La decrescita
suscita - forse per un’ambiguità connaturata al termine stesso, sempre
bisognoso di aggettivi che ne precisino il senso (decrescita guidata, decrescita felice, decrescita serena e conviviale, ecc.) - frequenti incomprensioni
da parte dell’opinione pubblica. Eppure, oggi più che mai, sarebbe
necessario cogliere il messaggio profondo che la teoria decrescista
lancia al mondo globalizzato e, in particolare, al continente europeo.
Il problema, a ben vedere, è quello di uno slogan che si definisce in
negativo, difficile da associare spontaneamente ad un miglioramento di
vita. Parlare di civiltà del limite e della misura
ci sembra un modo più efficace per esprimere, con un’immagine, la
società che vorremmo, una società centrata sulla persona e sulle
relazioni umane, dunque liberata dal comandamento della crescita
infinita degli scambi di mercato e del prodotto interno lordo. Per
andare in questa direzione il concetto di decrescita, paradossalmente,
può esserci in parte d’aiuto, in parte d’inciampo.
leggi tutto:
http://www.megachip.info/tematiche/kill-pil/9185-decrescita-e-pienezza-di-vita.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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