STUPIDA RAZZA

martedì 10 febbraio 2015

La cinghia di trasmissione

Il sindacalismo, supporto di massa dei partiti, è morto. Resta ancora in piedi la mastodontica macchina sindacale puntello del sistema.
 
Le ultime lotte selvagge degli autoferrotranvieri, condotte con grande determinazione fuori e contro le regole del sistema di potere imperante, hanno riportato in auge le problematiche da sempre irrisolte delle lotte sindacali, imbavagliate da troppo tempo in un recinto conservatore che vuole ridurre qualsiasi struttura rappresentativa delle basi sociali a meri strumenti, garanti di perpetuazione del sistema stesso. La loro forza d’impatto è diventata immediatamente un’occasione irripetibile per riflettere a fondo sulle questioni sindacali.
Considerando anche un’altra questione, senz’altro meno dirompente e soprattutto continuamente elusa, ma molto più importante per il senso profondo che contiene, penso che sia possibile discutere e riflettere con serenità del senso, della qualità e dei compiti inerenti la lotta sindacale. Fortunatamente, infatti, sembra decaduto in modo definitivo il luogo comune diffuso in ambito sinistrese che la classe operaia, in quanto tale, sia una classe rivoluzionaria, portatrice in sé, per le condizioni sociali ed economiche che è costretta a subire, di una tensione e di un messaggio forieri di emancipazione e di liberazione. Il che non vuol dire che non continuino ad esistere individui, impegnati sul fronte della “lotta di classe”, come insistono a definirla, che ancora la sostengono. Ma questa è un’altra storia. Sono infatti convinto che dovrà passare ancora diverso tempo prima che ci si liberi definitivamente di questa lettura ideologica sulla realtà, la quale, in quanto appunto mera rappresentazione ideologica, magari inconsciamente, tende ad essere sacralizzata da chi la sostiene, fino al punto da essere vissuta come una cartina di tornasole per giudicare aprioristicamente cosa si deve o non si deve fare.

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http://www.socialismolibertario.it/la_cinghia_di_trasmissione.htm

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