Il professore di Harvard spiega il suo progetto, alternativo a quello di Google: una biblioteca universale, aperta a tutti, da realizzare in Rete.
"Negli Usa i testi autoprodotti sono tre volte più numerosi di quelli pubblicati da editori commerciali".
"Qualcuno è convinto che democratizzare il sapere significhi volgarizzarlo. Nel'800 si temeva lo stesso".
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http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_recensione.asp?id_contenuto=3724057
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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