La Casa di Saud si ritrova in un periodo di grande instabilità. Il prezzo del petrolio che impongono gli si potrebbe ritorcere contro. La successione del re Abdullah potrebbe risolversi in un bagno di sangue e i protettori statunitensi potrebbero dare luogo ad un voltafaccia.
Cominciamo con il petrolio – ed un po’ di storiografia. dato che la fornitura di petrolio USA cresce di un paio di milioni di barili al giorno, c’è abbastanza petrolio in Iran, a Kirkuk in Iraq, con la Libia e la Siria fuori dal mercato e il petrolio extra degli USA sul mercato. Di base l’economia globale – almeno per ora – non cerca più petrolio a causa della stagnazione/recessione europea e il rallentamento relativo della Cina sul mercato.
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