
L’ex direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, una decina di giorni fa ha rilasciato un’intervista al quotidiano Repubblica ricordando che nel 2013-2014 era in discussione la direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie. Rossi ha ricordato che la Banca d’Italia e il ministero dell’Economia provarono a ottenere delle norme più adatte, presentando assieme un documento tecnico nel quale si sosteneva che il nuovo istituto del bail-in, cioè il salvataggio delle banche con i soldi di coloro che si rapportano con le stesse, a partire dagli azionisti, poi dagli acquirenti delle obbligazioni subordinate e così via, e non il bail-out, che si faceva invece con i soldi pubblici, non poteva essere retroattivo e che ci sarebbe voluto un periodo di transizione, perché tutti si abituassero alle nuove regole.
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