STUPIDA RAZZA

giovedì 28 febbraio 2019

Montanari: “L’anti Salvini? Sarà il non voto. Alle europee boom di astensionismo”



Per lo storico non esistono alternative credibili all'avanzata della Lega: “Il M5S si è rimangiato tutto, rivelandosi una forza dorotea di sistema, senza la cultura dei dorotei”. Il nuovo Pd? “Nel manifesto di Calenda non c’è mai la parola giustizia, mentre ricorre quattro volte sicurezza”. A sinistra-sinistra? “I partiti personali – da Vendola a de Magistris – dimostrano che la peste ha contagiato chi la vorrebbe curare”. E poi conclude: “Lo scollamento con la democrazia rappresentativa è totale: bisogna lavorare, umilmente e con molta tenacia e speranza ma ci vuole tempo”. 
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Dal cardinale pedofilo al tracollo Cinque Stelle. Due brevi riflessioni fuori luogo



George Pell, cardinale di Santa Romana Chiesa, Cattolica e Apostolica, fino a ieri la terza autorità in Vaticano dopo il Papa e il Segretario di Stato, entra oggi nella Assessment Prison di Melbourne come pedofilo patentato, violentatore di chierichetti, e il 13 marzo saprà se e quando uscirà mai dal carcere, essendo la pena massima di cinquant’anni. Nella serata di ieri il portavoce ad interim della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ha fatto sapere tramite un tweet che il cardinale non è più il prefetto della Segreteria per l’Economia, il “Ministero del tesoro” del Vaticano, confermando poi la notizia con un bollettino in cui riferisce inoltre che “la Congregazione per la Dottrina della Fede si occuperà ora del caso nei modi e con i tempi stabiliti dalla normativa canonica”. 
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Viesti: “L’autonomia differenziata rompe l’unità nazionale. La riforma va fermata”



“Stanno cambiando il volto dell'Italia e lo stanno facendo nel silenzio generale”. L'autore del libro “Verso la secessione dei ricchi?” spiega perché la riforma del governo è sbagliata sotto il profilo finanziario, di merito e di metodo: “È in pericolo l'universalità dei diritti. E più risorse a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna significano meno finanziamenti alle altre regioni, a ulteriore vantaggio del Nord”. 
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Su un libro di Bellofiore, Garibaldo e Mortágua



I numerosi tentativi di individuare le cause della crisi del 2007 e, più in particolare. della crisi dell’Unione economica e monetaria europea sono sostanzialmente riconducibili a due: la crisi è da imputare a eccessiva spesa pubblica, voluta da governi spendaccioni (soprattutto nell’Europa del Sud), che ha gonfiato il rapporto debito pubblico/Pil; la crisi – seconda interpretazione – è da ricondurre a divergenze del saldo delle partite correnti all’interno dell’Eurozona e, dunque, in ultima analisi, a eccessi di esportazioni nette generati dall’economia tedesca. Quest’ultima tesi viene invocata o per legittimare misure che facciano crescere la domanda interna in Europa o per legittimare l’abbandono della moneta unica. Il libro di Riccardo Bellofiore, Francesco Garibaldo e Mariana Mortágua, dal titolo Euro al capolinea? La vera natura della crisi europea (Rosenberg and Sellier, 2019) prova a proporre un’interpretazione diversa e, va detto subito, l’esito è del tutto convincente. Così come va detto subito che non si tratta di un libro di agevole lettura. È semmai un volume che restituisce una trattazione della crisi fondata più su dubbi che su certezze e che evita ogni tipo di semplificazione. 
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Campiglio: le ricette dell’Europa ci hanno già portato al collasso

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La Commissione europea, attraverso il Country Report sull’Italia, ha espresso nuova preoccupazione sull’andamento della nostra economia e dei nostri conti pubblici. Sia Valdis Dombrovskis che Pierre Moscovici, durante la conferenza stampa tenutasi ieri a Bruxelles, hanno in particolare puntato il dito sull’elevato debito pubblico e sulla scarsa crescita del Pil. Insieme a Grecia e Cipro, l’Italia è quindi tra i paesi membri che mostrano squilibri economici “eccessivi”.
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IL RICATTO ALL’ITALIA SUL BAIL-IN/ Tria ci svela come funziona davvero questa Ue

Dombrovskis, Moscovici e Tria

Il ministro dell’Economia ieri ha rilasciato un paio di dichiarazioni clamorose. Secondo Giovanni Tria, il ministro Fabrizio Saccomanni, siamo nel governo Letta, “fu praticamente ricattato dal ministro delle finanze tedesco”, Schauble, il quale avrebbe detto che se il nostro Paese non avesse accolto le norme sul bail-in “si sarebbe diffusa la notizia che l’Italia non accettava perché aveva il sistema bancario prossimo al fallimento e questo avrebbe significato il fallimento del sistema bancario”. Il bail-in che impedisce che il salvataggio delle banche gravi sulle finanze pubbliche è quella cosa che ha devastato non solo la fiducia dei risparmiatori italiani, ma la fiducia degli “investitori” nel sistema bancario italiano.
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Le élite a caccia di un nuovo Trump per guidare gli Usa

Usa, Donald Trump

Oggi e domani vorrei parlarvi della comunicazione, quindi scuserete la lunghezza e il fatto che – proprio per questo – l’articolo sia diviso in due parti. E, più nello specifico, dell’importanza della simbologia nell’arte – fondamentale, in tempi come questi – della dissimulazione. Non so se ve ne siete accorti, ma ormai le carte sono quasi tutte sul tavolo. La Fed ha bloccato il rialzo dei tassi, la Pboc a inizio anno ha iniettato nel sistema liquidità sotto forma di concessione di nuovi prestiti pari al 5% del Pil, la Bce si appresta a dar vita ad aste di rifinanziamento a lungo termine per il sistema bancario, la Boj ha detto chiaro e tondo che se l’inflazione continuerà a restare debole e lo yen continuerà ad apprezzarsi è pronta addirittura a nuovo stimolo. Insomma, siamo in pieno Qe globale in sedicesimi. Un’altra volta.
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L’oro di Bankitalia e il “piano A” per non restare in balia dell’Ue



Prima è arrivato Claudio Borghi (Lega), presentando nell’agosto scorso una proposta di legge. L’articolo è uno solo: “la Banca d’Italia gestisce e detiene, ad esclusivo titolo di deposito, le riserve auree, rimanendo impregiudicato il diritto di proprietà dello Stato italiano su dette riserve, comprese quelle detenute all’estero”. Sui “sovranisti” al governo sono subito piovute accuse di voler mettere le mani sull’oro per ragioni di cassa. No, ha detto Borghi, a noi interessa solo stabilire di chi è l’oro, cioè degli italiani.
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il conto pronto da pagare se non finisce l’austerity

Donald Trump

Non c’è giorno che passa in cui non si dia notizia degli ultimi sviluppi delle trattative sui rapporti commerciali tra Usa e Cina e Usa ed Europa. La questione è fondamentale e tocca elementi molto profondi delle relazioni economiche globali perché gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale di circa 500 miliardi di dollari e l’Unione europea un surplus di oltre 600 miliardi; all’interno dell’Unione poi c’è un Paese, la Germania, che ha il più alto surplus commerciale del mondo, superiore a quello cinese.
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MATRIX EUROPA!

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Prima di occuparci di più Germania, delle incredibili rivelazioni del ministro Tria, diamo la solita occhiata più a livello di gossip, di quello che sta accadendo alla meravigliosa economia americana, una serie di dati entusiasmanti che confermano le splendide previsioni della Federal Reserve.
Ma prima fresco, fresco, un pessimo inizio di giornata dalla Cina, nuovi ordini dalla manifattura e dai servizi, che scendono come non si vedeva dalla fine della Grande Recessione, davvero un pessimo dato…
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Il “funerale” in Piemonte, poi la scissione: addio 5 Stelle?



Dopo l’Abruzzo anche la Sardegna: il crollo dei 5 Stelle sembra inarrestabile. Questa caduta dei consensi è una tendenza che sta toccando tutta l’Italia. Presto si voterà in Basilicata, ci saranno le comunali in Sicilia e le regionali in Piemonte, queste ultime in contemporanea con le europee, e questi appuntamenti elettorali ci confermeranno il sospetto che si tratti ormai di un trend nazionale inevitabile. Di Maio sta cercando disperatamente un rilancio dopo queste sconfitte. Da tempo parla di trasformazione del movimento in partito tradizionale. Il vero nodo che pongono i dissidenti, cioè quel 41% che ha votato contro Salvini sul caso Diciotti, non è tanto avere venti segretari regionali, come sembra si voglia proporre nei prossimi giorni, ma chi li elegge. Di Maio li vuole nominare lui, mentre giustamente i dissidenti dicono che devono essere eletti dalla base, regione per regione. E’ una cosa mai successa nel Movimento, perché all’idea di strutturarsi in partito c’è sempre stato prima il rifiuto di Casaleggio padre e ora del figlio Davide. Di Maio rischia di prendere un sonoro schiaffone dalla base? Sì, e possiamo già contare i mesi ormai prima che si arrivi alla scissione. Scissione che poi sarà indicata da Casaleggio, a seconda della posizione che prenderà. Lui è di destra, mentre i dissidenti come Fico sono di estrema sinistra. Assisteremo a una guerra totale.
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Lettera di un giovane economista ai critici del reddito di cittadinanza



L’autore di questo post è Gabriele Guzzi, laurea con lode in Economia alla Luiss e poi alla Bocconi. Ha lavorato per lavoce.info come fact-checker, è stato presidente di Rethinking Economics Bocconi e attualmente è dottorando presso l’Università Roma Tre –Il Reddito di Cittadinanza varato dal governo italiano sta raccogliendo diverse critiche nel nostro Paese. Da giovane economista di 25 anni, sento la necessità di rispondere a queste obiezioni, non con scopo polemico ma per aprire un dibattito ampio su questa tematica.
Tralasciando le questioni di implementazione tecnica, su cui il dibattito pubblico già sta ragionando ampiamente, vorrei infatti rispondere a due obiezioni di fondo a questo tipo di provvedimento, che credo possano essere comprese solo analizzando i lineamenti della cultura politica oggi dominante in Italia e in altri paesi avanzati.
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mercoledì 27 febbraio 2019

La Bce e la giostra delle finte soluzioni alla crisi



Occhio gente, occhio: una nuova crisi si intravvede. Le cause? Beh, esattamente le stesse che avevano generata quella appena prima e quella ancora prima: la sovraccapacità produttiva e/o l’insufficienza della domanda che rendono anelastico il meccanismo dello scambio tra offerta e domanda. Manomesso il dispositivo che trasforma il valore in ricchezza, vengono compressi i margini di guadagno delle imprese.
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https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2019/2/24/spillo-la-bce-e-la-giostra-delle-finte-soluzioni-alla-crisi/1851694/

Dalla Bce una mano a Salvini per staccare la spina al Governo

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La grande paura è passata. Ammesso che mai sia esistita realmente. Fitch non ha declassato l’Italia, ha mantenuto l’outlook negativo, ma il suo giudizio sul rating di credito del nostro Paese rimane a due gradini dal junk, ovvero dalla perdita dell’investment grade. Di fatto, i giudizi attesi per marzo e aprile da parte di Standard&Poor’s e Moody’s ora fanno meno paura. Tanto più che, al netto dei comodi e rituali allarmismi che accompagnano le decisioni di questi soggetti ormai screditati, nella realtà la sola canadese Dbrs garantiva comunque l’accesso delle nostre banche al finanziamento presso la Bce attraverso l’utilizzo di Btp come collaterale, esattamente come fatto per mesi con il Portogallo in perenne crisi politica post-2011.
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Bail-in, Tria “Saccomanni ricattato da Germania”/ Banche, attacco a Shauble e Merkel

Giovanni Tria

In principio furono Salvini e Di Maio ad attaccare (ed essere attaccati) la Francia: ora però, il nuovo capitolo della “saga” Italia contro establishment europeo vede il Ministro dell’Economia Giovanni Tria contro nientemeno che la Germania. Sentitelo durante la Commissione Finanze del Senato, con parole al vetriolo contro l’allora titolare dell’Economia Wolfgang Schaeuble:
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POWELL BREXIT… COUNTDOWN!

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Iniziamo dalla Teresa, si, la vispa Teresa che sospira tra l’erbetta della Brexit, le ultime novità fanno davvero sorridere, tre opzioni, conoscendo gli inglesi punto su una, ma non vi dico quale…
Il 12 marzo: ennesimo test sul patto di Theresa May
Il voto che si terrà «entro 12 marzo» è, forse, quello più prevedibile. Theresa May chiederà ai parlamentari di esprimersi sui contenuti dell’accordo siglato con i partner europei lo scorso 25 novembre e, da allora, rinegoziato a più riprese dopo vari flop alla Camera dei Comuni. May è tornata a Bruxelles per ottenere qualche apertura sul tema del backstop, la «polizza» che dovrebbe garantire che il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord resti invisibile. La premier sostiene di aver registrato «passi avanti» nelle trattative, ma i partner europei hanno chiarito in più occasioni che non sono disposti a modifiche sostanziali del testo.(…)

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PIU’ EURO PER TUTTI!

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Da Madero a Maduro: un insegnamento dalla Rivoluzione Messicana per il Venezuela del 21° secolo



Poco più di cento anni fa, il Messico aveva avuto un presidente popolare, molto amato, eletto in modo democratico, determinato a ridurre l’influenza straniera e gli osceni profitti che fuoriuscivano dal paese e ad aumentare il tenore di vita della sua gente. Gli interessi finanziari degli Stati Uniti e di Wall Street avevano orchestrato un colpo di stato militare e si erano assicurati che venisse brutalmente assassinato.
Il presidente, ovviamente, non era Nicolas Maduro del Venezuela, che quest’anno è finito nel mirino per ricevere lo stesso trattamento, ma il suo nome era molto simile, Madero, non Maduro. I paralleli e i contrasti tra i due uomini ci fanno riflettere.
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Volete sapere perché Formigoni è finito dietro le sbarre?



L’occasione fa l’uomo ladro, recita il proverbio: questo è quel che è capitato a Formigoni, perché le “occasioni” le creano gli im-prenditori del sistema pubblico/privato, a bizzeffe. L’uomo ex Pirellone è stato un ingenuo, si comprende bene da come si è comportato: esaltato dal suo ruolo di “Celeste”, non ha meditato che tutto quel ben di Dio non gli era dato perché – ragionando da Luterani o da Ebrei – era il “prediletto del Signore”, bensì perché qualcuno guadagnava soldi a palate da quel sistema ed aveva tutto l’interesse che le cose durassero così com’erano.
Tutto l’andazzo nasce dallo “strano” fenomeno al quale stiamo assistendo, ossia la migrazione del sistema sanitario nazionale verso il privato, che non è sempre un vero “privato”, perché le strutture rimangono (per ora) gratuite per la popolazione. A parte che alcune strutture private già forniscono, oggi, prestazioni ambulatoriali e diagnostiche allo stesso prezzo del ticket sanitario nazionale, il “passaggio” avviene a monte, ossia nei costi che lo Stato si accolla per le prestazioni del singolo paziente.
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martedì 26 febbraio 2019

Jussie Smollett e gli imbrogli degli Ebrei



La montatura messa in atto da Jussie Smollett e il suo [successivo] smascheramento possono ancora cambiare il trend delle accuse senza fondamento [che aveva scatenato]. Se Dio vuole, gli imbroglioni sono andati troppo oltre, ed è giunto il momento di mettere le cose a posto. Anche un sintetico elenco di queste bufale sarebbe troppo lungo per questo articolo, ma qui c’è una piccola raccolta di quelle più recenti. [Queste bufale] erano state accolte con rabbia dell’opinione pubblica e con indignazione dai media, con motivazioni veramente ridicole, ed ora possiamo solo aspettarci un ribasso dei prezzi, visto il surplus delle scorte in magazzino.
Alcuni improbabili personaggi già tentano di capitalizzare la reazione attesa, per incanalarla nella direzione preferita, in un molto improbabile terreno di mezzo. Noah Rothman, un editore della rivista Commentary, ha condannato, sul New York Times, l’imprudente fretta dei media che avevano creduto alla beffa. Ma davvero! Il New York Times è uno dei principali diffusori di queste bufale. Ogni volta che c’è una storia di una persona che soffre per qualche diversità, il New York Times, di solito, la prende e la suona fino in fondo. E quando poi viene fuori che era stato uno scherzo, di solito, il giornale ne parla a pagina 46, in fondo. Allora, perché questa notte sarebbe diversa, come si chiedono gli Ebrei la notte di Pasqua?
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Il Giallo e il Verde



Durante lo svolgimento del quattordicesimo atto della manifestazione dei GJ, Alain Finkielkraut è stato aggredito in strada e preso a male parole in modo chiaramente antisemita. La stampa, i politici, molti anonimi, ma anche il Presidente della Repubblica, il Ministro degli Interni, tutti sono rimasti legittimamente offesi e hanno espresso il loro appoggio al filosofo. Anch’io sono terribilmente offeso e voglio esprimere il mio pieno sostegno all’autore di “La sconfitta del pensiero”. Nel guardare le immagini e ascoltando la colonna sonora che le accompagnano, ho sentito come un pugno nello stomaco, come un malessere fisico empatico. Il vedere il corpo del filosofo piegato in due, come se stesse cercando di proteggersi il corpo – invano – contro le ingiurie, le urla, le grida, sbalordito con uno sguardo smarrito, tutto questo mi ha subito ricordato quegli ebrei che si vedono sulle fotografie, massacrati, sopraffatti, travolti dai soldati nazisti. Non credo di star banalizzando il nazismo e di rivederlo dove non c’è! e allora è arrivato il momento, purtroppo è arrivato, per dire veramente che questa volta, queste immagini mi hanno ricordato gli ebrei del ghetto di Varsavia braccati dai soldati nazisti. Il mio dolore per quest’uomo è grande.
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LA GUERRA AL VENEZUELA È COSTRUITA SULLA MENZOGNA



Viaggiando con Hugo Chavez, mi fu subito chiara la minaccia del Venezuela. In una cooperativa agricola nello stato di Lara, la gente aspettava paziente e allegra, nonostante il caldo. Brocche d’acqua e succo di melone passavano di mano in mano. Una chitarra suonava; una donna, Katarina, si alzò e cantò con voce roca.
“Che cosa dicono le parole?” chiesi.
“Che siamo orgogliosi”, fu la risposta.
Gli applausi per lei si mischiarono a quelli per l’arrivo di Chavez. Sotto un braccio portava una borsa piena di libri. Indossava la sua grande camicia rossa e salutava le persone per nome, fermandosi ad ascoltare. La cosa che mi colpì di più era la sua capacità di ascoltare.
Poi si mise a leggere. Per quasi due ore lesse al microfono dalla pila di libri accanto a lui: Orwell, Dickens, Tolstoj, Zola, Hemingway, Chomsky, Neruda: una pagina qui, una riga o due là. La gente applaudiva e fischiava mentre lui passava da autore ad autore.
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Putin ora pensa che le elite occidentali siano dei ‘porci’



Un articolo che avevo pubblicato quasi cinque anni fa, “Putin alle élite occidentali: la ricreazione è finita”, si è rivelato uno dei pezzi più popolari da me scritti finora, con oltre 200.000 letture nel corso degli anni. Avevo commentato il discorso di Putin alla conferenza del Valdai Club, nel 2014. Con quel discorso [Putin] aveva definito le nuove regole in base alle quali la Russia avrebbe condotto la propria politica estera: allo scoperto, completamente in pubblico, come una nazione sovrana fra le altre nazioni sovrane, affermando i propri interessi nazionali e chiedendo di essere trattata alla pari. Ancora una volta, le élite occidentali avevano perso l’occasione per dargli retta.
Invece di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, hanno continuato a parlare un linguaggio fatto di vuote accuse e di inutili e controproducenti sanzioni. E così, nel discorso di ieri [20 febbraio, NdT] davanti all’Assemblea Nazionale Russa, Putin ha avuto un tono di assoluto e totale sdegno e disprezzo nei confronti dei suoi “partner occidentali”, come li definisce di solito. Questa volta li ha chiamati “porci.”
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SI farà la fine di Tsipras ?



È iniziato un gioco a somma zero tra governo e Commissione europea. E questo è quanto di più negativo potesse accadere. L’Italia è già assediata su molti fronti. Il più importante e delicato e quello dove si dispiega l’architrave del nostro interesse prevalente, ossia il Mediterraneo e in primo luogo il Nord Africa, dove si trovano gli storici insediamenti italiani sulle ricchezze fossili e da dove ci si diparte per dispiegare una sorta di anello di protezione ai medesimi nella Africa subsahariana.
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lunedì 25 febbraio 2019

SAL-MAIO VANNO A PECORINO. E IL DIESEL DI TUTTA LA NOSTRA ECONOMIA?



Pecorino in Italia, prezzo del carburante in Francia. Con tutto il rispetto: siamo dei cretini.
Me la vedo la furia cieca dei camionisti italiani a gasolio, e/o autotrasportatori italiani di ogni sorta a gasolio, e/o impianti industriali ed energetici italiani a gasolio, fra 2 o 5 anni, quando si accorgeranno che proprio in questi giorni della fine 2018 e inizio 2019 mentre da noi esplode il… pecorino, in tutto il mondo l’esplosione del Greggio Shale americano, col suo light-sweet, li avrà portati a crolli economici irrimediabili (quindi tasse per tutti voi), mentre Sal-Maio e il 99% dei media e il 99% degli italiani in cucina davanti al Tigggì s’affannavano come pazzi dietro al…
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Il futuro dell’Impero Americano



Lo storico Alfred McCoy discute del suo nuovo libro, del deep state e delle minacce di Donald Trump alle politiche USA come potenza globale.
Nei primi anni ‘70, prima di diventare un autore vincitore di prestigiosi premi e professore di Storia presso l’ University of Wisconsin–Madison, Alfred McCoy era un giovane accademico ribelle trasferitosi in una zona di guerra del Sudest asiatico per indagare sui rapporti tra CIA, bande criminali e signori della droga. Il risultato, che la CIA cercò inutilmente di seppellire, fu il suo libro diventato un classico: “CIA Complicity in the Global Drug Trade”. In questi ultimi 45 anni McCoy ha incessantemente investigato il lato oscuro del potere globale americano, analizzando come gli USA utilizzino azioni sotto copertura o su mandato, tortura e sistemi di sorveglianza mondiali per mantenere il loro impero globale.
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venerdì 22 febbraio 2019

L’ITALIA TRA FRANCIA E GERMANIA

Un tema che genera divisioni e divergenze analitiche per il futuro del nostro Paese, riguarda il rapporto che esso ha con Francia e Germania.
Per osservatori come l’economista Giulio Sapelli, l’Italia dovrebbe trovare una partnership europea con la Francia per rompere l’egemonia teutonica, vero fardello dell’Europa (cit. “80 milioni di tedeschi incompatibili con l’idea d’Europa”).
Per altri come l’analista strategico, Germano Dottori, ma anche per il sito “Conflitti e Strategie” e la rivista “Eurasia”, di vitale importanza sarebbe la creazione di un asse Roma-Berlino-Mosca, che possa orientare verso Est la geopolitica europea, per liberarsi finalmente dalle maglie atlantiche.
Tuttavia, come vedremo, molte sono le contraddizioni e le incognite che riguardano entrambe le possibili partnership.
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Diamanti: “Le banche sapevano”. Così hanno truffato i loro clienti

Roma, 21 feb – Una forma di investimento sicura, al riparo dalle oscillazioni di mercato. E con rendimenti promessi che potevano raggiungere cifre considerevoli. Protagonisti i diamanti, uno dei “beni rifugio” per eccellenza. Numeri e caratteristiche da far ingolosire chiunque, nell’epoca dei tassi bassi. Peccato che i valori fossero gonfiati. Così come gonfiate erano le commissioni per le banche, che dall’affare hanno incassato lauti compensi. Facendo ricadere il costo sugli ignari risparmiatori.
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https://www.ilprimatonazionale.it/economia/diamanti-le-banche-sapevano-hanno-truffato-loro-clienti-105520/

La demondializzazione avanza, parola di Jacques Sapir



Se dovessi consigliare un lungo articolo da leggere, consiglierei l’ultimo di Jacques Sapir sul processo di “Demondializzazione” cioè di inversione della globalizzazione. Dopo decenni di continua crescita dell’intreccio di legami politici ed economici, siamo giunti ad un punto di inversione. Il motivo politico lo indica lo stesso Sapir
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https://scenarieconomici.it/la-demondializzazione-avanza-parola-di-jacques-sapir/

La via della libertà

Al padre nobile di tutti I collettivismi, Karl Marx, si è rimproverato spesso, e non a torto, di aver toppato clamorosamente le previsioni su come sarebbe andata – se non finita, addirittura – la Storia. E cioè con il trionfo della Società senza classi e il crollo inesorabile, scientificamente inesorabile, del capitalismo. Ma vogliamo esaminare un’altra teoria, diametralmente opposta, smentita non dalla storia, ma addirittura dalla cronaca corrente? Farina del sacco del guru del liberismo, del più influente economista del XX secolo, del padre padrone, ideologicamente parlando, del pensiero contemporaneo: Friedrich Hayek. Costui è riuscito nel miracolo autentico di riunire sotto un’unica bandiera – la sua – la destra e la sinistra classiche, i capitalisti e i sindacati, la finanza rapace e la politica di vertice. Tutti persuasi del fatto che il liberismo sfrenato, la disinibita circolazione delle merci, la mitizzata prevalenza del privato sul pubblico, la deregulation spinta siano non solo olio nel motore economico ingolfato del mondo, ma anche l’unico dei mondi possibili, e vivibili.
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https://scenarieconomici.it/la-via-della-liberta/

Oro d’Italia al question time: “distrazione” contabile

Question time: riserve auree
Al question time di oggi, la deputata Rauti di FDI ha posto la domanda sulla titolarità delle riserve auree detenute e gestite da Bankitalia, ribadendo che l’art 127, comma 2 del TFUE, definisce tra “i compiti fondamentali da assolvere tramite IL SEBC” (e non dal SEBC): “detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri” e che, come sottolineato dal comma 3 dello stesso articolo, ciò “non pregiudica la detenzione e la gestione da parte dei governi degli Stati membri di saldi operativi in valuta estera”, e quindi, secondo la stessa, dell’oro. La Rauti poi insiste giustamente sulla natura di “deposito” – e non della cessione – dell’oro presso la Banca d’Italia che fino al 1992 era pubblica e NON unicamente di diritto pubblico come adesso.
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Le catene ideologiche che rendono schiavi gli italiani : l’ordoliberismo istituzionale, il neoliberismo economico ed il leaderismo.



Da decenni in Italia è in atto una campagna culturale sistematica volta ad imporre un pensiero unico in modo da impedire al popolo italiano di rendersi conto dei meccanismi attraverso i quali ristretti gruppi di persone (i cosiddetti « poteri forti ») impongono la propria volontà per favorire i propri interessi.
Questa campagna culturale, finanziata a suon di dollari e, più recentemente, anche di euro, si attua attraverso i principali organismi di informazione di massa : tv nazionali, radio nazionali, principali testate giornalistiche; ma anche indirizzando la cultura a livello universitario, finanziando seminari che propagandano certi contenuti e non finanziando seminari che propagandano altri tipi di contenuti.
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DERIVATI:IL TALLONE D'ACHILLE DELLA GERMANIA

https://www.altreinfo.org/economia-e-finanza/21210/derivati-il-tallone-dachille-della-germania-giulietto-chiesa/

POVIA - Chi comanda il mondo / Who’s in charge of the world


Le "false flag" della settimana



“Il più pericoloso antisemitismo è tornato nel cuore dell’Europa…E’ la stessa feroce dinamica da cui si originavano i pogrom in Russia ai tempi degli zar, in Germania al tempo dei nazisti, nei paesi arabi – da Baghdad a Tripoli – negli anni Quaranta e Cinquanta”.
Così il direttore della Stampa Maurizio Molinari ha voluto dedicare un fondo di suo pugno alla aggressione (verbalmente) antisemita che i Gilet Gialli hanno diretto ad Alain Finkielkraut, un nouveau philosophe che tiene una rubrica settimanale France Culture, radio pubblica, dove parla solo per difendere Israele ed attaccare, insultare e schernire i cittadini francesi di discendenza maghrebina.
L’anti-islamismo primario a sfondo razzista è la costante degli interventi di Finkielkraut. Si è detto urtato da “l’accent des beurs”, ossia dall’accento maghrebino (beur è una forma offensiva).
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Cisl, stipendi d'oro: compensi che sfiorano 300mila euro. Espulso il dirigente che ha denunciato il caso



Scoppia il caso dei megastipendi alla Cisl. Un ex funzionario del sindacato ha denunciato i mega compensi di alcuni dirigenti dell'organizzazione guidata da Annamaria Furlan e per questo verrà espulso.
Nel dossier - rivelato da Repubblica - e firmato da Fausto Scandola un atto d'accusa corredato di nomi e cifre: retribuzioni che sfiorano i 300mila euro l'anno e superano quindi anche il tetto fissato per i dirigenti pubblici (240mila euro).
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LA CINA COMUNICA DI VOLER SVILUPPARE UNA PARTNERSHIP STRATEGICA CON L’IRAN COME STABILITO IN PRECEDENZA. POMPEO FURIBONDO



Nonostante le sanzioni di Washington e le minacce proferite dall’Amministrazione Trump contro l’Iran, nell’incontro con il presidente del parlamento iraniano, Ali Larijani, avvenuto a Pechino, il presidente cinese, Xi Jimping, ha detto che i due paesi hanno avuto una lunga amicizia e condiviso la reciproca fiducia , secondo una dichiarazione ufficiale del ministero degli esteri cinese rilasciata giovedì.
“A prescindere da come cambi la situazione internazionale e regionale, la decisione della Cina di sviluppare una partnership strategica globale con l’Iran rimarrà invariata”, ha ribadito il cancelliere cinese, secondo la Reuters.
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https://www.controinformazione.info/la-cina-comunica-di-voler-sviluppare-una-partnership-strategica-con-liran-come-stabilito-in-precedenza-pompeo-furibondo/

MACRON. LA POLITICA DEL CAPRO ESPIATORIO.



La Francia profonda protesta da mesi per chiedere lavoro, dignità e ripristino delle più elementari norme di convivenza sociale tra ceti differenti (senza che i ricchi schiaccino i poveri come vermi e poi infieriscano anche, pisciando con indifferenza sui cadaveri che si lasciano alle spalle) e il Re Sole dei Banchieri che fa?…
Dà pane e lavoro a chi glielo chiede? Macché! Scioglie “Bastion social”, un’organizzazione di estrema destra piuttosto contenuta numericamente, pressoché sconosciuta e magari pure criticabile ma certamente non responsabile per la situazione di crisi e conflitto in cui versa la Francia odierna… 
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Usa e Cina pronte a far festa sulle spoglie dell’Europa

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Attenzione, ciò che sto per dirvi non va relegato nella categoria dei nominalismi. Mercoledì sera, mentre in Italia ci sedevamo a tavola per la cena, venivano rese note le minute dell’ultima riunione del Comitato monetario della Fed, quelle in cui si invocava “pazienza” nel percorso di rialzo dei tassi.
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https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2019/2/22/spy-finanza-usa-e-cina-pronte-a-far-festa-sulle-spoglie-delleuropa/1850796/

Bankitalia nazionalizzata? La rivincita postuma del proto-sovranista Fazio

Bankitalia

che pur di mettere in discussione l’operato della vigilanza misero nel mirino i rapporti fra le banche nazionali, da un lato proprietarie di Bankitalia, dall’altro vigilate.


Chi oggi mostra sorpresa – o scandalo – di fronte all’ipotesi di nazionalizzazione della Banca d’Italia avanzata dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni continua a dimenticare che essa è da 13 anni una norma inattuata di una legge dello Stato. Di una normativa non di secondo piano: la cosiddetta “legge sul risparmio” che fra 2005 e 2006 chiuse una lunga fase di turbolenza bancaria italiana, iniziata con i crac Cirio e Parmalat e conclusa con la “guerra delle Opa” su AntonVeneta e Bnl.
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https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2019/2/22/spillo-bankitalia-nazionalizzata-la-rivincita-postuma-del-proto-sovranista-fazio/1851045/

POWELL PUT

Cartoon of the Day: The Dovefather - 01.3.201.201 Cartoni animati della mafia di Powell


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http://icebergfinanza.finanza.com/2019/02/21/35382/

Di Maio, Macron o il PD? Chi fa l’europeo col c..o degli altri?



Marcucci (PD) imputa il recente smottamento dell’industria italiana al Reddito di Cittadinanza che ancora deve entrare in vigore. Allo stesso tempo, come fanno anche molti altri del monopartito PD-FI, afferma che a causa dello spread gli italiani dilapidano soldi pubblici.
In realtà se la BCE svolgesse il suo lavoro in modo efficace e non nazionalista (Aquisgrana) ma onesto lo spread non dovrebbe proprio esistere, ma questo ai poveri cittadini non viene detto.
Non viene detto nemmeno che quando Di Battista ha informato sul doping con cui la Francia riesce a resistere nella moneta unica (cioè lo sfruttamento dei paesi africani che ancora colonizza e che paghiamo anche noi italiani, economicamente e socialmente), lo spread si è impennato e questo perché molto probabilmente soggetti finanziari francesi amici di “Didì” Macron hanno venduto titoli decennali italiani (magari comprandone di tedeschi). Una ritorsione quindi di nazionalista oltre che, ovviamente, di stampo speculativo. Sarebbe interessante che in questo splendido contesto di identità europea “spinelliana” (spero si colga l’ironia) nell’Europarlamento qualcuno si incaricasse di chiedere una indagine su come si sono mossi i capitali in questione.
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giovedì 21 febbraio 2019

Icebergfinanza La Tempesta Perfetta


GUARDATE COSA FANNO IN REALTA' LE BANCHE !


Le banche creano soldi dal nulla e poi controllano nazioni intere mandadole in bancarotta.


Le banche creano soldi dal nulla e poi controllano nazioni intere mandadole in bancarotta.


Che cos'è il Signoraggio Bancario - Giulio Tremonti


TRUMP FURIOSO: CINA E RUSSIA FORNISCONO MEDICINALI ED ALIMENTI AL VENEZUELA



Una fornitura di 933 tonnellate di medicine ed alimenti sono arrivati dalla Russia, dalla Cina e da Cuba, come aiuti per il Venezuela il 14 di Febbraio
L’annuncio è stato dato dal presidente Maduro durante un atto pubblico realizzato nell’Estado Bolivar e “questi aiuti sono stati pagati con il nostro denaro perchè non siamo mendicanti di nessuno”, ha detto.
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COME GLI USA BLOCCANO INVIO DI MEDICINALI AL VENEZUELA PER COSTRINGERE IL PAESE ALLA RESA



Caracas, 18 febbraio . L’ex ministro della Sanità venezuelano e ora consigliere dell’Università dell’America Latina e dei Caraibi, Antonieta Caporale, ha rilasciato un’intervista esclusiva dettagliata al corrispondente speciale dell’Agenzia di stampa federale (FAN) a Caracas.
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https://www.controinformazione.info/come-gli-usa-bloccano-invio-di-medicinali-al-venezuela-per-costringere-il-paese-alla-resa/

MEDIA TEDESCHI: “GLI STATI UNITI NON GUIDANO, EMETTONO ORDINI”.



La Russia e la Cina hanno spodestato gli Stati Uniti dal trono del leader mondiale. È così che i media tedeschi hanno reagito al discorso del vicepresidente americano Mike Pence, nel quale questi ha affermato che sotto Donald Trump, gli Stati Uniti erano tornati ad essere il leader mondiale e il leader del mondo libero.
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https://www.controinformazione.info/media-tedeschi-gli-stati-uniti-non-guidano-emettono-ordini/

“L’ATTACCO ” CONTRO ALAIN FINKIELKRAUT RIVELA IL NOCCIOLO DURO DEL POTERE SIONISTA IN FRANCIA



Se l’attacco (verbale) contro Finky è un’operazione predisposta come provocazione , ovviamente si può pensare a un legame tra il banditore e il giornale Egalitè & Reconciliation, non si sa mai, una tessera retroattiva può nascere nelle mani della polizia politica di Castaner e l’operazione rimane comunque interessante in due aspetti.
In primo luogo, l’attacco antisemita contro Finky che ha prodotto zero morti, nessuna mano lacerata e nessun occhio mancante, questo si verifica al momento dell’operazione Overlord che unisce il potere profondo – i sionisti e le reti massoniche – e il potere visibile, quegli individui che la gente aborrisce: Griveaux, Castaner, Philippe e Macron (tutti esponenti del governo finanziario).
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BLOOMBERG: TRUMP DOVREBBE FERMARSI PRIMA DI PERDERE LA GERMANIA



I dazi sulle auto tedesche equivalgono a azioni ostili, comparabili nella loro efficacia alle sanzioni che gli Stati Uniti hanno imposto alla Russia: al suo avversario, non al suo alleato.
di Maxim Isaev
Se il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, d’accordo con le conclusioni contenute nel rapporto del Segretario del Commercio statunitense Wilbur Ross , ritiene che le auto tedesche siano un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, le relazioni tra Washington e Berlino hanno raggiunto il loro livello più basso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, scrive Leonid Bershidsky in articolo per la pubblicazione Bloomberg.
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