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Ieri Trump, con i soliti modi rozzi, ha accusato via Twitter Mario Draghi di manipolazione monetaria suscitando una serie di reazioni costernate. La tragedia per noi europei è che nella sostanza ha ragione. In una fase in cui esplodono i debiti pubblici e i deficit e in cui questo fenomeno si osserva da anni nei principali blocchi globali, la principale economia dell’area euro, la Germania, continua a macinare surplus commerciali interni ed esterni con un deficit contenutissimo. Fuori dall’unione monetaria questo sarebbe impossibile e la Germania sarebbe da anni alle prese con un cambio insostenibile per le proprie imprese e con una profonda e imposta dall’esterno opera di cambiamento del proprio modello economico; quello che si perde con le esportazioni deve essere bilanciato dal mercato interno via stimoli fiscali e investimenti. L’alternativa è quella mostrata negli ultimi anni dalla Banca centrale svizzera che per evitare una rivalutazione ha investito cifre colossali sui mercati globali. Cosa vuole Trump? Trump vuole che l’Europa e la Germania facciano la loro parte per la crescita globale e si comportino correttamente e non opportunisticamente.
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