La decisione della Bce – formalizzata il 4 febbraio – di non accettare
più i titoli pubblici greci a garanzia della liquidità accordata alle
banche del paese ha fatto molto discutere. Per liquidità si intendono le
riserve della banca centrale: il denaro di cui le banche – ovunque, non
solo in Grecia – hanno bisogno per effettuare le loro operazioni
quotidiane, e che la Bce fornisce loro in cambio di “collaterale”, ossia
titoli sia pubblici che privati con rating di categoria A (e già
su questo ci sarebbe molto da dire). I titoli pubblici greci non
soddisfano questa richiesta da vari anni ormai, ma a quei paesi che
partecipano a un programma di assistenza della troika viene concessa una
deroga alla regola (per maggior informazioni si veda questo articolo della settimana scorsa).
La Bce ha infatti motivato la sua decisione sostenendo che “al momento
non è possibile presumere una conclusione positiva del processo di
revisione del programma greco”. Ed è difficile darle torto, in quanto la
fuoriuscita dal programma – e dai relativi piani di austerità e di
aggiustamento strutturale imposti dalla troika – è uno dei punti
centrali del programma di Syriza (che in un recente discorso al
parlamento greco Tsipras ha ribadito di voler rispettare). Da un punta
di vista puramente formale, dunque, la decisione della Bce è tutto
sommato legittima.
leggi tutto:
http://www.eunews.it/2015/02/11/varoufakis-la-bce-e-la-teoria-dei-giochi/30022
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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