L'euro è il dito, ma la UE è la luna,
la sua parte nascosta, di cui si sa poco o nulla. L'italiano è più a
conoscenza dei dibattiti del Senato americano che delle decisioni prese a
Bruxelles. Forse perché non c'è molto da dire di un luogo che
assomiglia a un club Med, a un dolce esilio dei
trombati alle elezioni nazionali come Mastella. L'annullamento della
politica europea, sostituita nei fatti da un'unione bancaria europea,
non è quello che volevano i padri fondatori Adenauer, De Gasperi, Monnet
e Schuman. L'Europa non è una banca, ma una somma di popoli e di
civiltà millenarie. Prima dell'euro era necessario creare le fondamenta
di regole comuni, ad esempio di politiche per la Difesa e per la
fiscalità. Siamo passati dall'Europa di Giulio Cesare e Carlo Magno
all'Europa dello spread.
I
partiti italiani usano la UE come un alibi, alla bisogna, quando serve,
come per la Tav in Val di Susa, che in realtà non vuole più nessuno in
Europa, oppure la ignorano completamente, come avviene per il falso in
bilancio, la legge anti corruzione (che ci viene chiesta dal 1999), il conflitto di interessi, l'elezione di condannati in Parlamento e per tutte le immani porcate per le quali siamo "calpesti e derisi".
leggi tutto:
http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/9253-ce-del-marcio-a-bruxelles.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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