Gli avvenimenti di questi ultimi mesi e di queste ore di febbrili trattative non possono che riconfermare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la profonda necessità di cambiamento del sistema socio-politico-economico (e culturale) a cui siamo assoggettati e di cui siamo, nel contempo, vittime e complici. Ne siamo vittime nella misura in cui l’influenza del singolo è trascurabile rispetto alle scelte non già europee ma, molto prima, a livello di singola comunità locale e nella misura in cui il cittadino non ha il diritto di scegliersi il proprio rappresentante. Siamo complici quando, pensando di non potere cambiare lo status quo, cadiamo nell’errore di crederci e ci fermiamo nell’attesa che il prossimo miracolato dal Signore venga a toglierci le castagne dal fuoco.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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