Giorni intensi per il nostro premier golpista. Difatti, Mario Monti è
voltato al di là dell’oceano, negli Stati Uniti. I capi l’hanno
richiamato al quartier generale. Ci sono nuovi ordini da prendere. La
prima tappa, da buon credente, è stata la borsa di Wall Street,
tempio del mercato ultraliberista del capitale globalizzato. Poi ha
bussato alla porta dei sacerdoti della speculazione finanziaria: Moody’s, Soros e Goldman Sachs.
In seguito è intervenuto all’assemblea
delle Nazioni Unite, un debutto per lui, non perdento occasione di
ricordare che questa in atto è la peggiore crisi della storia.
“Ormai e’ chiaro che avere piu’ Europa sia un interesse globale”
ha sottolineato il tecnocrate liberista. Capite? E’ un interesse
globale, quindi non è vero che gli Stati Uniti spingono per la
disgregazione dell’Unione europea, sono solo luoghicomuni e falsità
piddine.
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