STUPIDA RAZZA

venerdì 5 dicembre 2014

Il "radical" pensa al prossimo soltanto se viene da lontano

C' è un punto cruciale su cui la sinistra ha costruito la sua pretesa superiorità morale, etica e sociale rispetto alla destra. Parlo di ogni sinistra, comunista o liberal, socialdemocratica, cristiana o radical, compreso quel residuo di sinistra in via di liquidazione che boccheggia nel presente.
 E parlo di ogni destra, liberale o conservatrice, reazionaria o popolare, tradizionale e perfino fascista. Quel punto basilare è il prendersi cura dell'umanità, il famoso I care , la fratellanza o la generosità verso i più deboli, i poveri e gli oppressi. In una parola la solidarietà. Quell'asse regge la pretesa di ogni sinistra a ergersi su un trespolo di superiorità, una cattedra morale o giudiziaria, e da lì giudicare il mondo, gli altri e gli avversari. Il sottinteso è che la sinistra sia mossa da un ideale, un valore - la fratellanza, la filantropia, l'amore per l'altro, la solidarietà, trasposizione sociale della carità - e la destra invece sia mossa sempre e solo da un interesse, se liberale, o da un istinto, se radicale. La prima è per definizione altruista, aperta, la seconda egoista o al più familista, comunque cinica, chiusa.
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