François Houtart ha focalizzato il suo intervento su una nuova metodologia basata su una visione olistica della realtà, dobbiamo collegare e connettere i differenti aspetti della crisi e della ricostruzione dei beni comuni. La natura deve essere posta in relazione con l’organizzazione sociale e la cultura.
Non possiamo separarle, dobbiamo opporci alla segmentazione della realtà. In questo senso la visione del bene comune deve essere dinamica, non predefinita. Il lavoro di definizione e costruzione non deve essere esclusivamente appannaggio di pochi intellettuali illuminati, ma un lavoro comune per intellettuali e movimenti sociali. Tutto questo deve portare alla possibilità per gli esseri umani di sviluppare un’etica di vita a livello personale e collettivo.
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http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/8026-il-bene-comune-dellumanita.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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