STUPIDA RAZZA

martedì 11 novembre 2014

Il futuro del lavoro: un possibile sguardo sugli anni trenta

l'unica alternativa ?
Su Wall Street Journal, Summers torna sulla questione del progressivo scomparire dei lavori oggi dominanti e sulle implicazioni di ciò per la società, l’economia e le politiche pubbliche. Il pezzo è ripreso da Vivek Wadhwa, sul Washington Post, in un articolo che si chiama “Ci stiamo dirigendo verso un futuro senza lavoro, non importa ciò che fa il Governo”.
Mi pare che nel giorno in cui in Italia giunge al voto di fiducia (dal quale nell’ipotesi più estrema potrebbe cadere lo stesso Governo di Matteo Renzi, con conseguenze a breve termine sicuramente gravi per il paese, a causa di possibili attacchi dei mercati nel mezzo di una cruciale discussione in sede europea) questa considerazione di scenario sia di qualche interesse.
Guardando la cosa dal punto di vista e con il tipico sguardo cortissimo dei mercati finanziari e delle élite industriali, il problema del lavoro che viene proposto in Europa è solo di renderlo più flessibile, ridurne il costo (ovvero il reddito dei lavoratori), e riguadagnare per questa via risorse dai mercati mondiali. E’ una logica a corto termine e somma zero sulla quale abbiamo già detto ieri perché appare senza speranza. 
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 http://tempofertile.blogspot.it/2014/10/il-futuro-del-lavoro-un-possibile.html

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