"Continuiamo a comprare partecipazioni in società italiane, ma ora siamo attenti a rimanere al di sotto della soglia del 2% in modo che non siamo obbligati a comunicarlo; deteniamo asset italiani, tra azioni e titoli di stato, pari a 100 miliardi di euro e continueremo". Zhou Xiaochuan, Governatore Banca Centrale Cinese, Davos 22 gennaio. Fonte: Milanofinanza on line, 22 gennaio.
Lo stesso giorno della dichiarazione del Governatore della Banca Centrale Cinese partiva l’operazione QE di Draghi che sanciva la definitiva annessione alla Germania e il commissariamento dell’Italia da parte della Trojka, con il fine ultimo tedesco di abbattere del tutto l’economia produttiva italiana, concorrente a quella tedesca, e prendersi l’oro di Bankitalia una volta che gli spread schizzeranno in alto provocando la crisi e la disgregazione dell’euro, con la probabile uscita tedesca, una volta completata la strategia di distruzione dell’Europa iniziata con il Piano Werner del 1972.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14591
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
sabato 31 gennaio 2015
venerdì 30 gennaio 2015
GRECIA: L’EURO HA SALVATO LA GRECIA!
In un Paese di belle addormentate nel bosco dei cavoli proprio e in quello degli interessi altrui è fondamentale incominciare con una premessa.
Questo è un reportage pubblicato dal Sole24Ore, giusto per non sentirsi dire che è un giornale telebano che racconta frottole, diretto da qualche euroscettico o noeuro o blogger impazzito e via dicendo…
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FEDERAL RESERVE: LA PAZIENZA CHE NASCONDE LA REALTA’
Oggi sarò estremamente sintetico, se volete sapere cosa ha deciso o detto la Yellen e la Federal Reserve, potete leggere le sfumature Fed aggiunge espressione sviluppi “internazionali”, mentre l’orgoglio dei banchieri americani, si nasconde dietro alla pazienza, raccontando di un’economia solida e di un mondo del lavoro che in realtà non c’è.
Su Bloomberg Jeff Gundlach considerato il nuovo re dei bond, è estremamente preoccupato, dice che se la Fed andrà avanti con l’intenzione “filosofica” di aumentare i tassi, all’improvviso dovrà cambiare rotta e tagliarli.
A noi è una soluzione che andrebbe benissimo, la sintesi che vi proponiamo e che i lettori di Machiavelli conoscono da oltre un anno e mezzo, grazie alla leggendaria bussola della deflazione è questa…
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FEDERAL RESERVE: ASPETTANDO IL QE4
Ieri in serata l’amico Gianluca mi ha chiesto se scherzavo su twitter quando ho scritto che l’America dovrà preparasi a lanciare un nuovo quantitative easing, ovvero il QE4!
Affatto anzi entro il 2016 mi aspetto un nuovo quantitative easing, forse anche prima e di rialzo dei tassi neanche l’ombra a meno che quelli della Federal Reserve non vogliano fare la fine di Trichet quando nel 2008 alzo il tassi per poi vederli pricipitare a zero.
Gli ultimi dati in uscita dall’economia americana dovrebbero far riflettere le oche giulive che quotidianamente urlano al miracolo americano, si la crisi è finita.
Del mercato immobiliare abbiamo già parlato, dei consumi del senno di poi abbiamo riempito le fosse AMERICA: UN NATALE PIENO DI BALLE! ora osserviamo il miracolo delle revisioni oltre che la realtà…
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Stanno uccidendo il lavoro o il lavoro sta uccidendo noi?
lavorare meno,lavorare tutti.
Stanno uccidendo il lavoro o il lavoro sta uccidendo noi? In un momento come questo di grande difficoltà economica e a fronte di dati significativi sulla disoccupazione, la riflessione di Alexandra Bradbury può apparire profondamente provocatoria. Ma ha un senso compiuto, per comprendere il quale occorre cambiare paradigma.
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“Io, imprenditore, ecco come mi sono salvato dalle banche”
Ha scritto un libro e ha colto talmente tanto nel segno da trovarsi nella necessità di ristamparlo. Si intitola “Salvarsi dalle banche”, dunque non ci sono ambiguità nel messaggio. E ad essere emblematica è la sua storia, esperienza e disavventure dalle quali ha tratto quanto poi ha riportato sulla carta. “Voglio che tutti sappiano, solo così ci si libera dalla schiavitù” dice Giuseppe Alunni.
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Una manciata di gruppi privati possiede la maggior parte della terra in Europa
La concentrazione della terra in mano a pochi grandi gruppi privati non è solo un problema del Sud del mondo, bensì un’emergenza che coinvolge l’Europa con uguale intensità. E le battaglie (di cui quasi nessuno parla) che i piccoli agricoltori ancora combattono devono essere il segnale di quanto sia necessaria una politica transnazionale in grado di contrastare la concentrazione nelle mani di pochi di un bene che appartiene all’umanità.
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http://www.ilcambiamento.it/beni_comuni/concentrazione_terra_europa.html
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Economia? Sì, ma solo se è…del dono
Sono una decina tra ragazzi e ragazze, con background differenti: chi ha studiato economia aziendale, chi viene dalla cooperazione internazionale, chi si è cimentato con il turismo e chi con i corsi di scienze politiche. Ma nell’associazione “Il formicaio” hanno trovato il loro comune denominatore: far comprendere che è possibile intendere l’economia applicando un paradigma radicalmente diverso da quello convenzionale. «Ci siamo costituiti formalmente nell'aprile del 2014, ma in realtà siamo una realtà operante sul territorio da ottobre 2010, quando abbiamo ricevuto il primo finanziamento dall'Agenzia Nazionale Giovani, nell'ambito del Programma Europeo Youth in Action (YIA), con il progetto "Luogo Comune", per aprire uno spazio nel centro di Lecce dove praticare l'economia del dono» spiega Umberto Cataldo, presidente dell’associazione, anche se ci tiene a dire che lo è «solo formalmente, perché in realtà le decisioni vengono prese tutti insieme e alla pari».
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http://www.ilcambiamento.it/riuso_riciclo/economia_del_dono.html
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«Lasciamo che il bambino si riappropri di se stesso»
I bambini hanno i loro tempi, in tutto; e possono essere tempi diversi per ciascun bambino. Assecondare ritmi e percorsi evolutivi individuali, valorizzare l’esperienza positiva e l’apertura mentale dei piccoli rafforza la loro autostima e fa di loro futuri adulti consapevoli, sereni e felici. Ma non c’è nulla di facile in tutto questo oggi. Lo sanno bene i genitori, gli insegnanti, i pedagogisti e…lo pagano sulla loro pelle i bambini stessi.
«L’autostima si costruisce lentamente nel tempo con un giusto rapporto tra genitori e figli e tra docenti e studenti» spiega la dottoressa Tiziana Cristofari, consulente di pedagogia e autrice di libri per bambini e adolescenti. «Sia i genitori che i docenti devono fare un lavoro molto importante, impegnativo, affettivo se vogliono permettere ai bambini di costruirsi l’autostima che gli servirà per tutta la vita. Non basta dire ai bambini: “Devi avere più fiducia e più stima di te”. Bisogna “essere” in un certo modo per far sì che i bambini possano acquisire un certo sentire».
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LA RUSSIA NEL MIRINO
L’attacco di Washington alla Russia è passato dal regno dell’assurdo al quello della follia
Il nuovo capo del Consiglio dei Governatori delle Emissioni Radiotelevisive Statunitense (the U.S. Broadcasting Board of Governors) Andrew Lack, ha dichiarato che il servizio multilingue di stampa Russa RT va considerato come una vera e propria organizzazione terroristica al pari di Boko Haram e dello Stato Islamico, mentre Standard&Poor ha appena declassato il rating della Russia a livelli da “spazzatura”.
Oggi la RT mi ha intervistato su questi ultimi assurdi sviluppi internazionali.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14587
Altro passo verso la svendita dell′Italia. Renzi e le Popolari
Non se ne sentiva proprio il bisogno, ma con il decreto sulle Popolari il governo Renzi ha dato l’ennesima conferma di seguire una agenda che non fa gli interessi degli italiani (neanche lo avessero eletto, poi!) ma “altri” interessi, internazionali, europei, globalizzanti. Con l‘abolizione del voto capitario, cioè del principio che ogni azionista ha diritto ad un voto, indipendentemente dalla quantità di azioni possedute, si apre la porta di fatto ad acquisizioni di pacchetti di maggioranza che permettano il controllo completo di tali istituti. Analogamente a quanto già fatto per le municipalizzate, in cui l’obbligo di quotazione espone tali società a scalate e spostamento (verosimilmente all’estero) del pacchetto di controllo.
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http://www.stampalibera.com/?a=28696
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UNA RICETTA PER IL DISASTRO
“1. Prendi una Nazione che, invece di combattere, risponde alle offese mandandoti all’inferno e rifiutandosi di avere ancora a che fare con te. Assicurati che sia una Nazione le cui risorse naturali siano essenziali per tenere le tue luci accese e le tue case riscaldate, per costruire i tuoi aeroplani e i tuoi caccia da combattimento, e per tante altre cose. Si tenga a mente che un quarto delle lampadine degli Stati Uniti sono accese grazie al combustibile nucleare russo, così come una interruzione del gas russo verso l’Europa sarebbe un cataclisma di prim’ordine.
2. Falli sentire sul punto di essere invasi installando un governo a loro ostile in un territorio che considerano parte della loro patria storica. L’unica vera parte non russa della Ucraina è la Galizia, da cui si è separata molti secoli fa e della quale la maggior parte dei Russi vi direbbe “Può andare all’inferno con te”. Se ti piacciono i tuoi neonazisti, puoi tenerteli. Si ricordi anche come i Russi trattano gli invasori: li escludono.
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http://www.stampalibera.com/?a=28694
2. Falli sentire sul punto di essere invasi installando un governo a loro ostile in un territorio che considerano parte della loro patria storica. L’unica vera parte non russa della Ucraina è la Galizia, da cui si è separata molti secoli fa e della quale la maggior parte dei Russi vi direbbe “Può andare all’inferno con te”. Se ti piacciono i tuoi neonazisti, puoi tenerteli. Si ricordi anche come i Russi trattano gli invasori: li escludono.
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Toto-Quirinale: e chi se ne frega!
tutto gira intorno al potere di emissione della moneta.
Gli italiani, tra poco, avranno un nuovo presidente.
Una cosa emozionante, non c’è dubbio.
A dir la verità, gli unici a fremere per questo “evento storico” sono quelli che hanno un qualche tornaconto in ciò che, come al solito, ammantato da “ampie convergenze”, sarà il risultato del solito inqualificabile mercimonio.
Uno squallido commercio tra fazioni, una più insulsa ed inutile dell’altra, delle quali gli italiani non avrebbero alcun bisogno se non avessero il maledetto vizio di farsi infinocchiare.
Infatti, tra i suddetti “giubilanti” troviamo non solo l’intera “classe politica” e “dirigente” del Belpaese (cioè gli stessi che ci hanno portati alla rovina), ma anche la legione di scribacchini e megafoni del potere che rappresentano la cassa di risonanza di un sistema fallito e – si auspica – prossimo al suo tracollo.
Un sistema manipolato dai vampiri della finanza che, inoculando “liquidità” a fiotti, si garantiscono, come il protagonista del romanzo di Stoker, “la vita eterna”, poiché il corrispettivo della loro carta straccia è il “debito”, ovvero il nostro stesso sangue, versato sotto forma di una tassazione sempre più iniqua e iugulatoria.
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BBC e CNN superati da RT
La notizia è che RT (Russia Today) è divenuta la prima rete televisiva di notizie mondiale sul canale You Tube, superando in numero di visite tutte le altre catene di informazione presenti nel mondo, incluse la BBC e la CNN.
Le visite che può vantare RT nel suo insieme sommano oltre 2.000 milioni di utenti, numero molto maggiore rispetto ai principali competitors televisivi. In concreto RT ha superato, di 3,1 volte la CNN ed in 3,6 volte Euronews e in 2,5 volte Al Jazeera.
Le visite che può vantare RT nel suo insieme sommano oltre 2.000 milioni di utenti, numero molto maggiore rispetto ai principali competitors televisivi. In concreto RT ha superato, di 3,1 volte la CNN ed in 3,6 volte Euronews e in 2,5 volte Al Jazeera.
Questi numeri significano che RT continua a mantenere la leadership del punto di vista alternativo in Internet, dove fino a poco tempo fa predominavano i media “mainstream”, lo ha assicurato la direttrice di RT, Margarita Simonian. La rete della catena in You Tube è composta dai canali in russo, in inglese, in Spagnolo, in Arabo, più RT America.
Da parte sua, Yuri Jazanov, direttore del programma dei soci di You Tube in Russia , e la CEI, ritiene che “il maggior successo di più di 2.000 milioni di visite e 2,5 milioni di sottoscrittori nel mondo conferma lo status di RT come la maggiore rete di notizie su You Tube nel modo”.
Da parte sua, Yuri Jazanov, direttore del programma dei soci di You Tube in Russia , e la CEI, ritiene che “il maggior successo di più di 2.000 milioni di visite e 2,5 milioni di sottoscrittori nel mondo conferma lo status di RT come la maggiore rete di notizie su You Tube nel modo”.
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UNA CLASSE POLITICA SENZA CULTURA POLITICA
Uno degli aspetti più importanti, ma probabilmente più trascurati, della profonda crisi della società italiana ed europea che stiamo attraversando – crisi di cui la recessione economica e il dilagare della disoccupazione sono solo l’aspetto terminale e più appariscente, ma che parte da lontano ed investe altri aspetti, meno vistosi, a cominciare dalla famiglia, dalla scuola e dalla stessa etica e competenza professionali – è riconducibile, a nostro avviso, a un drastico e, per certi versi, drammatico deficit di cultura da parte della nostra classe dirigente, specificamente della classe politica.
La classe politica italiana ed europea è stata capace di esprimere, almeno fino alla prima metà degli anni ’70 del Novecento, uomini di notevole levatura culturale, intellettuale e, in certi casi, anche spirituale: uomini che hanno onorato i rispettivi Paesi e che hanno profuso nel loro impegno un grado di passione, disinteresse e competenza quali mai più sono stati mantenuti o anche solo conservati dalle generazioni successive. E ciò sia detto indipendentemente dal giudizio strettamente politico che si voglia dare di quella classe.
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GIORNALISTI E PROPAGANDA
Perché così tanto giornalismo si è arreso alla propaganda? Perché censura e distorsione sono diventate una pratica standard? Perché la BBC è cosi spesso portavoce di un potere rapace? Perché il New York Times e il Washington Post ingannano i loro lettori? Perché ai giovani giornalisti non viene insegnato a comprendere le finalità dei media e a sfidare le affermazioni eclatanti e le basse intenzioni di una oggettività fasulla?
E perché a loro non si insegna che l’essenza di gran parte di ciò che definiamo media mainstream non è informazione, ma potere?
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L′APPARATO ANGLO-SAUDITA CHE FINANZIA IL TERRORISMO INTERNAZIONALE
15 gennaio 2015 (MoviSol) - Seguono stralci del discorso di Jeffrey Steinberg dell'EIR a Washington D.C. il 9 gennaio 2015. Sono stati omessi i dettagli in merito al finanziamento dei dirottatori, che possono essere trovati in rete.
"È impossibile anche solo cominciare a discutere degli eventi attuali senza risalire almeno agli attentati dell'11 settembre e all'insabbiamento delle indagini… Esiste un quadro ben documentato della convergenza delle operazioni della monarchia britannica e della monarchia saudita che riguardano direttamente il 9/11. A cominciare dal 1985, il Principe Bandar bin Sultan, nonostante la sua carica di Ambasciatore qui a Washington, D.C., fece personalmente da intermediario verso l'allora Primo Ministro britannico Margaret Thatcher, per la conclusione di un accordo di scambio molto particolare tra i britannici e i sauditi, in cui i britannici, attraverso la grande società di produzione di armi BAE Systems, fornirono circa 40 miliardi di dollari di armi di vario tipo, dai caccia ai sistemi radar, al Ministero della Difesa saudita.
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GIANNI LANNES - LA RIVOLUZIONE ETICA
Gli ultimi giorni dell’umanità sull’orlo di un olocausto nucleare? E noi ci siamo già dentro. Qualità della vita al ribasso, ingiustizie dilaganti, diseguaglianze sociali, malattie e morte. Quale presente e quale futuro? Si profila un unico sistema globale, conformista e standardizzato, improntato sul mero consumo di merci, che sta incorporando gradualmente i figli della Terra. Nel medioevo tecnologico la tecnocrazia in salsa bellica e militare ha rimpiazzato la democrazia, la pubblicità ha annichilito la letteratura, il chiacchiericcio ha oscurato la poesia, le macchine hanno sostituito gli umani, l’arricchimento materiale ha soppiantato la generosità sociale.
L’uomo del benessere effimero improntato esclusivamente sul tornaconto personale, ha perso la capacità di indignarsi e di commuoversi. Non ha occhi né cuore per quel che accade accanto. Insomma, non vede, non sente e non comunica con i suoi simili, tantomeno con madre Natura.
Perché il terrorismo economico delle cosiddette super potenze non viene considerato dal senso comune, la vera minaccia per l’umanità?
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http://www.stampalibera.com/?a=28603
L’uomo del benessere effimero improntato esclusivamente sul tornaconto personale, ha perso la capacità di indignarsi e di commuoversi. Non ha occhi né cuore per quel che accade accanto. Insomma, non vede, non sente e non comunica con i suoi simili, tantomeno con madre Natura.
Perché il terrorismo economico delle cosiddette super potenze non viene considerato dal senso comune, la vera minaccia per l’umanità?
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Via un altro pezzo di libertà e diritti
Mentre la società civile chiamata a raccolta dal PD (ossia il padrone chiama i centri sociali) per protestare contro Casa Pound, la Consulta decreta che MILIONI di italiani devono dire addio definitivamente alla loro pensione.
In Italia, così come in Occidente l'unica opposizione ammessa è quella addomesticata. L'unica titolata ad andare in piazza e state pur certi che, al di là delle sceneggiate contro l'austerità di cui il regime Monti fu esp
ressione, quando si tratta di contrastare efficacemente i singoli provvedimenti imposti da un governo illegittimo non si muoverà foglia. Poi il referendum per l'abrogazione della legge Fornero fu proposto da quelli "cattivi brutti e sporchi" della Lega, anche perché i difensori della classe operaia se ne sono ben guardati dal combattere seriamente, non a suon di sfilatine in centro, gli editti prodotti dai governi della troika, hanno pur sempre il merito di aver "liberato" l'Italia dal nano di Arcore...
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TTIP: chance o pericolo?
TTIP: chance o pericolo?
Può l’ accordo commerciale che creerà la più grande area di libero scambio del mondo (TTIP) distruggere regole, controlli e standard minimi richiesti per la circolazione della merce, norme sulle sostanze chimiche tossiche, leggi sanitarie, prezzi dei farmaci, libertà di Internet e la privacy dei consumatori, l’energia, i brevetti e copyright e gli albi professionali? E se sì è possibile mai che le multinazionali abbiano tanto potere?
La risposta in entrambi i casi è sì, altrimenti i negoziati per l’approvazione dell’Accordo di libero scambio Ue – Usa (Ttip: “Transatlantic Trade and Investment Partnership” – trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti) non si sarebbero tenuti per molto tempo a porte chiuse, i documenti segreti e soprattutto l’esito non sarebbe quello che vediamo abbozzato in qualche documento che comincia a circolare.
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Dollaro: il canto del cigno prima del tracollo definitivo
Da quando la crisi economica del 2007-2008 ha costretto gli Stati Uniti a ricorrere al Quantitative Easing per sostenere la propria economia, da più parti si è detto che il dollaro andava incontro alla sua fine, che il collasso era imminente, che l’oro o il bitcoin o l’euro o lo yuan lo avrebbero sostituito e via dicendo. Il Quantitative Easing è finito ed attualmente addirittura gli Usa annunciano una crescita del 5% (anche se questa gravemente manipolata dall’Obamacare e non supportata dal calo dei consumi, dal dato sul tasso di occupazione, dalla sfiducia al governo e da proteste e criminalità dilagante). Questo effettivamente potrebbe bastare a smontare definitivamente la tesi che il dollaro si avvii verso il suo collasso, dato che invece si sta rafforzando e gli Usa sono in una presunta forte ripresa, ma noi ora vogliamo dimostrare il contrario.
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http://www.stampalibera.com/index.php?a=28503
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Tsipras, il carro del vincitore
"E' divertente vedere come in Italia siano saliti tutti sul carro di Tsipras: da Renzi a Pittella (fino a prova contraria vice presidente del Parlamento di quell'UE responsabile del massacro greco), Vendola, Civati, Fassina fino ad arrivare all'indagato per mafia Alemanno. Tutti a cercare di sfruttare l'impresa di chi, con la grande vittoria elettorale di ieri, prende le macerie di un paese distrutto, sacrificato sull'altare di Bruxelles per tenere in vita l'euro.
Dopo tre anni di “salvataggio” della Troika, in Grecia non esiste più una sanità, una classe media, una minima protezione sociale; per i pochi che lavorano (25% di disoccupazione e 50% di quella giovanile) i salari sono perlopiù quelli a cui aspira Renzi con il suo Jobs Act. Dai 300 ai 450 euro! Secondo uno studio recente della Commissione bilancio del Parlamento greco tre cittadini su cinque hanno superato la soglia di povertà. Tre anni di Troika e il paese è, in poche parole, uscito dal primo mondo sviluppato e il tutto per permettere alle banche dell'Europa del nord di riprendere i loro crediti.
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http://www.beppegrillo.it/2015/01/tsipras_il_carro_del_vincitore.html
Dopo tre anni di “salvataggio” della Troika, in Grecia non esiste più una sanità, una classe media, una minima protezione sociale; per i pochi che lavorano (25% di disoccupazione e 50% di quella giovanile) i salari sono perlopiù quelli a cui aspira Renzi con il suo Jobs Act. Dai 300 ai 450 euro! Secondo uno studio recente della Commissione bilancio del Parlamento greco tre cittadini su cinque hanno superato la soglia di povertà. Tre anni di Troika e il paese è, in poche parole, uscito dal primo mondo sviluppato e il tutto per permettere alle banche dell'Europa del nord di riprendere i loro crediti.
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Quirinale, voce del verbo colonizzare
Quirinale, da sempre il vero terreno di scontro di quanti vogliono controllare la politica italiana.
Oggi la situazione appare confusa; in realtà il bandolo di essa è sempre il medesimo criterio: chi possiede il rapporto di forze più rilevante? Gli Stati Uniti d’America, quantunque altri si siano fatti avanti negli anni – la Germania innanzi tutto – e altri siano arretrati, come la Russia.
La Gran Bretagna ha funzioni ancillari per Washington; la Francia ha agenti nel mondo della finanza e dell’industria, la cui capacità d’influenza è tuttavia inversamente proporzionale ai guadagni che traggono dai loro tradimenti.
L’ingresso di Giorgio Napolitano al Quirinale col plauso del Dipartimento di Stato ha svelato o, meglio, reso più chiara una verità sempre più nitida dalla morte di Aldo Moro in poi: Washington ha scommesso da tempo sullo zoccolo berlingueriano del Partito Comunista Italiano.
La Gran Bretagna ha funzioni ancillari per Washington; la Francia ha agenti nel mondo della finanza e dell’industria, la cui capacità d’influenza è tuttavia inversamente proporzionale ai guadagni che traggono dai loro tradimenti.
L’ingresso di Giorgio Napolitano al Quirinale col plauso del Dipartimento di Stato ha svelato o, meglio, reso più chiara una verità sempre più nitida dalla morte di Aldo Moro in poi: Washington ha scommesso da tempo sullo zoccolo berlingueriano del Partito Comunista Italiano.
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giovedì 29 gennaio 2015
#PRESIDENTE M5S – IO LA PENSO COSI': TENTARE DI SPEZZARE IL NAZZARENO
So che mi tirerò addosso gli improperi di molti militanti del Movimento 5 Stelle, con la mia posizione sul #PresidenteM5S, ma io la penso così e spiego il perché.
È evidente che i nomi più “affini” al Movimento 5 Stelle siano Cantone, Carlassare (che però ha già comunicato la sua indisponibilità), Di Matteo, Imposimato, Lannutti, Maddalena, Settis e Zagrebelsky.
Quante probabilità hanno questi sette nomi di vedere convergenze da parte di altri gruppi politici? Probabilmente nessuna.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14580
GLI STATI UNITI SONO RIDOTTI ALLA DISPERAZIONE
I leaders degli Stati Uniti sanno benissimo che i giorni del loro paese come “più grande produttore mondiale di petrolio” si misurano ormai in settimane o in mesi, e non in anni.
Nel corso del 2014 il prezzo del petrolio è caduto da oltre 125 a circa 45 dollari al barile, e potrebbe ulteriormente calare per poi risalire di nuovo, salvo cadere e risalire ancora. Questo tanto per rendere l’idea.
Il selvaggio saliscendi del mercato del petrolio, quello ancor più selvaggio dei mercati finanziari, la crisi valutaria, la bancarotta delle società energetiche e quella degli istituti che le hanno finanziate, il default dei paesi che le hanno sostenute … porteranno l’economia industriale al collasso.
E senza un’economia industriale funzionante, il petrolio potrebbe essere riclassificato al livello di mero rifiuto tossico. Ma questo evento è da spostare in avanti di due o tre decenni.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14577
LETTERA APERTA A UN AMICO GRECO - LA GRECIA ENTRERA' IN UNA SITUAZIONE SIMILE A QUELLA DEL CILE DI ALLENDE
La Grecia entrerà in una situazione simile a quella di Allende.
Allende aveva un programma moderato ma fermo su alcune questioni: la necessità di nazionalizzare il settore minerario (la dimostrazione che fosse nel giusto è data dalla decisione di Pinochet di rinazionalizzare nel 1984 la stessa industria, dopo averla privatizzata nel 1974), cibo, programmi sociali ed educativi per i più poveri.
Il resto sarebbe rimasto al settore privato.
Allende aveva un programma moderato ma fermo su alcune questioni: la necessità di nazionalizzare il settore minerario (la dimostrazione che fosse nel giusto è data dalla decisione di Pinochet di rinazionalizzare nel 1984 la stessa industria, dopo averla privatizzata nel 1974), cibo, programmi sociali ed educativi per i più poveri.
Il resto sarebbe rimasto al settore privato.
Egli non aveva nemmeno un progetto di sviluppo in senso industriale. Ma nessun compromesso era possibile agli occhi delle classi benestanti e militari. Doveva essere cacciato. La debolezza fondamentale di Allende è che non ha avuto un movimento di massa abbastanza grande alle spalle. Essenzialmente la maggior parte di esso è stata fornita dal partito comunista del Cile mentre la posizione di estrema sinistra MIR era più complessa.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14576
SCAPPARE DAL DOLLARO: PERCHE' L'IRAN SEGUE L'ESEMPIO DELLA RUSSIA
Ispirato dalla pratica dei pagamenti in valuta locale tra la Cina e la Russia per il commercio bilaterale, l'Iran ha deciso di abbandonare il dollaro nelle transazioni internazionali. "L'Iran ha assestato un duro colpo allo standard del petrodollaro", scrive il giornalista Sarkis Tsaturián.
Sabato scorso la Banca Centrale iraniana ha annunciato che interromperà l'utilizzo del dollaro nelle transazioni internazionali e che i contratti del commercio estero saranno effettuati con altre valute come lo yuan, l'euro, la lira turca, rublo russo e il won della corea del sud.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14575
Sabato scorso la Banca Centrale iraniana ha annunciato che interromperà l'utilizzo del dollaro nelle transazioni internazionali e che i contratti del commercio estero saranno effettuati con altre valute come lo yuan, l'euro, la lira turca, rublo russo e il won della corea del sud.
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I governatori delle Banche Centrali: le sentinelle dei profitti per l’Elite finanziaria mondiale
stampa,stampa che la gallina canta..........
Molto si sta parlando e si discute in questi giorni circa l’intervento fatto da Mario Draghi ed il suo programma di massiccio Quantitative Easing per immettere liquidità sul mercato e contrastare la deflazione dell’area euro.
A noi interessa rilevare anche un altro aspetto della questione: la straordinaria ascesa a posizioni di potere da parte dei personaggi come Draghi e gli altri governatori delle Banche Centrali.
In conformità alla logica dell’ideologia neoliberista dominante, la moneta risulta elevata ad una sorta di icona sacra e di conseguenza bisognosa di un “guardiano” indipendente da ogni potere politico. I governatori delle banche centrali sono quindi divenuti signori assoluti della gestione monetaria e della potenza finanziaria al di fuori del controllo degli Stati e di qualsiasi altra istituzione , senza alcun contropotere che possa bilanciare questa loro funzione. Tanto meno potrebbero essi rispondere ai governi ed ai rappresentanti politici democraticamente eletti. Al contrario questa possibilità viene del tutto esclusa.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50272
Molto si sta parlando e si discute in questi giorni circa l’intervento fatto da Mario Draghi ed il suo programma di massiccio Quantitative Easing per immettere liquidità sul mercato e contrastare la deflazione dell’area euro.
A noi interessa rilevare anche un altro aspetto della questione: la straordinaria ascesa a posizioni di potere da parte dei personaggi come Draghi e gli altri governatori delle Banche Centrali.
In conformità alla logica dell’ideologia neoliberista dominante, la moneta risulta elevata ad una sorta di icona sacra e di conseguenza bisognosa di un “guardiano” indipendente da ogni potere politico. I governatori delle banche centrali sono quindi divenuti signori assoluti della gestione monetaria e della potenza finanziaria al di fuori del controllo degli Stati e di qualsiasi altra istituzione , senza alcun contropotere che possa bilanciare questa loro funzione. Tanto meno potrebbero essi rispondere ai governi ed ai rappresentanti politici democraticamente eletti. Al contrario questa possibilità viene del tutto esclusa.
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Gli Usa e la disperata strategia del Divide et Impera
La strategia americana in Medio Oriente continua ad essere sempre più ambigua e confusa. Di recente il Pentagono ha riferito di voler inviare un contingente di mille soldati americani in Medio Oriente. Queste truppe, composte da reparti speciali, dovranno organizzare centri di formazione per le forze “moderate” dell’opposizione in Siria per combattere i terroristi dell’Isil. Risulta quanto meno paradossale questa nuova iniziativa militare americana, considerando che l’Isil è una creatura degli Usa e dei fedeli alleati nella regione.
Di questa nuova forza militare dovrebbero far parte i circa tremila terroristi che avrebbero disertato la scorsa settimana dai ranghi dell’Isil, portando con sé armi, denaro e attrezzature fornite da Arabia Saudita, Qatar, Stati Uniti e Regno Unito. Gli Stati Uniti ed i suoi alleati regionali stanno continuando ad utilizzare questi gruppi criminali per lanciare una guerra per procura contro l’Iran, la Siria e soprattutto il movimento di resistenza Hezbollah in Libano, nemico numero uno di Israele.
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Siamo tutti Tsi qualcosa
L'unica ragione plausibile che possa spiegare l'entusiasmo incontenibile con il quale gli italiani hanno accolto la vittoria elettorale di Alexis Tsipras (una specie di nichi Vendola greco, ma senza orecchino) è il gravissimo stato di astinenza da voto in cui versa il nostro disgraziato paese. Dopo avere avuto in successione ben tre governi non eletti da nessuno, partendo da Monti, per arrivare a Mr. Bean Renzi, attraverso l'interregno di Enrico Letta, è comprensibile che ci si accalori (magari oltremisura) per qualcuno che viene eletto altrove, dal momento che l'idea di un governo che esca da elezioni, rappresenta ormai per noi un mito inarrivabile....
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50278
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Con Syriza al potere non cambia nulla e l’euro è salvo!
Se saranno confermati i dati emersi dagli exit poll, che attribuiscono alla lista Syriza la maggioranza assoluta dei seggi, da domani avremo un governo “monocolore” guidato da suo leader Alexis Tsipras. Infatti la legge elettorale greca di tipo proporzionale, attribuisce un premio di 50 seggi al partito che ottiene il maggior numero di voti e questo potrebbe determinare che il “partito anti-austerity” ellenico superi la soglia di 150 dei 300 seggi che compongono il Parlamento.
Ma cosa cambierà nello scenario politico greco e soprattutto cosa succederà nei rapporti con l’Unione Europea e con i sottili equilibri con l’euro? Venerdì scorso la Borsa di Atene ha “festeggiato” con un rialzo del 6,14% e i rendimenti dei decennali con un arretramento dal 9,2 all’8,7%, dando l’impressione di scontare che la certa vittoria di Syriza dovesse essere necessariamente condivisa con altre alleanze per poter governare il paese.
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Declinismo
Un sondaggio condotto dalla Università di Londra, per conto del governo britannico, forse sull' onda emozionale degli attentati e dei fatti di Parigi, avente come domanda: "come vedete il mondo nel futuro rispetto ad oggi?" ha dato il risultato -alto, forse, ma non troppo scontato- che il 72% del campione degli intervistati si sia espresso con un netto: "negativo" e solo il 5% ha risposto "positivo rispetto ad oggi".
Immediata la reazione e i commenti del mainstream mediatico: si tratta di "sindrome da declinismo"(?!?), di una condizione psicologica di massa, perché mai come ora siamo stati bene, con i progressi nella medicina, la tecnologia avanzata e l'Occidente migliore dei mondi possibili: la solita zuppa ormai immangiabile.
Dobbiamo dire che i "laudatores" del tempo antico esistevano anche nei secoli precedenti, il colloquio in Paradiso tra Dante Alighieri e il trisavolo Cacciaguida, con tutto l'elogio delle virtù della "Firenze antica", dove la donna "non avea catenella", si sprecano anche nella letteratura.
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QE
Vediamo di fare un po’ di chiarezza interpretando i tanti numeri ricevuti in queste convulse ore. Alle 14,30 di giovedì 22 gennaio 2015, il governatore della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi ha annunciato a mercati aperti l’€uro QE (acquisto di titoli di Stato dei Paesi della €Z) che sarà pari ad un importo mensile di €60 miliardi per una durata stimata di 19 mesi a partire dal prossimo marzo 2015 e che vedrà un impiego complessivo pari ad € 1140 miliardi o sino a quando non si sia raggiunto il target di inflazione desiderata in €Z (intorno al 2% ca).
Alla luce delle prime analisi si evince che il QE:
1) sarà garantito al 20% dalla BCE e per il restante 80% dalle B.C. nazionali dei Paesi aventi diritto;
2) Sarà suddiviso in base al “peso” che ogni Stato ha nella BCE (l’Italia, secondo dei conti piuttosto complessi, detiene il 17,5% dei Paesi EZ);
3) include tutti gli altri strumenti messi in campo in passato;
4) i Titoli di Stato (TdS) saranno acquistati esclusivamente sul mercato secondario (quindi non in asta).
5) Saranno esclusi (almeno per il momento) Grecia e Cipro.
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Target 2: non esiste la moneta unica
Il funzionamento e la stessa esistenza2 della piattaforma per pagamenti bancari internazionali detta Target23, dimostrano che tutto il denaro sui conti correnti bancari, anche se denominato “euro”, non è l’euro, e non è creato dalla BCE, ma dalle banche dei singoli paesi aderenti. “Euro” è solo l’etichetta applicata a realtà giuridico-monetarie diverse tra loro per indurre la gente a pensare che siano un’unica cosa.
Queste ragioni si aggiungono a quelle già comunemente addotte per negare che l’euro sia una moneta e che sia una moneta unica4.
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Lo stesso manovratore remoto
Se in passato ho scritto che il mondo va verso l’apice della guerra, definendo la sostanza terribile del conflitto che si approssima ai nostri confini, ora scopriamo di essere a un passo o due dall’esplosione finale.
Gli eventi internazionali di queste ultime settimane non lasciano spazio a troppe speranze.
Gli usa sembrano ancora molto forti, anzi, millantano ripresa economica ai quattro venti e quindi d’avere più risorse, in futuro, da “investire” nella guerra. L’alleanza atlantica è sempre più salda sulle sue posizioni e si espande nell’est europeo, mentre l’euro e la falsa Europa dell’unione continuano la loro opera di demolizione del sociale. Le monarchie islamosaudite, anima nera della “rinascita islamica” e del wahabismo, non sono minacciate direttamente, nonostante il blitz sciita-iraniano di ansarullah nello Yemen. Israele è ancora aggressivo, in stato di guerra permanente contro gli arabi che lo circondano, e bombarda il Golan siriano.
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Tragedia greca secondo atto. Altro che rivoluzione
Analizzare quanto avvenuto alle elezioni in Grecia, e in particolare la schiacciante vittoria di Alexis Tsipras e di Syriza nel suo complesso, al momento significa occuparsi di un programma elettorale e del suo successo nelle urne, o poco più.
Il che è già qualcosa, beninteso, non fosse altro che per il fatto di rilevare un popolo che si esprime con percentuali eloquenti per un unico partito il quale, quasi da solo, può adesso governare senza cercare un numero elevato di alleanze poco ortodosse. I pochi seggi che mancano a Syriza per la maggioranza assoluta sono stati prontamente assicurati dal partito di destra moderata del Paese. In Italia si direbbe di “larghe intese” ancorché con elementi di provenienza politica opposta. E questo già è in grado di dire molte cose.
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