speriamo in bene.
Le spinte giunte negli ultimi giorni dalle autorità monetarie nazionali
sui diversi segmenti del credito cooperativo contengono più di
un'incognita, se non addirittura dei rischi: per il finanziamento
dell'economia produttiva ma anche per la più ampia "costituzione
materiale" dell'Azienda-Paese in termini di libertà e democrazia
economica. È stata un'analisi sobria nei toni ma ferma e preoccupata nei
contenuti quella proposta ieri alla Camera da Alessandro Azzi,
presidente della Federcasse. Azzi - leader di oltre 400 Bcc italiane e
presidente del comitato piccole banche dell'Abi - è stato ascoltato
dalle Commissioni Finanze e Attività produttive sulla riforma delle
grandi Popolari varata per decreto dal governo lo scorso 20 gennaio. E
mentre ha colto l'occasione per delineare un'autoriforma in 7 punti
delle "piccole" cooperative creditizie (di fatto un "no" all'ipotesi
Bankitalia di trasformare il Credito cooperativo in un super-gruppo da
quotare in Borsa) non si è sottratto a una valutazione del blitz che
potrebbe obbligare 10 "sorelle maggiori" delle Bcc a trasformarsi in
Spa.
leggi tutto:
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/2/17/BANCHE-e-POLITICA-Azzi-Bcc-autonome-con-un-autoriforma-in-7-punti-/583001/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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