie, luoghi comuni, barriere psicologiche, per capire il nocciolo del problema reale e tentare concretamente di affrontarlo.
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http://www.ilcambiamento.it/avanti_tutta/segreto_downshifting_perotti.html
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The China Study: il ruolo dell'alimentazione nella genesi delle malattie
Dopo molti anni di lavoro dedicato al settore salute e alimentazione di Macro Edizioni e dopo aver visto nascere e fatto circolare molti libri che hanno preparato nella società un 'terreno' fertile e ricettivo a una nuova concezione di salute integrale, è davvero con grande piacere e soddisfazione che ho curato l'edizione italiana di questo testo che è destinato a far parlare di sé molti scienziati, medici e nutrizionisti nei prossimi anni.
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http://www.ilcambiamento.it/medicina/the_china_study_alimentazione_genesi_malattie.html
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Il 2012 è alle porte: paura della fine del mondo?
Profezie, enigmi e misteri di ogni tipo circolano sul web e contagiano i programmi televisivi. Nel 2012 assisteremo alla fine del mondo? Mentre la paura torna ad essere strumento di potere "sotto gli occhi di tutti il mondo sta davvero agonizzando, moralmente, economicamente, politicamente, socialmente, spiritualmente e ambientalmente".
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http://www.ilcambiamento.it/culture_cambiamento/paura_fine_mondo_2012.html
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La Cia di Pisa lancia il baratto agricolo contro la crisi
Prima forma di commercio, il baratto torna ora di attualità grazie alla Confederazione italiana agricoltori e riprende vita dalla campagna. La Cia di Pisa ha infatti promosso il baratto agricolo (prodotti alimentari in cambio di altri prodotti) che sarà presto esteso ad altre località.
Il portale pensato dalla Cia dovrebbe diventare una sorta di social network dove, tramite il processo di fidelizzazione tra gli utenti stessi, si potrà innescare un meccanismo virtuoso che dovrebbe attivare una grande quantità di scambi giornalieri.
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http://www.ilcambiamento.it/moneta/cia_pisa_baratto_agricolo_crisi.html
Il portale pensato dalla Cia dovrebbe diventare una sorta di social network dove, tramite il processo di fidelizzazione tra gli utenti stessi, si potrà innescare un meccanismo virtuoso che dovrebbe attivare una grande quantità di scambi giornalieri.
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In Grecia è crisi nera, povertà e suicidi alle stelle
Neonati denutriti perché i genitori non sono più in grado di alimentarli a sufficienza; bambini che in classe arrivano senza il pranzo e dicono di esserselo dimenticato e insegnanti che cercano disperatamente di rimediare cibo per i loro alunni che fanno la fame. Intanto negli ospedali i pazienti che pagano bustarelle ai medici pur di essere curati, e le grandi case farmaceutiche iniziano a sospendere la rifornitura di farmaci.
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http://www.ilcambiamento.it/crisi/grecia_crisi_nera_poverta_suicidi.html
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La felicità? Una questione di 'cambiamento'
La felicità nel cambiamento. È questo il titolo e il tema dell’e-book scritto dal fondatore di LifeGate Marco Roveda, insieme al filosofo Ervin Laszlo con l’obiettivo di dare forma a un pensiero collettivo per promuovere e delineare un nuovo stile di vita.
L'e-book è un’opera corale, arricchita dalle riflessioni di Premi Nobel, pensatori e protagonisti del cambiamento, fra cui Mikhail Gorbaciov, Robert Kennedy III, Leonardo DiCaprio, Ennio Morricone, Ermanno Olmi, Christian Boiron. Ognuno di loro ha indicato il proprio concetto di cambiamento, le cause da cui è originato e il modo in cui tutte le persone possono contribuire positivamente a esso.
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http://www.ilcambiamento.it/recensioni/felicita_cambiamento_e_book.html
L'e-book è un’opera corale, arricchita dalle riflessioni di Premi Nobel, pensatori e protagonisti del cambiamento, fra cui Mikhail Gorbaciov, Robert Kennedy III, Leonardo DiCaprio, Ennio Morricone, Ermanno Olmi, Christian Boiron. Ognuno di loro ha indicato il proprio concetto di cambiamento, le cause da cui è originato e il modo in cui tutte le persone possono contribuire positivamente a esso.
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LA SECONDA E LA TERZA ECONOMIA DEL PIANETA VOGLIONO USARE LE PROPRIE MONETE
Per tutti quelli che ancora pensano alla guerra di attriti tra il dollaro e l’euro (perché al contrario di quello che alcuni hanno "scoperto" solo di recente, le guerre sulle monete ci sono da molto, molto tempo e continueranno a esserci, prima di mutarsi in guerra commerciali e reali) dove tutte e due le monete hanno il destino segnato e in chi vince si prende tutto, direi di dover prendere in considerazione per un istante i più recenti aggiornamenti che vengono dai paesi che si affacciano sul Pacifico (dove incidentalmente lo Shanghai Composite ha ripreso la sua incessante corsa al ribasso con l’ovvia intenzione di chiudere il 2011 al minimo da 52 settimane) in cui troviamo a) che il controllo egemonico del dollaro sul pianeta sta terminando, e b) che la relazione mercantilista a lungo sostenuta tra Cina e Stati Uniti potrebbe invertirsi, e nella sua prossima metamorfosi vedremo il Giappone comprare le obbligazioni… cinesi (anche se probabilmente non troppo a lungo, vedi il post successivo).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9580
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lunedì 26 dicembre 2011
La baionetta di Mario Draghi
il colpo mortale.
Strepitoso successo dell’operazione di pronti contro termine implementata dalla BCE di Mario Draghi, così almeno l’hanno definita gli imbonitori dei mass media tradizionali.
Tecnicamente questa operazione, posta in essere dalla BCE e denominata LTRO (Long Term Rifinancing Operation), consiste nel concedere liquidità (danaro contante) al sistema delle banche commerciali europee in cambio di titoli in garanzia (collateral) e ad un tasso dell’1%. Prestito che andrà rimborsato alla banca centrale, comodamente, in tre anni. Forse la novità più importante in questa operazione, oltre alla durata del prestito (3 anni) e all’importo colossale (489 miliardi di euro), è l’accettazione, come collaterale a garanzia, di titoli di bassa o bassissima qualità che mai, fino ad ora la Banca Centrale Europea aveva accettato, considerandoli cartacce di infimo valore reale. Non si può negare che sulla carta, il piano congegnato da Mario Draghi sia di una raffinatezza tecnica che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, la sua superba competenza sul funzionamento dei mercati finanziari. Si deve anche ammettere come questa operazione potrebbe avere positivi cascami su alcune variabili importantissime nell’economia reale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41649
Strepitoso successo dell’operazione di pronti contro termine implementata dalla BCE di Mario Draghi, così almeno l’hanno definita gli imbonitori dei mass media tradizionali.
Tecnicamente questa operazione, posta in essere dalla BCE e denominata LTRO (Long Term Rifinancing Operation), consiste nel concedere liquidità (danaro contante) al sistema delle banche commerciali europee in cambio di titoli in garanzia (collateral) e ad un tasso dell’1%. Prestito che andrà rimborsato alla banca centrale, comodamente, in tre anni. Forse la novità più importante in questa operazione, oltre alla durata del prestito (3 anni) e all’importo colossale (489 miliardi di euro), è l’accettazione, come collaterale a garanzia, di titoli di bassa o bassissima qualità che mai, fino ad ora la Banca Centrale Europea aveva accettato, considerandoli cartacce di infimo valore reale. Non si può negare che sulla carta, il piano congegnato da Mario Draghi sia di una raffinatezza tecnica che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, la sua superba competenza sul funzionamento dei mercati finanziari. Si deve anche ammettere come questa operazione potrebbe avere positivi cascami su alcune variabili importantissime nell’economia reale.
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Qualche buona idea ecologica contro "La Grande Stagnazione"
Mentre ci si affanna a cercare soluzioni finanziari per risolvere la crisi o per almeno evitare che si materializzi lo spettro della grande depressione, con la Bce che presterà denaro al tasso dell'1% alla banche che potranno reinvestire come vorranno e si spera anche per i mutui alle famiglie e alle imprese, Martin Wolf (noto editorialista economico del Financial Times, nella foto) commentando il libro "La Grande Stagnazione" di Tyler Cowen, professore della George Mason University di Washington, riporta tutti con ‘i piedi per terra'. Nel pezzo pubblicato sul Sole sotto il titolo"La Grande Recessione si batte solo con buone idee" viene messo in evidenza nell'analisi di Cowen sulla situazione degli Stati Uniti una novità davvero di rilievo: «L'economia americana per secoli ha potuto contare su condizioni estremamente favorevoli: terra gratis, manodopera immigrata, nuove e potenti tecnologie. Ma durante gli ultimi quarant'anni questi frutti facili da cogliere hanno iniziato a scomparire, e noi abbiamo iniziato a far finta che fossero ancora lì. Non ci siamo resi conto che tecnologicamente siamo in stallo e che i rami dell'albero sono più spogli di quanto ci piaccia pensare. Ecco. È questo che è andato storto».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41645
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Uno scambio "ribelle" su un possibile nuovo modello
Gentile Federico Zamboni, vorrei invitarLa a configurare il seguente scenario, ovvero se oggi l'Italia, decidesse di uscire dall'euro e dalla CEE, ovvero sottrarsi ai vincoli della BCE dietro la quale, come voi sostenete si nascondono alcuni padroni del mondo...(Per me, e lo sottolineo, non ci sono padroni del mondo ma strutture di potere economico che oggi traggano il maggior guadagno dal mercato attraverso disdicevoli speculazioni. E lo fanno perché la politica non è in grado di edificare gli opportuni paletti)Vediamo:Per decreto: da oggi l’euro non ha più corso legale in Italia. Vengono stampate le nuove lire. Il paese si appropria della sua sovranità monetaria. Stampa denaro rispetto il PIL, perchè ora, finalmente ha una banca nazionale che non appartiene ai privati ma alla collettività. Si dichiara insolvente rispetto al debito contratto in euro. Ci rimettono i cittadini italiani che hanno acquistato i titoli di stato e pazienza.. ci può stare..
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41642
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La perdita delle umane sicurezze è una preziosa occasione di crescita interiore
Se il crollo delle Torri Gemelle a New York, l’11 settembre del 2001, ha simboleggiato la fine della sicurezza in Occidente dal punto di vista politico e del terrorismo, la gravissima crisi finanziaria che da tre anni ci attanaglia rappresenta la fine irrimediabile di tutte le nostre sicurezze in fatto di lavoro, pensioni, risparmio.
A ciò si aggiunga la fine della sicurezza nella stabilità del clima, dovuta agli effetti ormai evidentissimi del surriscaldamento globale; la fine della sicurezza nella tecnologia, ferita a morte dagli incidenti nei reattori nucleari di Cernobyl e di Fukushima; la fine della sicurezza nella protezione che ci offrono le nostre case e le nostre città, determinata dalle inondazioni di New Orleans, della East Coast nordamericana fino quasi a New York, e, per quel che riguarda la nostra Italia, da quelle delle Cinque Terre e di Genova, nell’autunno appena trascorso.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41644
A ciò si aggiunga la fine della sicurezza nella stabilità del clima, dovuta agli effetti ormai evidentissimi del surriscaldamento globale; la fine della sicurezza nella tecnologia, ferita a morte dagli incidenti nei reattori nucleari di Cernobyl e di Fukushima; la fine della sicurezza nella protezione che ci offrono le nostre case e le nostre città, determinata dalle inondazioni di New Orleans, della East Coast nordamericana fino quasi a New York, e, per quel che riguarda la nostra Italia, da quelle delle Cinque Terre e di Genova, nell’autunno appena trascorso.
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Per l’equità ci vuole coraggio
quest'anno ha realizzato una cosa,rigore.
l'anno prossimo deve realizzare la seconda cosa,l'equità,"per evitare delle rivolte popolari"perchè attualmente i sacrifici sono stati riversati esclusivamente al ceto medio e basso.
la ricchezza della nazione è male distribuita.
però teniamo anche in considerazione il fatto che è anche mal distribuita tra il mondo occidentale e quello orientale,"questo è spesso dimenticato".
per quanto riguarda la terza cosa:la crescita "intesa col p.i.l.",ce la possiamo scordare.
bisogna andare oltre il p.i.l.
Tutti gli italiani sono consapevoli che i sacrifici richiesti dovrebbero portare a dei benefici, almeno così ci è stato detto, per ora una promessa, domani….si vedrà.
Ma contemporaneamente si era assicurata equità, equità che significa che i sacrifici li devono fare tutti, a misura dei benefici fino ad ora goduti.
Equità non è solo un’esigenza di conti numerici, è un’esigenza di conti con la coscienza, è un’ esigenza che si possa riaffermare ancora una volta che ….mal comune mezzo gaudio.
Ma attenzione è anche un’ esigenza che possa smorzare sul nascere ogni occasione di rivolta, ogni occasione per boicottare poi tutto se, nel tutto, si dimostra che non esiste equità.
FALSE EVIDENZE SULLA POPOLAZIONE MONDIALE
Demografia, quanti luoghi comuni si pronunciano nel tuo nome...
"L'umanità ha un tasso di natalità senza freni." No, perché da parecchi decenni dovunque i tassi di natalità diminuiscono decisamente, sotto l'effetto di ciò che quello che viene chiamata "transizione demografica" (vedere il glossario), un periodo durante il quale una popolazione vede abbassare una natalità e una mortalità dapprima molto elevate.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9575
"L'umanità ha un tasso di natalità senza freni." No, perché da parecchi decenni dovunque i tassi di natalità diminuiscono decisamente, sotto l'effetto di ciò che quello che viene chiamata "transizione demografica" (vedere il glossario), un periodo durante il quale una popolazione vede abbassare una natalità e una mortalità dapprima molto elevate.
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SOFT LANDING…DI REVISIONE IN REVISIONE VERSO LA RECESSIONE!
Mentre il mondo intero si prepara ai piani di evacuazione a alle simulazioni sulla fine della Comunità Europea, noi andiamo a dare un’occhiata in profondità a quello che sta per accadere all’ America e all’Inghilterra per sfatare alcune leggende metropolitane che spesso e volentieri a fine anno vengono diffuse ad arte attraverso dati macroeconomici che sistematicamente battono le attese e riportano un pò di quella fragile fiducia sulla quale vive il mercato e il sistema finanziario, soprattutto in America, terra dalle mille fantasie contabili, terra dalle mille sorprese statistiche.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2011/12/23/soft-landing-di-revisione-in-revisione-verso-la-recessione/
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2012: IL MODELLO CINESE DI CRESCITA ECONOMICA TESTA I SUOI LIMITI
Il Partito Comunista Cinese sta scommettendo che i colpi al freno dati nel corso di questo anno siano stati sufficienti solo per limitare la bolla immobiliare e per evitare che l’inflazione arrivasse a livelli di pericolo, ma non abbastanza per allontanare l’economia da un duro atterraggio.
La più grande speranza è che possa essere mantenuta una crescita moderata per garantire un passaggio di potere ordinato nell’ottobre del 2012, quando, per la prima volta da un decennio, una nuova generazione di dirigenti salirà in carica alla nazione forte di 1,3 miliardi di persone.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9571
La più grande speranza è che possa essere mantenuta una crescita moderata per garantire un passaggio di potere ordinato nell’ottobre del 2012, quando, per la prima volta da un decennio, una nuova generazione di dirigenti salirà in carica alla nazione forte di 1,3 miliardi di persone.
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SOLO UN SANTO CI PUÒ SALVARE DALLA CRISI...
Tutti quanti – da “Porta a Porta” al sito internet più “alternativo”, in buona e in malafede - provano a dire la loro sulle cause della “crisi” e sui modi per uscirne. Chi proponendo questa o quella “manovra” o “provvedimento”; chi una “riforma delle istituzioni” partendo dal presupposto che la via d’uscita sta nella “procedura”; chi, per la verità sempre più minoritario ed attaccato ad un’idea politica, o “rivoluzionaria”, della “soluzione”, indicando questa o quell’altra ideologia o “nuova sintesi”…
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9569
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GOVERNATI DALLE MACCHINE
Il decano della "science fiction" di metà '900, Isaac Asimov, vagheggiò a lungo di creature artificiali dotate di una volontà propria e autonoma. Fu lui a tenere a battesimo la nuova scienza robotica, in una delle sue prime storie. Di volta in volta i suoi racconti di robot si proiettarono in un futuro sempre più lontano, fino a raggiungere il culmine di un'epoca in cui la Terra sarebbe stata controllata interamente da un gruppo di computer robotici conosciuti come Le Macchine.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9568
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NATALE PAGANO
Il Natale non fa tutti più buoni: fa tutti più vuoti. Il cristiano che fa shopping di regali e strenne natalizie rappresenta un caso di sdoppiamento della personalità: in tutta buona fede crede che Gesù nacque figlio di Dio a Betlemme, segnando in una stalla lo spartiacque decisivo della storia umana; contemporaneamente, è perfettamente cosciente che tale evento non condiziona la sua vita reale, in quanto l’epoca moderna, disincantata e secolarizzata, è scristianizzata. Siccome l’economia tende a inglobare ogni forma di espressione umana, quegli appuntamenti che nonostante tutto mantengono in vita una sia pur debole fiammella di fede ultraterrena si trasformano in orge di bancomat e scontrini.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9567
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LA CRISI DEL PICCO PETROLIFERO: 2012, L’APOCALISSE SI AVVICINA?
C'è una qualche eventualità che l’anno prossimo si debba assistere a qualcosa di davvero spiacevole.
Non si tratterebbe di un’apocalisse biblica o addirittura di una dei Maya, quanto piuttosto un evento di nostra produzione. Il mondo si è creato così tanti problemi negli scorsi decenni che l’intero edificio della civilizzazione sta mostrando segni di cedimento.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9564
Non si tratterebbe di un’apocalisse biblica o addirittura di una dei Maya, quanto piuttosto un evento di nostra produzione. Il mondo si è creato così tanti problemi negli scorsi decenni che l’intero edificio della civilizzazione sta mostrando segni di cedimento.
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COME CE LA CAVEREMO ?
Nella situazione attuale non è che ci siano molte strade, ma principalmente ve ne sono due.
La prima, quella più affollata e percorsa da quasi tutti, e che risponde a un ragionamento grossomodo come questo: non ho idea di quello che sta succedendo, o se qualche idea la ho è talmente brutta e catastrofica che non riesco neanche a immaginare cosa potrà accadere, dunque preferisco (consciamente o meno) rimuoverla dalle possibilità e sperare che tutto, o prima o poi, si sistemi. E che si possa tornare se non altro a come si stava prima della crisi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9558
La prima, quella più affollata e percorsa da quasi tutti, e che risponde a un ragionamento grossomodo come questo: non ho idea di quello che sta succedendo, o se qualche idea la ho è talmente brutta e catastrofica che non riesco neanche a immaginare cosa potrà accadere, dunque preferisco (consciamente o meno) rimuoverla dalle possibilità e sperare che tutto, o prima o poi, si sistemi. E che si possa tornare se non altro a come si stava prima della crisi.
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Monti, rigore senza crescita: l’Europa si suicida in Italia
In realtà siamo stati trasformati tutti in consumatori collettivi, in una situazione in cui il paradosso principale è che tutti ormai sono abituati a concepire la loro vita in termini di consumo, quando il consumo dovrà essere ridotto. Monti e la Goldman Sachs si sbagliano: l’Occidente non crescerà più. E’ finita, siamo arrivati ai limiti dello sviluppo. Mi baso sulle più importanti previsioni, come quelle elaborate molti anni fa dal Club di Roma: tutti i fattori principali che hanno costituito la crescita delle società occidentali negli ultimi due secoli stanno finendo, e finiranno da qui alla metà di questo secolo, forse anche prima. Allora, la necessità che abbiamo di fronte è questa: rieducare milioni di persone a una vita diversa da quella che hanno fatto fino ad ora. Non voglio fare allarmismo: una vita più sobria, con meno consumi, sarebbe una vita migliore: con meno inquinamento e meno malattie.
NO,MONTI E LA GOLDMAN LO SANNO BENISSIMO,SE NO PERCHE' CI STANNO TAGLIANDO STIPENDI E PENSIONI?
PARADOSSALMENTE CI STANNO PORTANDO A QUELLO CHE HAI DETTO DOPO,"FRASE SGNATA IN ROSSO SOPRA".
SE HAI MENO DENARO A DISPOSIZIONE,PER FORZA CHE DEVI FARE UNA VITA PIU' SOBRIA "DECRESCITA".
IL MODELLO CAPITALISTA ATTUALE,STA IMPLODENDO SU SE STESSO.
io penso che i padroni del vapore che alla fine sono quelli che tirano tutti
i fili,abbiano creato di proposito l'attuale crisi per scrivere la storia
del xxi secolo.
l'ottocento era il secolo inglese,la valuta dominante era la sterlina,la
fonte enrgetica primaria era il carbone,l'economia era di mercato
"capitalismo", prima rivoluzione industriale.
il novecento,il secolo americano,la valuta dominante era il dollaro, la
fonte energetica primaria era il petrolio,l'economia era di mercato
"capitalismo", seconda rivoluzione industriale.
il duemila,potrebbe essere il secolo europeo "non inteso come impero",la
valuta dominante l'euro,la fonte energetica primaria l'energia
rinnovabile,l'economia ecologica "capitalismo distribuito", terza rivoluzione industriale.
naturalmente la comunità europea deve essere dei popoli e non dei padroni
del vapore,come è attualmente.
e l'euro non deve essere una valuta a debito,gestita dai padroni del
vapore,come è attualmente.
terrei anche in considerazione le monete complementari: "arcipelagoscec".
dato che le energie rinnovabili non possono sostenere un'economia di mercato
basata sulla crescita "consumo",bisogna che essa si riconverta in
un'economia ecologica basata sulla decrescita "consumare di meno".
di conseguenza,se hai meno denaro,consumi meno,sprechi meno energia,inquini
meno e risolvi o attenui la crisi economica/finananziaria,la crisi
energetica e la crisi ambientale.
se i padroni del vapore non avrebbero indotto la crisi attuale,avremmo
continuato con questo sistema andando a sbattere contro un muro,se sono vere
le teorie del picco petrolifero ed del riscaldamento globale.
meno produci "lavoro" = meno guadagni denaro "lo sterco del demonio" = meno
consumi "beni materiali".
ora mi chiedo:i padroni del vapore,sapendo che la crescita materiale "ben -
avere" è finita,ci vorranno mica mettere alla prova per farci crescere
spiritualmente "ben - essere"?
mi piace molto la frase di Buckminster Fuller:Non cambierai mai le cose
combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa , costruisci un
modello nuovo che renda la realtà obsoleta.
l'imput ci è stato dato dai signori del vapore con la crisi
"sistemica",adesso sta a noi costruire un modello che renda la realtà
obsoleta.
ci vuole un risveglio delle coscienze a livello mondiale.
leggi tutto:
http://www.informarexresistere.fr/2011/12/20/monti-rigore-senza-crescita-l%E2%80%99europa-si-suicida-in-italia/#axzz1hd3DM9rI
io penso che i padroni del vapore che alla fine sono quelli che tirano tutti
i fili,abbiano creato di proposito l'attuale crisi per scrivere la storia
del xxi secolo.
l'ottocento era il secolo inglese,la valuta dominante era la sterlina,la
fonte enrgetica primaria era il carbone,l'economia era di mercato
"capitalismo", prima rivoluzione industriale.
il novecento,il secolo americano,la valuta dominante era il dollaro, la
fonte energetica primaria era il petrolio,l'economia era di mercato
"capitalismo", seconda rivoluzione industriale.
il duemila,potrebbe essere il secolo europeo "non inteso come impero",la
valuta dominante l'euro,la fonte energetica primaria l'energia
rinnovabile,l'economia ecologica "capitalismo distribuito", terza rivoluzione industriale.
naturalmente la comunità europea deve essere dei popoli e non dei padroni
del vapore,come è attualmente.
e l'euro non deve essere una valuta a debito,gestita dai padroni del
vapore,come è attualmente.
terrei anche in considerazione le monete complementari: "arcipelagoscec".
dato che le energie rinnovabili non possono sostenere un'economia di mercato
basata sulla crescita "consumo",bisogna che essa si riconverta in
un'economia ecologica basata sulla decrescita "consumare di meno".
di conseguenza,se hai meno denaro,consumi meno,sprechi meno energia,inquini
meno e risolvi o attenui la crisi economica/finananziaria,la crisi
energetica e la crisi ambientale.
se i padroni del vapore non avrebbero indotto la crisi attuale,avremmo
continuato con questo sistema andando a sbattere contro un muro,se sono vere
le teorie del picco petrolifero ed del riscaldamento globale.
meno produci "lavoro" = meno guadagni denaro "lo sterco del demonio" = meno
consumi "beni materiali".
ora mi chiedo:i padroni del vapore,sapendo che la crescita materiale "ben -
avere" è finita,ci vorranno mica mettere alla prova per farci crescere
spiritualmente "ben - essere"?
mi piace molto la frase di Buckminster Fuller:Non cambierai mai le cose
combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa , costruisci un
modello nuovo che renda la realtà obsoleta.
l'imput ci è stato dato dai signori del vapore con la crisi
"sistemica",adesso sta a noi costruire un modello che renda la realtà
obsoleta.
ci vuole un risveglio delle coscienze a livello mondiale.
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DURBAN, O DELLA SINDROME MAYA
Secondo lo storiografo ambientale Jared Diamond, alcune società decidono di perdurare e altre, in modo incosciente, di scomparire. Ad esempio, davanti a un processo avanzato di deforestazione, erosione dei suoli, siccità, cambiamento climatico e guerre, così spiega una delle ragioni del collasso della civiltà Maya nel secolo IX: "I re e nobili non riuscirono a scoprire e risolvere questi problemi apparentemente ovvi e che affossavano la società. La loro attenzione si incentrava sulle preoccupazioni a breve termine per arricchirsi, scatenare battaglie, erigere monumenti, competere tra loro […]. Come la maggior parte dei dirigenti dell'umanità, i re e nobili Maya non tennero conto dei problemi di lungo termine in modo da poterli realmente percepire."
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9557
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LE BANCHE FINANZIANO I GOVERNI I QUALI DANNO I SOLDI ALLE BANCHE...
l'agonia continua,perpetuando il debito all'infinito.
L'unica cosa che conta oggi, sia per i mercati che i governi sono le Banche, il credito e le banche centrali. Tutto quello che leggi sull'economia e la crisi è rivolto in sostanza tenere a galla le Banche. Delle imprese grandi e piccole, dell'industria, degli artigiani, del commercio, della bilancia dei pagamenti, della tecnologia, delle regolamentazioni, delle famiglie e dei loro debiti... di tutto il resto insomma, non frega niente.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9553
L'unica cosa che conta oggi, sia per i mercati che i governi sono le Banche, il credito e le banche centrali. Tutto quello che leggi sull'economia e la crisi è rivolto in sostanza tenere a galla le Banche. Delle imprese grandi e piccole, dell'industria, degli artigiani, del commercio, della bilancia dei pagamenti, della tecnologia, delle regolamentazioni, delle famiglie e dei loro debiti... di tutto il resto insomma, non frega niente.
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giovedì 22 dicembre 2011
CACCIARE MONTI ?
I mercati di cui dobbiamo curarci sono soltanto quelli finanziari, o anche quelli della produzione, del lavoro e del consumo, ossia della ricchezza reale?
di entrambi.
L’impresa è dunque impossibile, improponibile. L’architettura globale dei poteri reali è troppo vasta, alta e potente, anche militarmente. Una rivoluzione popolare in Italia o in Grecia non basterebbe perché non libererebbe dagli strumenti di dominio finanziario, che sono al di sopra dei confini e dei singoli popoli. La rivoluzione dovrebbe essere mondiale, per riuscire. Quindi è una via impossibile. L’unica via razionale è vivere la propria vita al meglio e per quanto possibile, sperando che questo “nuovo ordine mondiale” crolli per vizi interni, come sono falliti i precedenti tentativi storici di creare nuovi mondi e nuovi uomini, ossia per l’incapacità di comprendere e governare la complessità sia dell’essere umano che del sistema-mondo. Sperare che crolli, e che allora si possa iniziare una nuova partita.
io dico:
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9524
di entrambi.
L’impresa è dunque impossibile, improponibile. L’architettura globale dei poteri reali è troppo vasta, alta e potente, anche militarmente. Una rivoluzione popolare in Italia o in Grecia non basterebbe perché non libererebbe dagli strumenti di dominio finanziario, che sono al di sopra dei confini e dei singoli popoli. La rivoluzione dovrebbe essere mondiale, per riuscire. Quindi è una via impossibile. L’unica via razionale è vivere la propria vita al meglio e per quanto possibile, sperando che questo “nuovo ordine mondiale” crolli per vizi interni, come sono falliti i precedenti tentativi storici di creare nuovi mondi e nuovi uomini, ossia per l’incapacità di comprendere e governare la complessità sia dell’essere umano che del sistema-mondo. Sperare che crolli, e che allora si possa iniziare una nuova partita.
io dico:
Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta.
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mercoledì 21 dicembre 2011
USA 2012/2016: Un paese ingovernabile e insolvente
la fine del sogno americano e l'inizio del sogno europeo......?
Ogni mese sta diventando un appuntamento ricorrente: ecco alcuni ampi estratti del bollettino di dicembre 2011 redatto dagli analisti economici del Global Europe Anticipation Bulletin (GEAB), fra i più originali studiosi che riflettono sulla Grande Crisi. Fra le analisi controcorrente, questa segue una corrente ancora diversa. Il documento prevede che le analisi sulla fine dell'euro saranno sovrastate dai problemi del dollaro, un'occasione di emancipazione per Eurolandia. Le questioni più politiche rimangono però troppo sullo sfondo. Come sempre, molto utili le fonti, i grafici e i collegamenti utilizzati, specie in nota.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/7373-usa-20122016-un-paese-ingovernabile-e-insolvente.html
Ogni mese sta diventando un appuntamento ricorrente: ecco alcuni ampi estratti del bollettino di dicembre 2011 redatto dagli analisti economici del Global Europe Anticipation Bulletin (GEAB), fra i più originali studiosi che riflettono sulla Grande Crisi. Fra le analisi controcorrente, questa segue una corrente ancora diversa. Il documento prevede che le analisi sulla fine dell'euro saranno sovrastate dai problemi del dollaro, un'occasione di emancipazione per Eurolandia. Le questioni più politiche rimangono però troppo sullo sfondo. Come sempre, molto utili le fonti, i grafici e i collegamenti utilizzati, specie in nota.
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IL PIANO FURTIVO DI DRAGHI
Mario Draghi ha elaborato un piano per togliere dall’incudine il sistema bancario dell’UE e per tirare una martellata sui rendimenti delle obbligazioni sovrane allo stesso tempo. Il direttore della Banca Centrale Europea ha annunciato di voler lanciare il 21 dicembre un programma emergenziale di assistenza alla liquidità, che fornire prestiti “illimitati” alle banche in difficoltà a tassi minimi (1 per cento) fino a tre anni.
Gli analisti di mercato credono che Draghi stia creando un incentivo destinato alle banche per acquistare obbligazioni sovrane ad alto rendimento dai paesi con problema del debito utilizzando denaro a poco prezzo che prendono in prestito dalla BCE. Se, ad esempio, una banca contrae un prestito per 5 miliardi di euro all’1 per cento e compra lo stesso valore di debito italiano a dieci anni, avrà un guadagno netto del 7 per cento dallo scambio. È un inatteso carry trade, un sussidio diretto dalla banca centrale. I prestiti della BCE sono istituiti per alleggerire gli stress per le banche affamate di liquidità e allo stesso tempo abbassare il costo di finanziamento di quei governi che sono mazziati dalla crisi del debito.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9546
Gli analisti di mercato credono che Draghi stia creando un incentivo destinato alle banche per acquistare obbligazioni sovrane ad alto rendimento dai paesi con problema del debito utilizzando denaro a poco prezzo che prendono in prestito dalla BCE. Se, ad esempio, una banca contrae un prestito per 5 miliardi di euro all’1 per cento e compra lo stesso valore di debito italiano a dieci anni, avrà un guadagno netto del 7 per cento dallo scambio. È un inatteso carry trade, un sussidio diretto dalla banca centrale. I prestiti della BCE sono istituiti per alleggerire gli stress per le banche affamate di liquidità e allo stesso tempo abbassare il costo di finanziamento di quei governi che sono mazziati dalla crisi del debito.
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martedì 20 dicembre 2011
Crisi: e alla fine arrivò la grande depressione
la grande depressione del 29 fu risolta con la seconda guerra mondiale e l'affermazione del modello capitalista anglosassone.
la grande depressione attuale si risolvera' dall'esito della terza gerra mondiale in corso,tra modello capitalista anglosassone e biosfera per un'altro modello economico.
Era una bella consolazione. Pensare che comunque la si guardasse la crisi attuale nulla avesse a che fare con la "grande depressione degli anni ‘30" in qualche modo rincuorava anche i più pessimisti. L'avesse detto un anticapitalista qualunque che quello scenario era nuovamente all'orizzonte avrebbe fatto lo stesso rumore della nascita di un filo d'erba, ma il sentirlo affermare da Christine Lagarde, capo del Fondo monetario internazionale, fa saltare i timpani come un allarme tsunami mondiale. Anche perché pure Mario Draghi ha confermato la frenata della crescita mondiale, dimostrata ampiamente da quanto sta accadendo in Cina. Dopo tre anni di chiacchiere, dunque, la crisi è a doppia W e la prospettiva di risalita neppure si vede. Una crisi finanziaria che ha fatto saltare governi e tolto milioni di posti di lavoro, allargato la forbice tra ricchi e poveri, relegato l'ecologia a un di più da affrontare chissà quando e non intaccando minimamente il modello di sviluppo. Nonostante di sviluppo non se ne veda neanche l'ombra.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41601
la grande depressione attuale si risolvera' dall'esito della terza gerra mondiale in corso,tra modello capitalista anglosassone e biosfera per un'altro modello economico.
Era una bella consolazione. Pensare che comunque la si guardasse la crisi attuale nulla avesse a che fare con la "grande depressione degli anni ‘30" in qualche modo rincuorava anche i più pessimisti. L'avesse detto un anticapitalista qualunque che quello scenario era nuovamente all'orizzonte avrebbe fatto lo stesso rumore della nascita di un filo d'erba, ma il sentirlo affermare da Christine Lagarde, capo del Fondo monetario internazionale, fa saltare i timpani come un allarme tsunami mondiale. Anche perché pure Mario Draghi ha confermato la frenata della crescita mondiale, dimostrata ampiamente da quanto sta accadendo in Cina. Dopo tre anni di chiacchiere, dunque, la crisi è a doppia W e la prospettiva di risalita neppure si vede. Una crisi finanziaria che ha fatto saltare governi e tolto milioni di posti di lavoro, allargato la forbice tra ricchi e poveri, relegato l'ecologia a un di più da affrontare chissà quando e non intaccando minimamente il modello di sviluppo. Nonostante di sviluppo non se ne veda neanche l'ombra.
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Un cambiamento possibile
Gli avvenimenti di questi ultimi mesi e di queste ore di febbrili trattative non possono che riconfermare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la profonda necessità di cambiamento del sistema socio-politico-economico (e culturale) a cui siamo assoggettati e di cui siamo, nel contempo, vittime e complici. Ne siamo vittime nella misura in cui l’influenza del singolo è trascurabile rispetto alle scelte non già europee ma, molto prima, a livello di singola comunità locale e nella misura in cui il cittadino non ha il diritto di scegliersi il proprio rappresentante. Siamo complici quando, pensando di non potere cambiare lo status quo, cadiamo nell’errore di crederci e ci fermiamo nell’attesa che il prossimo miracolato dal Signore venga a toglierci le castagne dal fuoco.
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http://www.giornaledelribelle.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=809
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DRAGHI, BCE, FINANCIAL TIMES: LA FINE DELL’EURO…LEGGENDE METROPOLITANE!
Josè Saramago amava ricordare che è un difetto comune degli uomini quello di dire più facilmente quello che credono che gli altri vogliano sentire piuttosto che attenersi alla verità, tuttavia purchè gli uomini possano attenersi alla verità, dovrenno prima conoscere gli errori e poi commetterli.
Sono mesi che alla Banca centrale europea si sussurra una verità e dietro le quinte se ne mette in pratica un’altra, anche perchè come ha detto Draghi, per quanto impresentabile la moneta unica è irreversibile.
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http://icebergfinanza.finanza.com/2011/12/20/draghi-bce-financial-times-la-fine-delleuro-leggende-metropolitane/
Sono mesi che alla Banca centrale europea si sussurra una verità e dietro le quinte se ne mette in pratica un’altra, anche perchè come ha detto Draghi, per quanto impresentabile la moneta unica è irreversibile.
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IPERINFLAZIONE E INFLAZIONE…ATTENTI AL LUPO!
In questi anni Icebergfinanza credo sia stato forse uno dei pochi che in Italia quotidianamente condivideva il rischio di una imponente “DEBT DEFLATION” deflazione da debiti, di un deleveraging generalizzato, cercando di cancellare le isterie e le paranoie inflattive che hanno caratterizzato in questi anni alcuni interpreti della cosidetta scuola asutriaca ma non solo anche economisti, analisti e bloggers che rincorrevano il populismo di un’inflazione che è con noi dalla notte dei tempi, quella che corrode il nostro potere di acquisto, quella che Keynes definiva la via migliore per distruggere il sistema capitalistico svilendo la moneta, mediante un continuo processo di inflazione nel quale i governi possono confiscare, segretamente e inosservati, una grossa parte della ricchezza dei loro cittadini. (John Maynard Keynes, Le conseguenze economiche della pace).
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http://icebergfinanza.finanza.com/2011/12/19/iperinflazione-e-inflazione-attenti-al-lupo/
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