STUPIDA RAZZA

venerdì 30 novembre 2012

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL’INTERNO, ANNAMARIA CANCELLIERI

da questa crisi,non passerete indenni.
Gentile Ministro Cancellieri,
per fortuna non capita a tutti di dover affrontare il trattamento che ha subito il povero Riccardo Welponer, in autostrada presso Mantova, con l’aggravante che gli autori del pestaggio sono stati due poliziotti. Uno dei quali è ritratto nella foto.

Immedesimiamoci per un istante nella vittima: dallo specchietto giunge un’auto senza insegne di riconoscimento, velocissima e chiede strada. “Eh, un momento…” è la prima reazione di chi guida, soprattutto se stai conducendo un furgone: guarda nello specchietto a destra se la strada è libera, metti la freccia, poi spostati…

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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11146

QUANDO C'E' LA SALUTE C'E' TUTTO...

(Non vi sarà sfuggito, vero? L'hidalgo de la Sierra, proprio lui, il valvassino poco a suo agio con l' aritmetica e con la dinamica del debito, ha avanzato ieri l'idea che il servizio sanitario nazionale potrebbe non essere sostenibile, e che, caso strano, potrebbero occorrere capitali privati, e in particolare, indovinate un po'... investimenti esteri, da generare attraverso investimenti in ricerca.

Un discorso sconclusionato del quale si capiva benissimo dove volesse andare a parare, tant'è che perfino la 'zdora, nel solito macabro giochino delle parti, si è adontata: "Io sul tema di tenere un sistema universalistico nella sanità non mollo"... Ecco, brava, non mollare... Soprattutto, che la manica rimboccata non cali, non sia mai! La tua immagine di leader pragmatico ne riceverebbe un colpo immedicabile. E del resto, fra un po' ti toccherà far la spesa con la carriola, utensile che, notoriamente, mal si sposa coi gemelli da polso...

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11145

I TUMORI TRA I VEGAN

La pubblicazione che il movimento vegetariano e i suoi detrattori attendevano da decenni è finalmente arrivata: dati concreti, oggettivi e significativi sull'incidenza dei tumori tra i vegan.

L'articolo scientifico (qui la versione integrale) è stato curato da un team di ricercatori della Loma Linda University, e pubblicato su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, rivista dell'American Association for Cancer Research, co-sponsorizzata dall'American Society of Preventive Oncology. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11142

La città del piede

Chi ha inventato e diffuso l’espressione «fatto con i piedi», per indicare qualcosa di mal realizzato? Viene da sospettare un produttore di automobili, o un petroliere, desiderosi di aggiungere denigrazione alla forzata inattività del primo organo che possa difenderci dalla rovina urbana.

Sappiamo bene che la realtà automobilistica è solo in minima parte circoscritta alla meccanica dei veicoli, alla chimica e al commercio dei combustibili, e alla fascinazione del design. Essa influenza pesantemente l’economia, l’ambiente, il modo in cui sono costruite le città, la disposizione dei percorsi possibili nello spazio, la psicologia e la socialità delle persone, fino a delineare una civiltà peculiare e recentissima che non ha precedenti nella storia umana.
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E poi dice che uno li butterebbe a mare!


L’altro giorno guardando Porta a porta, il peer to peer dove i mediocri si scambiano reciproche banalità, parificandosi sui luoghi comuni, nel comune salotto delle convenzionalità mute che proprio per questo impongono un surplus di chiacchiere, ho incontrato la faccia intelligente di Matteo Renzi.
Il ragazzo è particolare ma capace (di tutto), almeno a suo modo, si sa esprimere anche se non si capisce dove vuole andare a parare (o meglio si comprende benissimo ma non si vede nessun elemento di novità e di cambiamento in questa sua scalata al partito, come egli va sbandierando ai quattro venti), appena afferma una cosa un po’ meno sciocca del solito la controbilancia immediatamente con una raffica successiva di stupidaggini affinché a nessuno venga il dubbio che le sue non siano piene scemenze.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44607

Legge elettorale, pasticci all'italiana prima dello tsunami

 dopo le elezioni di primavera, saranno comunque spazzati via. Dalla forza delle cose. 
come dice grillo.
Pare destino dell'Italia di non poter rinunciare, anche nei momenti più difficili, come quelli che stiamo vivendo, alla pochade, al grottesco, al ridicolo. Certamente nel sequestro di Giuseppe Spinelli, l’amministratore privato di Silvio Berlusconi, il riservato ragioniere che pagava le ragazze che partecipavano alle feste di Arcore, ci sono elementi inquietanti. Ma non si era mai visto un bandito, un rapinatore, un sequestratore agire indossando delle scarpe rosse. In genere si cerca di mimetizzarsi. Evidentemente nel nostro Paese nemmeno la malavita è più professionale. Ma lasciamo perdere per non farci prendere dalla nostalgia dei tempi della banda di via Osoppo.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44608

Non in mio nome la grande distribuzione ucciderà il commercio locale

Il 7 ottobre a Treviso c’è stata la manifestazione Domenica no grazie Veneto dove ho avuto l’occasione di parlare con Tiziana D’Andrea che da settimane guida la protesta veneta ormai nazionale contro il decreto sulle liberalizzazioni selvagge delle aperture dei negozi (7 giorni su 7  24 ore su 24) e mi ha detto che la domenica è l’unico giorno in cui possiamo dedicarci completamente alla nostra vita privata e ai nostri affetti, il turnover non esiste, la verità è che le persone già impegnate sono costrette a lavorare anche di domenica e i piccoli commercianti devono tenere aperto per cercare di sopravvivere di fronte alla grande distribuzione, il fatto che in molti casi titolari e commesse siano uniti in questa protesta è un segnale che non si deve sottovalutare, la verità è che questo decreto è stato fatto per aiutare le catene della grande distribuzione ad aumentare i fatturati. Come darle torto?In televisione e sui giornali se ne parla come una grossa occasione per dare lavoro ai giovani ma io di giovani nuovi assunti non ne vedo, vedo sempre le solite facce solo per più tempo e per più giorni e sempre più arrabbiate e nervose, molti di noi non hanno nemmeno potuto aderire alla protesta contro questo decreto perchè gli è stato sconsigliato dai datori di lavoro. Si vuol far passare il concetto che chi protesta non ha voglia di lavorare e invece  dovrebbe ritenersi fortunato perchè in questi tempi avere un lavoro è una fortuna ma il decreto non era nato per creare nuove opportunità lavorative? O è nato per schiavizzare e rendere ricattabile chi un lavoro ce l’ha? E i piccoli commercianti che una nuova assunzione non se la possono permettere perchè è un costo insostenibile per una piccola attività che fine faranno?
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44614

Un tornado di contraddizioni

Mentre un tornado s'invortica sull'ILVA di Taranto, abbattendone le ciminiere proprio nel giorno in cui il governo si appresta a decidere il futuro del cancrificio della famiglia Riva, segno di un destino beffardo o piuttosto del fatto che gli strumenti di controllo climatico hanno ormai raggiunto una perfezione in grado di stupire anche il "complottista" più consumato, l'Italia intera continua a girare in tondo, senza trovare una sola coordinata alla quale potersi aggrappare....
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44616

mercoledì 28 novembre 2012

La globalizzazione è la causa della crisi

"L'economia non si riprenderà da sola, almeno non in un lasso di tempo che conta per la gente comune. La politica monetaria non sta aiutandoci ad uscire da questo pasticcio. La FED ha svolto un ruolo importante nel creare le condizioni attuali, incoraggiando la bolla che ha portato alla insostenibile consumo: chi crede che la politica monetaria sta per resuscitare l'economia sarà assai deluso" M. Gallegati, PhD e J. Stiglitz, premio Nobel Economia 2001.
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 http://www.beppegrillo.it/2012/07/la_globalizzazione_e_la_causa_della_crisi/index.html#*sg3*

Le primarie dei folli

Le secondarie, terziarie, nullarie del pdmenoelle di questa domenica di novembre 2012, data che verrà ricordata come l'ennesimo giorno dei morti della Seconda Repubblica, sono una rappresentazione senza contenuti, un'auto celebrazione di comparse, un grottesco viaggio nella pazzia, come nell'opera satirica medioevale la "Nave dei Folli" di Sebastian Brant che ispirò Michel Foucalt "Perché si vede sorgere d'un tratto la sagoma della nave dei folli, e il suo equipaggio insensato che invade i paesaggi più familiari? Perché, dalla vecchia alleanza dell'acqua con la follia, è nata un giorno, e proprio quel giorno, questa barca? La follia e il folle diventano personaggi importanti nella loro ambiguità: minaccia e derisione, vertiginosa irragionevolezza del mondo, e meschino ridicolo degli uomini". 
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 http://www.beppegrillo.it/2012/11/le_primarie_dei.html#commenti

Passare dalla porta stretta della disperazione per giungere alla pienezza della vita autentica


Grandezza di Kierkegaard.
Oggi la cultura dominante, edonista e relativista, ripete come un mantra che bisogna cercare la felicità e che la sofferenza, la solitudine, la disperazione, sono il Male Assoluto: delle forze bieche ed oscure, contro le quali è necessario, anzi doveroso, ingaggiare una vera e propria “battaglia per la civiltà” al fine di sradicarle, in quanto la loro esistenza è oltraggiosa  e incompatibile con una società moderna, fatta di uomini e donne che hanno DIRITTO alla felicità, così come al Progresso e alle meraviglie che da esso derivano, Scienza e Tecnica per prime.
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PRIMARIE PD … LA SCELTA DEL VICEPREMIER!

Come ormai sostengo da tempo, purtroppo la splendida dimostrazione di vitalità democratica dimostrata ieri da una parte del popolo italiano, servirà solamente a scegliere il nuovo eventuale…vicepremier italiano!
Ovviamente dipenderà tutto dal consenso dei …mercati, loro decideranno perchè la politica non ha ancora avuto il coraggio dopo 5 anni di limitarne il potere e il popolo italiano non ha ancora dimostrato la maturità di spedire a casa senza remore un manipolo di cialtroni, che ha usato le istituzioni come camera da letto o dispensa alimentare sino all’ultimo. Fondi a pioggia ad amici e associazioni L’ultima performance firmata Polverini
Tornando per un attimo seri, come dice il nostro Francesco, diamo un’occhiata all’incredibile “sensibilità” democratica dimostrata ieri dal professor Monti durante lo svolgimento delle primarie del Partito Democratico…
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2012/11/26/primarie-pd-la-scelta-del-vicepremier/

L'EUROPA DEI BANCHIERI "COLONIZZA" ANCHE L' ITALIA

Sono sincero: non mi interessa nulla delle primarie del centrosinistra e non per alterigia. Scusate, ma non riesco ad appassionarmi alla scelta di chi sarà l’uomo che pronuncerà il “prego, si accomodi” a Mario Monti dopo il voto del prossimo marzo per una nuova legislazione tecnico-austera. Inutile prendersi in giro, i mercati vogliono Monti e la sua agenda e si sa come finiscono i paesi che osano sfidare certi poteri (Davide Serra, il finanziere che sostiene Matteo Renzi dalla City, dubito potrà creare un argine di garanzia alle necessità di poteri forti davvero, non di hedge funds).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11139

LA PRESA DELL'EUROPA DA PARTE DI GOLDMAN SACHS ORA E' COMPLETA

Il governo britannico ha deciso di cambiare radicalmente la guida della Banca d’Inghilterra, nominando alla carica di governatore il canadese Mark Carney, attuale governatore della Banca centrale del Canada. La decisione è stata annunciata dal ministro delle Finanze George Osborne, il quale ha confermato che Carney rileverà la guida della Bank of England per otto anni, in sostituzione dell’attuale Mervyn King, che lascerà a giugno e assumerà anche nuovi poteri di vigilanza sulle banche. 
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11138

“IO LOTTO PER UN PRINCIPIO, NON PER GLI ITALIANI”. INTERVISTA A PAOLO BARNARD

Sistema e antisistema, interni, lavoro, economia e il "Programma di salvezza economica del Paese". Intervista a Paolo Barnard.
Il cosiddetto “Antisistema” è solo uno specchio per le allodole che, confondendo la mira su questioni gravi ma non fondamentali, non fa che lasciare indisturbati i veri poteri alti?

Sì purtroppo, perché non è assolutamente permesso all’interno dell’Antisistema di esprimere opinioni libere, o pericolose, e per pericolose intendo denunce che vadano a colpire i Poteri maggiori, quelli che stanno fuori dal cortiletto del potere nazionale, quelli cioè che veramente regolano le nostre vite. Ci faccia caso: in Italia nessuno nell’Antisistema più noto, fra Santoro, Travaglio, Vendola, o Grillo, va realmente a colpire al cuore ciò che io e i miei collaboratori abbiamo svelato. E infatti si scopre che l’Antisistema campeggia nei media nazionali e noi siamo soffocati nel silenzio. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11137

L'ETA' OSCURA DEL DENARO

Milton Friedman e l'avvento del fascismo monetario

Se vi capita spesso di chiedervi come mai il “capitalismo del libero mercato” sembri un fallimento nonostante che economisti e opinionisti politici assicurino che funziona a dovere, la vostra intuizione è azzeccata.
Il capitalismo del libero mercato ormai appartiene al passato. A dire il vero il capitalismo del libero mercato è stato sostituito da qualcosa che è sia contro il capitalismo sia contro il libero mercato. La deviazione avviene alla luce del sole.
A iniziare all’incirca dal 1970, gli Stati Uniti e la maggior parte del “mondo libero” si sono allontanati dal tradizionale “capitalismo del libero mercato”, imboccando una strada diversa. 
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11133

MARIO MONTI: IL CURRICULUM SEGRETO

Dalla presenza nei vertici delle più grandi associazioni "benefattrici" mondiali (Bilderberg, Trilateral Commission, Aspen Institute Italia, Goldman Sachs), al ruolo di rilievo come "European Commissioner" nella famigerata "Santer Commission" che fu sciolta per "fraud, mismanagement and nepotism" in cui dal 1995 al 1999 Monti fu responsabile di "Internal Market, Financial Services and Taxation", ovvero dei flussi finanziari di cui Monti è indubbiamente esperto.
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11131

MA CHE BELLE PRIMARIE !

La prima cosa che mi viene in mente quando penso alla parola “primarie” è “primati”, ossia scimmie un po’ evolute, ma sempre scimmioni con poco cervello.

Così, Domenica prossima (oggi, ndr) andranno in onda (è il caso d’usare questa locuzione) le tanto strombazzate primarie del PD, nelle quali il partito conterà gli equilibri interni prima della scissione: quelle del PdL non meritano nemmeno che si sprechi carta per una buffonata.

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11130

La rivincita delle piccole biblioteche così volta pagina l'Italia che legge

"Sia per studiare i volumi che sono là, sia per svago. E non sono l'unica: alla comunale di Testaccio non vedo più solo studenti, ma tanti adulti e anziani ". "Quando mi sono accorto di spendere troppo in libri, ho cominciato a prenderli in prestito: almeno sette al mese, soprattutto di letteratura americana" dice Paolo Cammelli, 65 anni, dirigente in pensione di Rho, in provincia di Milano. "Frequento due bibliotecche: a Rho e a Chiavenna, in provincia di Sondrio, dove vado in vacanza. Di recente ho notato tanta gente nuova, in maggioranza sotto i 35 anni".
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 http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/11/27/news/la_rivincita_delle_piccole_biblioteche_cos_volta_pagina_l_italia_che_legge-47553568/?ref=HREC2-18

martedì 27 novembre 2012

La soluzione alla crisi è la decrescita. Ecco perché

Proposta di confronto su un progetto per superare la crisi, creare un’occupazione utile e dare un futuro ai giovani

La crescita è la causa della crisi (potrebbe esserne la soluzione?)
In un sistema economico fondato sulla crescita della produzione di merci la concorrenza costringe le aziende ad aumentare la produttività adottando tecnologie sempre più performanti, che consentono di produrre in una unità di tempo quantità sempre maggiori di merci con un numero sempre minore di addetti. L’effetto congiunto degli aumenti di produttività e della riduzione dell’incidenza del lavoro sul valore aggiunto comporta un progressivo aumento dell’offerta e una progressiva diminuzione della domanda di merci. Nei paesi di più antica industrializzazione questo squilibrio è stato accentuato dalla globalizzazione, che ha permesso alle aziende di delocalizzare le loro produzioni nei paesi dove il costo della mano d’opera è minore, per cui il numero degli occupati in questi paesi è diminuito e nei paesi in cui le delocalizzazioni lo hanno fatto crescere le retribuzioni sono così basse che non compensano la perdita complessiva del potere d’acquisto.
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 http://decrescitafelice.it/2012/11/proposta-di-confronto-su-un-progetto-per-superare-la-crisi-creare-unoccupazione-utile-e-dare-un-futuro-ai-giovani/

Intellettuali e Potere

L’Italia è in crisi, l’Europa è in crisi, l’occidente stesso è in crisi. Non è solo una crisi economica a minacciare le società occidentali, ma anche un impoverimento dell’universo culturale e l’insano rapporto che lega gli intellettuali al mondo della politica. Ne parliamo con Massimo Fini, che prima di altri denunciò nel 1986, dalle pagine de L’Europeo, la questione morale che affligge gli intellettuali.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44603
no,siamo una società di colglioni.
Siamo una società di coriandoli. Linguette di carta che volano ciascuna per suo conto e si disperdono senza mai ritrovarsi. Una società di pesi piuma, senza grandi talenti, senza molti pensieri”.
Addormentati.
“Manca il conflitto sociale”.
Purtroppo o per fortuna?
“Il conflitto esibisce un pensiero, garantisce una riflessione, muove intelligenze, cambia la società. Il conflitto è benefico”.
Non c’è conflitto, ma c’è violenza.
“No, neanche questo è vero. La suggestione è frutto di una rifrazione mediatica, quasi un effetto ottico. Episodi singoli, onde emotive, sprazzi violenti in una società piuttosto vecchia e stanca, che ha corso troppo ed è ancora relativamente agiata”.

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44601

Siamo una società di coriandoli


Banche e governi crolleranno insieme

La commistione inestricabile di interessi che negli ultimi decenni ha legato sempre più indissolubilmente i governi occidentali e il sistema bancario globale, sta evidenziando a cosa stiamo andando incontro: un disastro di proporzioni inimmaginabili, mai accaduto nella storia documentata degli ultimi 10.000 anni (non è un errore di stampa, ripeto: "storia documentata degli ultimi diecimila anni").
Perché?
Semplice, l'umanità ha superato da poco i 7 miliardi di persone ed ha raggiunto livelli di capacità lavorativa e creativa unici nella storia. Con le attuali conoscenze scientifiche, umanistiche, mediche, siamo in grado OGGI di fornire una vita dignitosa a decine di miliardi di persone, senza aumentare di un solo minuto il nostro attuale ritmo di lavoro, ma questo non sembra che stia accadendo...Perchè?

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44597

Arriveranno momenti difficili. Preparatevi a molte «bastonate»

Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, durante un’informativa in Senato sugli incidenti di mercoledì scorso scoppiati nelle manifestazioni contro l’austerity, ha detto che l’arresto differito è uno degli strumenti che il governo vuole emettere contro la violenza nelle piazze. Il ministro ha affermato che c’è una grande preoccupazione sulle possibili emergenze di ordine pubblico. «Ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perché la situazione economica è difficile» ha dichiarato la Cancellieri. Agenzia Stampa Italia ha intervistato Marco Cedolin, blogger e scrittore che più volte si è occupato della questione.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44595

Cittadini=criminali. In Italia è spirale di tirannia

 se questa è democrazia............................stiamo freschi.
“Arresto differito” e “daspo”. Questi i primi due strumenti - il primo (“parzialmente risolutivo” , però) di fatto già applicato, l’altro “allo studio”- che il ministro “tecnico” Annamaria Cancellieri ha intenzione di applicare per rendere mansuete le manifestazioni in piazza.
Mancano evirazione o asporto delle ovaie e poi le cellule del terribile tumore della protesta popolare saranno definitivamente rimosse dal corpo sociale. Così gli oligarchi potranno continuare senza pericolo di sorta ad affamare la nazione e a creare nuovi privilegi. E se c’è qualcuno che non intende adeguarsi, peggio per lui. D’altra parte, per questo pugno di “Eletti”, la volontà dei cittadini, il loro diritto a contestare scelte che suicidano in massa la nostra comunità, è un abuso da reprimere.
I cittadini? Semplici bovini che devono adeguarsi e avviarsi senza ritrosie e, anzi, di buon grado verso la macelleria sociale.

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44591

Stato di polizia ad alta produttività


sto uomo mancato;vattinne.
"Non possiamo consentire alla piazza di fare delle scelte che deve fare la politica " esclama il ministro Cancellieri durante il proprio intervento al senato, aggiungendo che "sono mesi che ci stiamo preparando a momenti difficili" e "tutti dobbiamo renderci conto che siamo chiamati a fare sacrifici". Il momento è molto delicato e occorre "fare quadrato attorno alle istituzioni".
Insomma, senza fare troppi giri di parole, il dipartimento del regime deputato alla repressione fisica di ogni forma di dissenso, avoca alla politica (nella fattispecie rappresentata dal governo dei banchieri che mai nessuno votò) il diritto di fare qualsivoglia scelta ritenga congrua, senza che "le piazze" abbiano a lagnarsi. Preconizza l'approssimarsi di momenti difficili sotto il profilo dell'ordine pubblico, causati dalle intemperanze dei molti che non accetteranno di buon grado di venir messi in mutande ed incolonnarsi ordinatamente sotto i ponti e chiama gli taliani "buoni" a sacrificarsi in silenzio, facendo quadrato intorno alle istituzioni bancarie....
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In democrazia casa Pound può manifestare

La manifestazone indetta da Casa Pound, circolo di estrema destra che, autorizzata dalla Questura, dovrebbe svolgersi oggi a Roma con partenza da Piazza della Repubblica e arrivo al Co- losseo, ha sollevato lo sdegno e l'indignazione di una collezione di “democratici e antifascisti” (il circolo Mario Mieli, Queer Lab, la Casa internazionale delle Donne, le Madri per Roma città aperta, attivisti della sinistra, con l'aggiunta di Luca Telese, attuale direttore di Pubblico, che in un recente passato ha lavorato per un quotidiano notoriamente antifascista e antirazzista come Il Giornale). 
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Lotta ai "Bankster" o bomba sotto l'America?


Dopo la crisi finanziaria del 2008-2009, ci sono stati “continui e fastidiosi” attacchi al sistema bancario Americano. Tutto è iniziato con l’azione legale del miliardario Michael Bloomberg contro il Sistema Federal Reserve, chiedendo la pubblicazione delle informazioni su quanti crediti concedeva la Federal Reserve e a chi. Poi si scatenò una vera e propria tempesta nel Congresso statunitense, quando i “rappresentanti del popolo”, improvvisamente imbaldanziti, chiesero delle limitazioni ai poteri della Federal Reserve. E alcuni di loro (come Ron Paul) da tempo chiedevano la totale soppressione dell’istituzione. L’America non viveva una cosa del genere da quasi un secolo, dalla creazione della stessa Reserve nel Dicembre del 1913. Persino il Presidente Obama si è permesso a volte di essere piuttosto critico nei suoi discorsi alle banche. Infine, l’anno scorso, in diverse città americane, sono spuntati come funghi gruppi di protesta sotto il nome di “Occupiamo Wall Street”.

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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44600

Le “primarie”: la politica ridotta a farsa


siete veramente patetici.
Saremo brevi perché la cosa non merita molto tempo. Tuttavia due parole vanno spese per commentare le “primarie” del Partito Democratico, alle quali, pare, faranno seguito quelle del Pdl, che non può ancora chiamarsi “Partito Repubblicano” per il semplice fatto che in Italia una “Partito Repubblicano” esiste già. Sennò avremmo già avuto due “grandi partiti”, come in America.
Stabiliamo subito che della modalità con cui sono state svolte queste “primarie” e dei vari particolari più o meno “curiosi” ad esse legati non ce ne frega assolutamente nulla. E sommo disinteresse ci provoca il “boom” con cui tutti gli apparati di persuasione di massa presentano questa patetica “operazione simpatia”.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44606
Saremo brevi perché la cosa non merita molto tempo. Tuttavia due parole vanno spese per commentare le “primarie” del Partito Democratico, alle quali, pare, faranno seguito quelle del Pdl, che non può ancora chiamarsi “Partito Repubblicano” per il semplice fatto che in Italia una “Partito Repubblicano” esiste già. Sennò avremmo già avuto due “grandi partiti”, come in America.
Stabiliamo subito che della modalità con cui sono state svolte queste “primarie” e dei vari particolari più o meno “curiosi” ad esse legati non ce ne frega assolutamente nulla. E sommo disinteresse ci provoca il “boom” con cui tutti gli apparati di persuasione di massa presentano questa patetica “operazione simpatia”.
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lunedì 26 novembre 2012

Il ruolo delle armi nel (dis)ordine internazionale

Dall’esplosione della bolla dei titoli subprime, lo scenario economico globale è cambiato con differenze significative nelle diverse regioni del mondo. I paesi avanzati del Nord (Stati Uniti, Europa e Giappone) centro delle crisi che si sono susseguite dal 2008 hanno mostrato la vulnerabilità del loro sistema economico che dopo un decennio di crescita ininterrotta, si è incamminato nel tunnel delle crisi.
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http://www.sbilanciamoci.org/2012/11/il-ruolo-delle-armi-nel-disordine-internazionale/

QUELLI DELLA GOLDMAN ..::..

Scrivo questo redazionale perchè sono stanco di rispondere a email di fantomatici paladini che si sono fatti carico di liberare l'umanità dalla tirannia della banca più potente e grande del mondo, la banca che secondo loro decide il destino dei popoli e che soprattutto detta l'agenda internazionale a tutto il mondo condizionando le altre grandi banche internazionali a fare altrettanto. Sto parlando per chi non l'avesse ancora capito della Goldman Sachs, la quale secondo questi dietrologisti è l'origine di tutti i mali della terra e il principale imputato della crisi del debito sovrano. Per loro Goldman Sachs è una banca gestita da tre o quattro banchieri privati che regna su tutto e tutti: a sostegno di questa tesi citano in continuazione le esternazioni che fece lo scorso anno un trader indipendente, al secolo Alessio Rastani, in diretta televisiva alla BBC affermando che “Goldman Sachs rules the world” ossia Goldman Sachs governa il mondo. Peccato che questo trader sia stato smascherato da un articolo del Telegraph qualche giorno dopo dal quale emerge che il Rastani non lavora per nessuna financial institution oltre ad aver egli stesso confessato candidamente di essere solo in cerca di attenzione mediatica.
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 http://www.eugeniobenetazzo.com/banche-nel-mondo.htm

La teoria economica e i giovani “choosy”

Dietro la battuta sui giovani “choosy” c’è la teoria economica dominante che vede la disoccupazione come strumento per tenere sotto controllo lavoratori e salari
L’ infelice dichiarazione del ministro Fornero nel consigliare ai giovani ad essere meno “choosy” nella scelta del lavoro, può sembrare l’uscita azzardata e un po’ ingenua di una tecnica. La verità è che dietro quell’espressione, economicamente parlando, c’è molto di più di una semplice uscita infelice, che bisogna approfondire andando oltre la satira che si è scatenata su internet. Allo stesso modo le raccomandazioni di rigore – al festival della famiglia – del premier Monti sul gestire i bilanci dello stato come il buon padre di famiglia e il fare sacrifici per risanare lo stato delle nostre finanze non sono argomentazioni così casuali. 
leggi tutto:
 http://sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/La-teoria-economica-e-i-giovani-choosy-15447

Fiscal cliff, l’economia Usa sull’orlo del burrone

Le cause e le conseguenze del buco di bilancio degli Stati Uniti e delle politiche che si preparano ad affrontarlo. Se l’austerità sbarca in America, la recessione diventa inevitabile
L’inizio del secondo mandato di Obama non sarà certo dei più facili. I Democratici hanno mantenuto il controllo del Senato ma i Repubblicani sono ancora in maggioranza al Congresso e questo vuol dire che, una volta di più, che il Presidente dovrà trovare un compromesso con il Great Old Party per far passare i suoi provvedimenti. Ed il primo test sarà il tanto temuto fiscal cliff. 
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 http://sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Fiscal-cliff-l-economia-Usa-sull-orlo-del-burrone-15452

2012, fuga dal weekend: cambia la gita fuori porta

 finalmente.
DUEMILADODICI, fuga dalle autostrade. Gli italiani rinunciano sempre di più a una delle loro passioni nel weekend: caricare in auto la famiglia, imboccare il casello più vicino e guidare fino a una città d'arte, al mare, al lago, in montagna, dai parenti. I transiti in autostrada negli ultimi due anni sono diminuiti del 6,2%, si sono accorciati di qualche chilometro, sono crollati (-9.5%) nel Centro-Sud.

La famiglia Brambilla non va più in vacanza o, se ci va, non usa l'autostrada. Si viaggia meno in generale, molto meno nel fine settimana, fascia per la quale Autostrade per l'Italia, il principale gestore di vie a lunga percorrenza, ha rilevato una fortissima contrazione dei passaggi di auto e moto. Il caro benzina ha fatto la sua parte. Poi la crisi, il rincaro delle assicurazioni, il rischio di incappare in uno dei mille occhi spietati di autovelox e tutor e tornare a casa col pensiero del verbale in arrivo. 

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  http://www.repubblica.it/cronaca/2012/11/26/news/2012_fuga_dal_weekend_cambia_la_gita_fuori_porta-47450594/?ref=HREC1-5

LeG, "Contro il degrado del Paese bisogna ripartire dalla Costituzione"

Ripartire dalla Costituzione e dai suoi principi. È stato questo il tema comune degli interventi alla manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia al forum di Assago e intitolata “Per una nuova stagione costituzionale”.  Ma l’appuntamento è stato anche l’occasione per una bacchettata di Roberto Saviano, intervenuto con un videomessaggio, ai candidati alle primarie del centrosinistra sul tema delle mafie: “Mi dispiace che la lotta alla criminalità organizzata sia rimasta a margine del dibattito – ha detto lo scrittore di Gomorra - è stato un errore molto grave, avrebbe dovuto essere il grande tema delle primarie”.
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 www.repubblica.it/static/includes/common/interstitial.html?href=http%3A%2F%2Fmilano.repubblica.it%2Fcronaca%2F2012%2F11%2F24%2Fnews%2Fleg_ripartiamo_dalla_costituzione_per_ribellarci_al_degrado_del_paese-47351810%2F%3Fref%3DHREC2-8

"Pace perpetua nell'anno 2050": uno studio dice che è possibile

Sembra assurdo parlare di pace mondiale, anzi di pace totale, all'indomani della nuova fiammata di guerra che ha incendiato Gaza e Israele. Eppure, per uno degli studiosi che scrutano il futuro, le guerre stanno diminuendo e verso la metà del ventunesimo secolo potrebbero scomparire quasi del tutto. Havard Hegre, docente di Scienze Politiche all'università di Oslo, sostiene che intorno al 2050 la pace non sarà più un'utopia.
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http://www.repubblica.it/esteri/2012/11/26/news/pace_perpetua_2050-47266686/?ref=HREC2-10

Scrittori, registi e campioni l'arte di uscire di scena

L'attacco di questo pezzo è una chiusa. Sono tutti ossessionati dagli incipit, nessuno mai che si fermi a esaminare un finale. Eppure è altrettanto determinante. "Come vi siete conosciuti?", ma anche: "Come vi siete lasciati?". Disincanto e cortesia: l'arte dell'uscire di scena. La scelta del momento perfetto, quella richiede istinto e genio. La cerimonia degli addii è celebrata sotto l'egida del tempismo. Quando è che si impone, perché lo spettacolo non diventi uno strascico? L'anno che si chiude ha tirato molti sipari, in diversi teatri. Per citare tre ritiri eccellenti: Philip Roth smette di scrivere, Michael Phelps di nuotare, Quentin Tarantino (annuncia) di non girare più film. Di per sé basterebbe a rendere meno attraenti librerie, olimpiadi e sale cinematografiche. Se non ci si chiedesse: che cosa hanno veramente da dare ancora Roth, Phelps e Tarantino? Probabilmente se lo sono chiesti pure loro e hanno risposto di conseguenza. Tarantino teorizzandolo: l'importante è finire con un orgasmo.
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 http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/11/22/news/scrittori_registi_e_campioni_l_arte_di_uscire_di_scena-47173702/?ref=HREC2-15

Le leggi: perché la libertà dipende dai diritti?

Che succede al diritto in un mondo senza terra? Orfano di territori circoscritti in cui affondare le proprie radici e di tutela da parte di sovranità nazionali capaci di imporlo? Cosa ne è di esso, quando si interrompono le grandi narrazioni che per secoli ne hanno costituito lo sfondo? Sono queste le domande cruciali che Stefano Rodotà pone in un libro  -  Il diritto di avere diritti, appena edito da Laterza  -  in cui sembrano convergere, componendosi in un affresco di rara suggestione, le grandi questioni che egli ha sollevato in questi anni con coerenza e passione. Prima ancora che un vasto ripensamento del diritto nell'età della globalizzazione, sono in gioco i rapporti tra spazio e tempo, vita e tecnica, potere ed esistenza in una trama discorsiva che intreccia continuità e discontinuità senza assolutizzare né l'una né l'altra. Ciò che conferisce all'analisi forza e respiro è la consapevolezza che anche le più clamorose rotture sono percepibili solo in rapporto ai tempi lunghi entro cui si ritagliano.
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 http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/11/23/news/in_nome_delle_leggi_perch_la_libert_dipende_dai_diritti-47248733/?ref=HREC2-15

Siamo stupidi perché viviamo di più così il progresso danneggia l'intelligenza

SIAMO meno intelligenti di 2000 anni fa, l'evoluzione in questo caso ha giocato a nostro sfavore: il nostro cervello, secondo le teorie di Darwin e i principi della genetica, negli ultimi due millenni si è evoluto di pari passo con il nostro stile di vita, ma 'cambiamento' non sempre è stato sinonimo di miglioramento. Il rapporto tra progresso tecnologico ed evoluzione neurologica -  secondo Gerald Crabtree, un genetista dell'università di Stanford -  ha fatto impigrire le abilità cognitive mano a mano che la vita è diventata più comoda. In poche parole, rendendoci più stupidi.
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 http://www.repubblica.it/scienze/2012/11/25/news/stupidi_intelligenti-47040690/?ref=HREC2-11

venerdì 23 novembre 2012

Perché le grandi opere sono inutili

Quante sono le grandi opere inutili che la Commissione Europea e i governi stanno promuovendo come strumento per uscire dalla crisi? Quanti dei 2 milioni di miliardi (avete letto bene) che la Commissione ritiene serviranno per costruire “la spina dorsale d’Europa” diventeranno debito per governi e cittadini, senza portare alcun beneficio alla collettività?
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 http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3748

La missione autoritaria delle nostre polizie

Alzi la mano chi può dirsi sorpreso di fronte alla gestione dell'ordine pubblico attuata lo scorso 14 novembre. Foto, filmati e testimonianze hanno documentato un uso smodato (e pericoloso) di lacrimogeni, l'abuso dei manganelli, cariche inutili e violente, ma se qualcuno ha mandato (flebili) segnali di rincrescimento e annunciato l'avvio di inchieste interne di fronte alle violazioni più clamorose (il pestaggio di una persona inerme, il lancio dei lacrimogeni addirittura da un ministero), è solo perché certe immagini hanno sfondato il muro dell'anonimato in rete trovando sponda in alcuni media "accreditati".
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3745

Una rete per un'altra politica economica

A Firenze 10+10 il lancio della Rete europea degli economisti progressisti promossa da Euromemorandum, Economistes Atterrés, Sbilanciamoci!, Another Road for Europe
L’European Progessive Economists Network – Rete europea degli economisti progressisti – ha raccolto gruppi di economisti, ricercatori, istituti e coalizioni della società civile che criticano le politiche economiche e sociali dominanti che hanno portato l’Europa alla crisi attuale. Vogliamo promuovere un ampio dibattito in Europa su politiche alternative basate sui seguenti sei punti:
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Una-rete-per-un-altra-politica-economica-15383

I frantumi d’Europa e le altre voci di Firenze

Scontri ad Atene, litigi a Bruxelles. L’Europa appare sempre più in frantumi, la spaccatura tra centro e periferia sempre più profonda. Un’altra Europa, quella di Firenze 10+10, discute delle alternative per l’economia
Scontri in piazza ad Atene mentre il parlamento vota le nuove misure di austerità. Occhi chiusi a Berlino di fronte agli effetti delle politiche imposte alla periferia d’Europa. Scontro aperto a Bruxelles tra Europa e Gran Bretagna sul prossimo bilancio dell’Unione. A Londra il governo è spinto a fare la voce grossa contro la Ue mentre c’è chi pensa a un referendum per uscire dall’Europa. Di fronte alla recessione che colpisce l’intera area euro, ieri a Francoforte la Bce non ha ridotto i tassi e Mario Draghi ha elogiato come “stupefacente” il risultato del consolidamento fiscale dell’eurozona, che della recessione è una delle cause. La disoccupazione è quasi ovunque a livelli record e la crisi comincia a mordere anche nel “centro”, colpendo la base produttiva in Francia e le esportazioni in Germania. L’Europa appare sempre più in frantumi, la spaccatura tra centro e periferia sempre più profonda, la via per uscire dalla crisi sempre introvabile.
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/I-frantumi-d-Europa-e-le-altre-voci-di-Firenze-15367

Una norma distributiva per l'Europa che verrà

Protezione sociale, con standard di diritti e salari, e protezione dalla finanza. Queste sono le due condizioni essenziali per poter affrontare una politica economica, che aggredisca il nodo irrisolto della costruzione europea: le differenze strutturali tra le economie nazionali
Sono ormai cinque anni che la crisi finanziaria, con tutte le sue crisi derivate (recessione, crisi dei debiti sovrani ecc.), ha messo in luce il carattere economicamente recessivo e socialmente repressivo della politica economica europea. Nella gestione del conflitto distributivo generato per riparare i danni causati dalla finanza, è la stessa finanza a costituire lo strumento che detta i tempi di cosa e come “riformare”. 
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Una-norma-distributiva-per-l-Europa-che-verra-15397

Il giovane esercito di leva della grande recessione

Tredici milioni in Europa, più di 2 in Italia. Il numero di giovani esclusi da lavoro, scuola e formazione è esploso nel corso della crisi. L'Eurostat ne stima il costo: 153 miliardi per l'Europa, 32 per l'Italia
Una fila interminabile di macchine vecchie, cariche all'inverosimile e di gente e masserizie, in marcia sulla Highway 66. Se la Grande Depressione ci rimanda alla mente le immagini di Furore, dei contadini cacciati dalle loro terre e in cerca di futuro verso la terra promessa dell'ovest, la Grande Recessione dei nostri anni è ancora in cerca di una narrazione e un'immagine. La prima è difficile (in fondo, anche Furore uscì nel '39, dieci anni dopo); la seconda difficilmente componibile. A meno di non mettere tutti in fila, su un'immaginaria Highway 66, i tredici milioni di giovani europei definiti per negazione: i né-né. Né al lavoro, né a scuola. Persone dalle quali “dipende l'immediato futuro dell'Europa”, e che l'Europa sta bruciando. Sacrificando più o meno due generazioni, come eserciti di leva nella guerra dell'economia.
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Il-giovane-esercito-di-leva-della-grande-recessione-15373

Cosa fare della finanza, e perché nessuno lo fa

perchè i politici sono i camerieri dei banchieri.
A cinque anni dallo scoppio della bolla sub-prime, ormai da più parti si riconosce che la riforma della finanza è necessaria. Eppure non si fa. Anche se quest'inerzia mette a rischio tutto il sistema economico. Il capitalismo è diventato cieco?
“…noi abbiamo assistito, prima, ad una crisi indotta dalle disuguaglianze e, da ultimo, alle diseguaglianze indotte dalla crisi…” Andrew Haldane
Premessa
La crisi cosiddetta del sub-prime è scoppiata già da parecchi anni. Ufficialmente essa è partita nel febbraio del 2007 quando una banca britannica, la HSBC, rivelò di avere dei grandi problemi nel settore dei prestiti immobiliari negli Stati Uniti; peraltro, alcuni sostengono che le difficoltà erano cominciate già prima, ma riguardando esse essenzialmente la clientela hispanica e nera delle zone povere, essa non faceva notizia. Solo quando la crisi ha cominciato a toccare i quartieri della classe media bianca si è cominciato a parlarne. 

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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Cosa-fare-della-finanza-e-perche-nessuno-lo-fa-15334

Budget Ue, più o meno Europa?

Entro novembre si fissa il budget dell'Unione europea per i prossimi sette anni: è l'unico strumento di politica per investimenti strutturali, e lo scontro tra governi stavolta è molto forte. E influenzerà l'Ue per il prossimo futuro
Mentre in Italia si discute di politica interna, delle prossime elezioni, delle primarie, della legge elettorale, di nuovi e vecchi partiti, l’Unione europea si appresta a vivere uno dei momenti più decisivi che ne determineranno il futuro per parecchi anni a venire. Una volta ogni sette anni si decide il budget dell’Ue, cioè il “quanto”, il “come”, ed il “perchè” dell’Europa. Vogliamo più o meno Europa? Come va costruita? E per quali obiettivi?
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Budget-Ue-piu-o-meno-Europa-15375

Economia, campo minato di Barack Obama

molto minato..........
La rielezione di Barack Obama alla Casa bianca elimina un fattore di incertezza nella politica Usa, ma si aggravano le incognite dell’economia, con il debito (privato e pubblico), il deficit dei conti pubblici ed esteri, una finanza fuori controllo
La campagna elettorale Usa ha insistito sulla disoccupazione scesa al 7,9% (Obama) e sulla crescita ferma quest’anno al 2% (Romney). Si è parlato del “dirupo fiscale” che incombe sul bilancio federale: se non ci saranno accordi al Congresso, il 1 gennaio scatteranno automaticamente 600 miliardi di dollari di tagli di spesa e nuove tasse, una manovra enorme (dell’ordine del 15% della spesa pubblica Usa) che precipiterebbe il paese nella recessione. Una prospettiva che ha preoccupato più il G20 che gli elettori Usa. I democratici controllano il Senato mentre alla Camera dei rappresentati la maggioranza è dei repubblicani più estremisti, che hanno bloccato ogni mossa di Obama e difendono gli sgravi fiscali ai più ricchi. Le elezioni del 6 novembre non hanno mutato quest’impasse ed è difficile pensare a un consenso che risani i conti Usa evitando il “dirupo”.
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 http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Economia-campo-minato-di-Barack-Obama-15333