Se in passato ho scritto che il mondo va verso l’apice della guerra, definendo la sostanza terribile del conflitto che si approssima ai nostri confini, ora scopriamo di essere a un passo o due dall’esplosione finale.
Gli eventi internazionali di queste ultime settimane non lasciano spazio a troppe speranze.
Gli usa sembrano ancora molto forti, anzi, millantano ripresa economica ai quattro venti e quindi d’avere più risorse, in futuro, da “investire” nella guerra. L’alleanza atlantica è sempre più salda sulle sue posizioni e si espande nell’est europeo, mentre l’euro e la falsa Europa dell’unione continuano la loro opera di demolizione del sociale. Le monarchie islamosaudite, anima nera della “rinascita islamica” e del wahabismo, non sono minacciate direttamente, nonostante il blitz sciita-iraniano di ansarullah nello Yemen. Israele è ancora aggressivo, in stato di guerra permanente contro gli arabi che lo circondano, e bombarda il Golan siriano.
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