STUPIDA RAZZA

sabato 10 novembre 2012

LETTERA APERTA A ZUCCATO DA UN PICCOLO IMPRENDITORE ARRABBIATO

Quando il lavoratore non crede più nello Stato

Gentile futuro presidente di Confindustria Veneto,
sono un piccolo collega con una ditta individuale. Ho un solo dipendente e il mio reddito d’impresa è di 45 mila euro l’anno con un risultato operativo di 66 mila. Praticamente sono un normale lavoratore, anche se non subisco la schiavitù della trattenuta alla fonte. Le scrivo perchè, rivolgendomi a Lei, vorrei far sapere, a chi ci dipinge come disonesti poco di buono che evadono per avidità e menefreghismo civico, che il limite è stato superato e, lo dico chiaro, non credo più in questo Stato, nell’Europa che doveva portarci benessere, e anche in certi grandi imprenditori che assomigliano troppo a certi politici. 

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