Mi vien da ridere quando si profetizza un prossimo futuro di scarpe rotte e cappotti rattoppati: con le scarpe, i cappotti, i vestiti, gli elettrodomestici, i mobili che abbiamo ammucchiati in casa potremmo andare avanti vent'anni.
Con l'arrivo del nuovo anno, in genere, ci si impegna in buoni propositi. Il mio è il seguente: basta, non compro più nulla. Nulla, se non cibo (buono) e rimpiazzo per cose davvero indispensabili.
Protesta contro le cattive multinazionali, gli invadenti centri commerciali, gli avidi negozianti? Neanche per sogno. Crisi economica, risparmio forzato, decrescita felice? Ma figuriamoci.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=41735
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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