La rielezione di Giorgio Napolitano non è solo il
segno delle “larghe intese” tra Pd e Pdl. È il risultato di un progetto
europeo che cambia la Costituzione e restringe la democrazia
È difficile provare a ragionare sulla recente
rielezione di Napolitano: qualsiasi tentativo di spiegare gli eventi
finisce schiacciato sotto le immagini profondamente evocative dei
personaggi coinvolti, così caricaturalmente marcati da far trionfare gli
aspetti contingenti, legati all’improvvisazione degli attori, sulle
cause di fondo, con la loro logica ferrea. Così in questi giorni, tra l’omologazione culturale della stampa nazionale e il manicheismo del web, il lettore cerca di dare un senso al filo logico che lega tra loro figure lontanissime. Come nemmeno nella Commedia dell’Arte, qui si trova una galassia quanto più variegata possibile. Su di tutti c’è il vecchio comunista, che iniziò la carriera benedicendo carri armati, la continuò al Viminale introducendo i campi di concentramento per immigrati e la concluse salvando ripetutamente e inspiegabilmente Berlusconi.
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http://sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Napolitano-l-europeo-e-la-democrazia-svuotata-18024
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