un paio d’anni fa, quando ero ancora inviato de “il Giornale”, seguii e
appoggiai la battaglia di un gruppo di imprenditori italiani che
chiedevano una cosa semplice e di buon senso ovvero che solo che chi
produce davvero in Italia possa usare il marchio Made In. Ricevo ora la
lettera di Roberto Belloli, un vero eroe dei nostri tempi, che segna la
fine di quella battaglia. Fine amara, considerato che il Parlamento
italiano all’unanimità aveva votato la legge promossa da Belloli e dai
Contadini del Tessile, ma che l’Europa ha bocciato. Questa vicenda
dimostra che primo l’Italia non è più un Paese sovrano e forse giornali e
partiti dovrebbero dirlo con chiarezza al popolo italiano; secondo che
viene dato l’ennesimo schiaffo a quei pochi imprenditori che si ostinano
a produrre in Italia, disprezzati dai politici, massacrati dalle tasse e
dalla burocrazia, umiliati dall’Europa. Senza industria l’Italia muore,
ma questo a Monti e ai suoi sodali europei non importa proprio nulla.
Sono indignato.
Ecco la lettera che Belloli ha inviato all’onorevole Muscardini dopo la decisione europea.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11001
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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