Quando fu introdotto l’euro, i politici tedeschi al potere di solito argomentavano, con una certa compiacenza (e con molto disappunto, in particolare, dei britannici) che l’unione monetaria avrebbe alla fine provocato anche un’unione politica. La crisi greca è esattamente il tipo di evento che ci si sarebbe atteso per forzare il passo. Ma, di fronte a una crisi ben definita, il governo della signora Merkel sta evitando di parlare di unione politica, preferendo invece infilare a forza nelle gole dell’elettorato riluttante della Grecia, dell'Irlanda, del Portogallo e della Spagna una cattiva medicina economica. Tutto ciò è diventato economicamente e politicamente insostenibile. Se l’obbiettivo era quello di salvare la moneta comune, forse i politici stavano guardando la cosa in un modo sbagliato. Alla fine, paradossalmente, per salvare l’UEM, la strada meno distruttiva da prendere sarebbe l’abbandono dell’euro dei tedeschi, e non tanto delle nazioni periferiche.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8394
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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