Guerre del Golfo. Gli Usa, Israele, le potenze sunnite del Golfo condividono il piano di fare fuori il regime sciita. Come in Iraq nel 2003 non hanno idea di come sostituirlo. Mentre gli europei esitano e qualcuno già varca la «sua» linea rossa. Come ha fatto Salvini nel suo viaggio a Washington allineando l’Italia a Washington
La «linea rossa» c’è ma non è quella «umanitaria» che tenta di contrabbandare il presidente americano. «Ho ordinato di non attaccare per evitare 150 morti», ha detto Trump nella sua sceneggiata davanti alle telecamere.
Non c’è niente di magnanimo in questo atteggiamento: in realtà è il freddo calcolo che hanno fatto i generali del Pentagono sulle possibili perdite americane, dei loro alleati del Golfo e di Israele in caso di reazione iraniana. In loro non c’è niente di magnanimo: le monarchie del Golfo finanziarono con 55 miliardi di dollari Saddam Hussein nell’80 quando attaccò la repubblica islamica in una guerra di otto anni che fece un milione di morti.
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