Analizzare quanto avvenuto alle elezioni in Grecia, e in particolare la schiacciante vittoria di Alexis Tsipras e di Syriza nel suo complesso, al momento significa occuparsi di un programma elettorale e del suo successo nelle urne, o poco più.
Il che è già qualcosa, beninteso, non fosse altro che per il fatto di rilevare un popolo che si esprime con percentuali eloquenti per un unico partito il quale, quasi da solo, può adesso governare senza cercare un numero elevato di alleanze poco ortodosse. I pochi seggi che mancano a Syriza per la maggioranza assoluta sono stati prontamente assicurati dal partito di destra moderata del Paese. In Italia si direbbe di “larghe intese” ancorché con elementi di provenienza politica opposta. E questo già è in grado di dire molte cose.
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