Una previsione facile facile: il 2015 sarà sicuramente peggiore del 2014. In compenso sarà migliore del 2016.
Abbiamo finito l’anno sotto il segno del patto di stabilità. Che è quello che precede la stabilità definitiva, il rigor mortis, l’immobilità che accompagna la dipartita.
Il Paese è allo sfacelo: industriale, tecnologico, organizzativo, morale.
Il Jobs act è espressione misteriosa nei suoi dettagli esecutivi, ma chiarissima nel suo significato finale, nel “vettore di uscita”: licenziamenti
sempre più facili, introduzione per legge del diritto dei padroni di
licenziare i dipendenti. E , cosa ancora più strategicamente importante:
eliminazione di fatto della contrattazione collettiva. Così ogni
lavoratore è solo contro chi gli dovrebbe dare lavoro. Cioè impossibilitato a difendersi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14443
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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