In
questo articolo vorrei riflettere su quali possano essere le basi per
creare una società basata sulla decrescita. Aldilà delle utopie, vorrei
proporre alcune misure che penso sia necessario adottare affinché la
decrescita venga percepita come una normale integrazione
dell’individuo al cambiamento sociale, piuttosto che come
un’imposizione forzata legata alla crisi economica e/o a cambiamenti
politici.
Partirei dagli effetti benefici, ampiamente condivisi,
che la decrescita apporta alla società: cooperazione e solidarietà,
convivialità, valorizzazione del tempo libero e dello sviluppo
personale, miglior benessere, nonché medicina che prediliga, dove
possibile, terapie basate sul cambiamento degli stili di vita piuttosto
che sull’uso dei farmaci e aggiungerei, medicina che guardi al paziente
come persona e non come malato.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45350
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".

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