STUPIDA RAZZA

giovedì 25 ottobre 2012

De rerum natura

Durante i primi anni di liceo in cui volente o nolente dovetti scontrarmi con lo studio e l'osticità della lingua latina ricordo che l'insegnante di lettere italiane di allora aveva una particolare predilizione per un poeta romano, Lucrezio,  e per la sua opera letteraria più nota ovvero il “De Rerum Natura” (in italiano significa “Sulla natura delle cose”), un poema a sfondo filosofico che richiama alla responsabilità personale e incita il genere umano affinché prenda coscienza della realtà, nella quale gli uomini sin dalla nascita sono vittime di passioni che non riescono a comprendere. Mai come adesso questo componimento letterario scritto oltre duemila anni fa è attuale ed in sintonia con quello che sta accadendo a popolazioni di intere nazioni agonizzanti per precedenti ed infelici scelte di politica macroeconomica. L'austerity imposta senza tante riflessioni, osannata dalla stampa finanziaria di settore sembra infatti l'unica medicina da ingerire per una lenta e faticosa guarigione. Talk show ripetono sino alla nausea austerity e solo austerity come scelta passionale, tuttavia necessaria.
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