Tredici milioni in Europa, più di 2 in Italia. Il
numero di giovani esclusi da lavoro, scuola e formazione è esploso nel
corso della crisi. L'Eurostat ne stima il costo: 153 miliardi per
l'Europa, 32 per l'Italia
Una fila interminabile di macchine vecchie, cariche
all'inverosimile e di gente e masserizie, in marcia sulla Highway 66. Se
la Grande Depressione ci rimanda alla mente le immagini di Furore, dei
contadini cacciati dalle loro terre e in cerca di futuro verso la terra
promessa dell'ovest, la Grande Recessione dei nostri anni è ancora in
cerca di una narrazione e un'immagine. La prima è difficile (in fondo,
anche Furore uscì nel '39, dieci anni dopo); la seconda difficilmente
componibile. A meno di non mettere tutti in fila, su un'immaginaria
Highway 66, i tredici milioni di giovani europei definiti per negazione:
i né-né. Né al lavoro, né a scuola. Persone dalle quali “dipende
l'immediato futuro dell'Europa”, e che l'Europa sta bruciando.
Sacrificando più o meno due generazioni, come eserciti di leva nella
guerra dell'economia.
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http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Il-giovane-esercito-di-leva-della-grande-recessione-15373
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