basta alzare la capa.
Sull'eterna alluvione che ciclicamente si
abbatte su Genova si possono fare centinaia di considerazioni. Tutte
sensate, tutte supportate da robuste argomentazioni che spaziano
dall'orografia e la geomorfologia dei corsi d'acqua violentate da colate
di cemento negli anni passati, agli sciagurati ritardi nelle opere di
prevenzione che potrebbero scongiurare una volta per tutte queste
ripetute catastrofi urbane. Pure, in quest'ultima circostanza che vede,
tre anni dopo, ancora una volta la città con il fango negli occhi, c'è
una peculiarità inquietante: il mancato allarme e ancor più le dinamiche
che sono alla base della non comunicazione alla cittadinanza, da parte
degli organi preposti, del pericolo imminente.
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http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/10/11/news/il_modello_matematico_dell_incapacit-97861458/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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