CONCILIARE il lavoro remunerato con altri importanti aspetti della
vita — innanzitutto, ma non esclusivamente, le relazioni e le cure
familiari — è stato a lungo un obiettivo che sembrava riguardare solo
le donne. Dovremmo essere contenti se oggi è un obiettivo di molti
giovani di entrambi i sessi.
È una conferma di quanto diverse
ricerche avevano segnalato da qualche anno: non sono cambiati solo i
modelli di genere femminili, ma anche quelli maschili, che diventano
anch'essi più multi-dimensionali. Il lavoro (remunerato) è importante,
ma non è tutto, e a esso non si possono sacrificare altre dimensioni
importanti della vita e delle relazioni, tanto più se e quando non è un
lavoro gratificante.
leggi tutto:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/20/workaholic-ma-non-per-scelta-la-vera-dannazione-di-questi-tempi26.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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