Ormai esiste una censura buonista, messa in atto da gruppi di estremisti liberticidi infiltrati nei social media che, contro le regole della libertà di parola e di espressione, si arrogano il diritto di imporre censure e vincoli insensati ed assurdi.
Negli USA vi è stato un caso clamoroso. Si è scoperto che molti siti pro file o di informazione alternativa, come il noto Zerohedge, erano stati messi in una lista di ban riservata alla pornografia dal social media Pinterest. Questo impediva a chiunque di “Pinnare” un articolo proveniente da questi siti. La mossa è stata compiuta per misteriose vie internamente da Pinterest senza neppure possibilità di appello da parte degli interessati.
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