Che cos' è, naturalmente, il capitalismo? Qual è l' essenza cui tende fisiologicamente? L' austerità e il rigore? O l' abbondanza e il lusso? La risposta è, inequivocabilmente: ambedue le cose. Per realizzare concretamente questa fatale ambivalenza, esso è costretto a ripartirla: austerità per gli uni, prosperità per gli altri. Nelle religioni dell' Occidente, il giudaismo, il cattolicesimo, il protestantesimo, questa sua contraddittoria ambiguitàè inequivocabilmente condannata. In linea di principio. Salvo quelle transazioni e quegli adattamenti che la realtà dei fatti impone necessariamente. È così che la ricchezza prodotta dal capitalismo finisce per essere tollerata dalla cultura cattolica giansenista, o addirittura accolta dal calvinismo come prova della benevolenza divina. Prima del capitalismo questo problema di incompatibilità non si poneva.
leggi tutto:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/11/24/le-promesse-tradite.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
Nessun commento:
Posta un commento