La
vittoria di Syriza in Grecia ha suscitato diffuse speranze di
cambiamento della politica economica europea. Ma l'ultimatum lanciato
ieri dalla BCE al governo greco chiarisce che una tangibile svolta negli
indirizzi europei è a dir poco improbabile. La verità è che il governo
di Alexis Tsipras sarà prima o poi costretto a scegliere: o l'agonia di
un'austerità appena un po' mitigata oppure la difficile impresa di
un'uscita dall'euro, con un effetto domino su tutta l'Unione.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=115592&typeb=0&Loid=315&Brancaccio--Sulla-Grecia-non-dite-che-non-vi-avevamo-avvisato-
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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