Poco più di cento anni fa, il Messico aveva avuto un presidente popolare, molto amato, eletto in modo democratico, determinato a ridurre l’influenza straniera e gli osceni profitti che fuoriuscivano dal paese e ad aumentare il tenore di vita della sua gente. Gli interessi finanziari degli Stati Uniti e di Wall Street avevano orchestrato un colpo di stato militare e si erano assicurati che venisse brutalmente assassinato.
Il presidente, ovviamente, non era Nicolas Maduro del Venezuela, che quest’anno è finito nel mirino per ricevere lo stesso trattamento, ma il suo nome era molto simile, Madero, non Maduro. I paralleli e i contrasti tra i due uomini ci fanno riflettere.
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